Risultato: cast improbabili di vicini di pianerottolo, quasi-bellocci, alternativi, finto-trasandato-dannato.
In breve, la fiera del cosplay fighetto poser hipster prematurato.
Oh, ecco, bravo, ben detto
@Andrea_23.
Se c'è una cosa che sto soffrendo da 5-6 anni a questa parte è la sbagliatissima associazione "potenza grafica = possibilità = realismo = normalizzazione", per cui il benedetto principio iconografico tipico del mondo dei vg (con tanto di ricerca, studio, realizzazione cc.) viene spesso sostituito dall'idea "ti faccio la persona verosimile/realistica e quindi parlo di te e della vita di tutti i giorni!"
Come se, a 40 anni, per cercare me stessa e il senso della mia vita debba aspettare il prossimo gioco Ubisoft oppure rivedermi in una tizia con le smagliature.
Ma vendeteci il sogno, il modello, l'inconcepibile e il perfetto, la ricercatezza, che il mondo è già pieno di approssimazione. Che se voglio immedesimarmi nella persona di tutti i giorni basta che mi guardi allo specchio.