Autore Topic: [Cinema] Alien: Covenant  (Letto 30631 volte)

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Offline teokrazia

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Offline Kosei

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #196 il: 20 Ott 2017, 13:45 »
Il film è incentrato su David e sul concetto di creazione; della sua assoluta sfiducia verso il genere umano e i suoi creatori (quelli che ha cercato cosí a lungo con Weiland). La Shaw con molta probabilità tornerà in Awakening.
Lo so, il problema è che il concetto di creazione espresso da David, come anche l'argomento trito e ritrito dell'ia che si eleva e sottomette l'essere umano che l'ha creato, non aveva praticamente nulla di interessante da dire, anzi, risulta quasi infantile, mentre gli ingegneri potevano aprire un mondo.
Ho letto ora il plot di Awekening, non lo conoscevo, speriamo che riesca a metterci una pezza e approfondisca il discorso lasciato in sospeso e non si limiti ad un gruppo sparuto di ingegneri sopravvissuti che vogliono fare il culo a David e al suo esercito di alien.

Offline babaz

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #197 il: 20 Ott 2017, 19:31 »
Citazione da: teokrazia
https://letterboxd.com/teokrazia/film/alien-covenant/

amo quest'uomo
:yes: :yes:

Offline Getter

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #198 il: 20 Ott 2017, 19:48 »
Si parla del film? A me sembra un commento sulle sue sedute al gabinetto.
Voi siete sicuri di essere nel giusto, tuttavia non volete che la pensino tutti come voi. Non c’è verità senza gli scemi. (Don DeLillo)

Offline babaz

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #199 il: 20 Ott 2017, 20:14 »
rimane estremamente appropriato, IMHO

Offline Il Gladiatore

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #200 il: 23 Ott 2017, 23:05 »
Spoiler, non leggere se non si è visto il film.

Questa è la scena con cui si apre il film. Cosa ci ricorda?  :)

Spoiler (click to show/hide)

Pochi si sono accorti che Scott si è preso la briga di scrivere il seguito di Blade Runner attraverso Alien. E non è sempre chiaro come il sottotesto determinante di questo nuovo ciclo sia la religione, intesa come rapporto tra immanente e infinito.

Fondamentalmente, Prometheus e di Covenant narrano una storia fatta di creatori e creature e del rapporto negato dei primi nei confronti delle seconde. L’idea alla base è che la ricerca dei propri artefici conduca inevitabilmente all’afflizione delle proiezioni di se stessi verso chi ci ha dato la vita. Proiezioni che vengono negate senza fornire alcuna spiegazione (gli Ingegneri nei confronti dell’uomo) oppure disattese a causa della natura limitata del creatore stesso (le risposte con le quali Weyland liquida uno speranzoso David). Questo ultimo aspetto è ripreso in due parti, il dialogo di David con il marito della dottoressa Shaw in Prometheus- “Ti abbiamo creato solo perché ne siamo stati capaci” a cui David risponde laconico “Immagini la delusione se il suo creatore dovesse risponderle così…” e poi il già citato incipit di Covenant, in cui David realizza che la sua natura di sintetico lo farà sopravvivere a Weyland, ponendolo su un piano esistenziale diverso.

L’elemento religioso dicevo…Non sarà sfuggito il continuo richiamo alla fede degli esploratori spaziali, sia della dott.ssa Shaw (attraverso il simbolo del crocifisso) e rispetto alla fede del comandante Chris Oram in Covenant, a cui si aggiungono anche gli indizi delle scene tagliate ed eliminate, in cui altri membri dell’equipaggio della Covenant pregano poiché ebrei. Pensiamo poi al pianeta di Prometheus Lv-223, da cui relativo passo della Bibbia del Levitico (Lv appunto) parla della proibizione che devono seguire gli uomini che vogliono avvicinarsi alle cose sacre. proibizione poiché impuri per accostarsi al Santo. E che dire dell’inizio di Prometheus, in cui l’ingegnere dona se stesso per iniziare la vita sulla Terra? Un chiaro riferimento al mito psicologico indiano, Purusha, il macrantropo, «uomo primordiale», dal cui smembramento nacquero le varie parti del cosmo e il principio di individuazione. Il mito ha come corollario il principio opposto di reintegrazione dell’uno e del tutto, che è il fine perseguito dai vari sistemi filosofici indiani. Gli atomi sono controllati dall’Essere Supremo che sacrifica se stesso al mondo, tutto il suo sapere e il suo corpo, per donare la vita dal mondo, da cui deriva, per discendenza diretta, l’essere umano.

Ma attenzione, Scott, a questa e da altre pellicole,  non ha una buona opinione della religione organizzata, nel senso che, come si evince da due film, essa è il goffo tentativo umano di spiegare l’Assoluto, deformandolo, con l’errore del “finito” che prova a spiegare “l’infinito”, costringendolo in categorie umane. E’ l’errore di hybris di Weyland (che infatti incontra un fato amaro), ma al contempo, è una necessità umana quello di rapportarsi a Dio, di superare la morte, di spiegare l’ineffabile. Religione come strumento di una creatura abbandonata di rapportarsi a chi l’ha respinta. Questo è il destino della limitazione alle prese con il proprio, invalicabile limite.

Attenzione, David farà la stessa cosa, come viene detto magistralmente nella scena tagliata dell’inizio film (maledetto Scott, hai tagliato una linea di dialogo determinante!), egli è un “falso dio”, non potendo creare la vita naturalmente, decide di crearla artificialmente, alien, “alieno” come un oggetto che si possiede ma non si capisce, sintetico che crea la deformità attraverso la sua idea distorta di vita. Questa prerogativa di David è alla base del disprezzo che prova per il suo successore, Walter, incapace di creare.

Il cerchio di chiude allegoricamente: la creatura abbandonata cerca un modo per ripristinare la propria derivazione divina, nel senso di rapporto con il creatore. Per farlo deve superare lo scarto, materialmente (il viaggio della Prometheus) e allegoricamente (la religione), così come David vuole superare la propria sinteticità ed eliminare la differenza tra Creatore e Creature dando vita a un organismo ultimativo. Il distacco genera “mostri”, il culto religioso come l’alien. Rivedere il film per confermare, sta tutto lì, nascosto nelle pieghe del racconto in pure stile simbolico di Ridley Scott, come il proto alien crocifisso nel laboratorio di David, profeta post-apocalittico nella mesta necropoli.

Con in più la cancellazione della causa: David non ammette che a crearlo possa essere stato un essere così limitato e debole in pensiero e volontà, come l’uomo. Per questo lo vediamo sterminare gli Ingegneri, risalendo di causa in causa, il suo desiderio è di eradicare alla base il principio dell’errore e della sofferenza. Oltre al fatto che, per me, il destino della dott.ssa Shaw non è quello narrato da David, e alla base dell’odio che prova per gli Ingegneri ci deve essere qualcosa legato alla fine di quella persona.  Che stando all’antefatto, sembrava praticamente amare e proteggere.
E che dire del fatto che il processo di creazione dei neomorfi ammetta il passaggio attraverso l’uomo? Quello che sembrava qualcosa di distante e alieno (alien appunto) in realtà è circolarmente legato alla sua origine terrestre, in senso proprio ontologico. Un’ulteriore prova della sovrapposizione tra l’umano e l’ignoto.

Insomma, le opere di Scott sono criticabili quando dipendono psicologicamente dal capostipite (l’astronave, l’equipaggio, la sottrazione ecc., il lato debole del film) e questo è un loro limite. Ma quando si tratta di idee forti e di realizzazione estetica (in questo senso Scott non solo non è peggiorato anzi) i suoi film sono sempre densi di significato ed affascinanti oggetti di studio.
« Ultima modifica: 24 Ott 2017, 14:33 da Il Gladiatore »
La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

Offline Bilbo Baggins

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #201 il: 24 Ott 2017, 08:59 »
Bellissimo post Gladia, complimenti  :yes:

Una cosa però: Scott non ha firmato né soggetto né sceneggiatura di questo film, né di Prometheus né tantomeno dell'Alien originale. Perchè pregi e difetti della storia vengono ascritti a lui?
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Offline jamp82

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #202 il: 24 Ott 2017, 09:17 »
provo ad anticipare Gladia che mi asfalterà in qualità di argomentazione ma ci provo  :D

Scott non ha firmato né soggetto né sceneggiatura di questo film, né di Prometheus né tantomeno dell'Alien originale. Perchè pregi e difetti della storia vengono ascritti a lui?

per le sue qualità di trasportare visivamente le idee altrui dandoci molto del suo, certo, la prova del 9 sarebbe leggere la sceneggiatura ma credo di essere abbastanza sicuro che Scott ci metta molto del suo per interpretare e quindi "girare la sceneggiatura del film" a differenza di molti mestieranti che dirigono e basta.

stessa cosa delle fotografia dei suoi film, quasi ad ogni film il direttore della fotografia cambia ma lo stile visivo è sempre lo stesso, un grandissimo marchio di fabbrica di Scott: chiari-scuri, luce di taglio che mettono in risalto i dettagli delle superfici e dei primi piani come sudore e sporcizia ecc. ecc.
« Ultima modifica: 24 Ott 2017, 09:26 da jamp82 »
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Offline Bilbo Baggins

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #203 il: 24 Ott 2017, 09:43 »
Sulla sua bravura nella messa in scena io non discuto. Anzi, al di la della vecchiaia e della senilità che molti gli imputano, per me è una delle cose che non ha mai perso.  :yes:

Però, un po’ come Villeneuve con Blade Runner 2049, vedo che spesso critiche anche molto precise e argomentate alla sceneggiatura, vengono indirizzate a loro che, si, sono registi pertanto hanno la visione e la responsabilità dell’intero progetto, però è anche vero che poi la storia non è farina del loro sacco.

Per dire, Prometheus fu sbertucciato per tante cazzate ma giustamente venne preso in mezzo Lindelof (che molto odiavano dai tempi di Lost, per quello forse fu facile vederlo come capro espiatorio).  :D
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Offline Drone_451

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #204 il: 24 Ott 2017, 09:57 »
Pochi si sono accorti che Scott si è preso la briga di scrivere il seguito di Blade Runner attraverso Alien.

Esattissimamente, Blade Runner è il prequel di Alien

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Offline Il Gladiatore

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #205 il: 24 Ott 2017, 15:26 »
Bellissimo post Gladia, complimenti  :yes:

Una cosa però: Scott non ha firmato né soggetto né sceneggiatura di questo film, né di Prometheus né tantomeno dell'Alien originale. Perchè pregi e difetti della storia vengono ascritti a lui?
Grazie!  :)

Rispetto alla domanda, devo dire che Scott è uno di quei registi che segue  da vicino molti degli aspetti dei suoi film. Il suo modus operandi prevede ampie discussioni con gli sceneggiatori per illustrare la direzione concettuale del film, lo scopo a cui vuole arrivare, il senso. Sono copioni molto influenzati dalle sue idee e visioni in cui poco è lasciato al caso. Questa esigenza sta proprio alla base delle continue fluttuazioni di trama, titoli e ideazione di questo progetto, non appena gli viene in mente una cosa cambia tutto.  Al contrario, posso dirti che è molto leggero e libero nei confronti degli attori, di solito subisce il casting (sempre molto "alla moda" in effetti) e non impone alcuna direttiva interpretativa. 

« Ultima modifica: 25 Ott 2017, 16:10 da Il Gladiatore »
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Offline Il Gladiatore

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #206 il: 24 Ott 2017, 15:29 »
per le sue qualità di trasportare visivamente le idee altrui dandoci molto del suo, certo, la prova del 9 sarebbe leggere la sceneggiatura ma credo di essere abbastanza sicuro che Scott ci metta molto del suo per interpretare e quindi "girare la sceneggiatura del film" a differenza di molti mestieranti che dirigono e basta.
Questo è poco ma sicuro, inoltre Scott segue anche 3-4 sceneggiature diverse per variare il senso di una scena e scegliere in fase di montaggio quello che rende migliore il risultato.

La paura è di passare per non esperti, di non comprendere il medium che si sta evolvendo etc. (...) è figlio dell'immotivato senso di inferiorità che spinge il videogiocatore alla spasmodica ricerca di qualcosa che giustifichi il videogioco come se il gameplay da solo non bastasse più." (Fulgenzio)

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #207 il: 24 Ott 2017, 15:33 »
Sulla sua bravura nella messa in scena io non discuto. Anzi, al di la della vecchiaia e della senilità che molti gli imputano, per me è una delle cose che non ha mai perso.  :yes:
Scusate se quoto così ma l'edit non mi prende il multiquote, boh.

Se questo sono proprio d'accordo, ma anche e soprattutto rispetto ai film del passato. La perizia di Scott in fase registica e in merito all'uso delle luci/fotografia è TOTALE, davvero anche il suo film più scarso è comunque un bel vedere. Io trovo che con gli anni, relativamente a questo aspetto, sia arrivato a vette eccelse.
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Offline jamp82

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #208 il: 24 Ott 2017, 15:34 »
per le sue qualità di trasportare visivamente le idee altrui dandoci molto del suo, certo, la prova del 9 sarebbe leggere la sceneggiatura ma credo di essere abbastanza sicuro che Scott ci metta molto del suo per interpretare e quindi "girare la sceneggiatura del film" a differenza di molti mestieranti che dirigono e basta.
Questo è poco ma sicuro, inoltre Scott segue anche 3-4 sceneggiature diverse per variare il senso di una scena e scegliere in fase di montaggio quello che rende migliore il risultato.

yes, professionalmente parlando Scott è una macchina da guerra e lo si vede sempre calmo e pacato anche se intorno gli esplode il mondo  :yes:
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Offline jamp82

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Re: [Cinema] Alien: Covenant
« Risposta #209 il: 24 Ott 2017, 15:37 »
Sulla sua bravura nella messa in scena io non discuto. Anzi, al di la della vecchiaia e della senilità che molti gli imputano, per me è una delle cose che non ha mai perso.  :yes:
Scusate se quoto così ma l'edit non mi prende il multiquote, boh.

Se questo sono proprio d'accordo, ma anche e soprattutto rispetto ai film del passato. La perizia di Scott in fase registica e in merito all'uso delle luci/fotografia è TOTALE, davvero anche il suo film più scarso è comunque un bel vedere. Io trovo che con gli anni, relativamente a questo aspetto, sia arrivato a vette eccelse.

pensa solo a Black Hawk Down, la fotografia mi fa impazzire, ogni fotogramma sarebbe da stampare e appendere. anni fa mi rivedevo i suoi film con il suo commento e ciao proprio  :yes:
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