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TFP Link :: https://www.ilpost.it/2016/05/16/la-storia-delle-foto-ritoccate-di-steve-mccurry/?fbclid=IwAR0S-5UfSFoXBNBA0L7EK3mvWZ2PVz2_DfNsB9oqY6HevpCOGiNk-ghe0OYInteressante fino in fondo. Anche nella Virtual Photography sposo la visione di McCurry: il ritocco migliorativo (ottimizzazione di contrasto, colore, cropping, rimozione di piccolissimi glitch o elementi di intralcio) è legittimo, l'alterazione sostanziale dei contenuti o della resa complessiva invece diventa altro rispetto alla fotografia, e spegne l'incanto che quell'immagine rifletta effettivamente una realtà, vivente o virtuale che sia.Qualche giorno fa, uno dei virtual photographer più seguiti di IG rivendicava non solo il diritto, ma il dovere professionale di migliorare le foto con Photoshop. Se lui vuole farlo, per me liberissimo, ma quando guardo le sue foto non posso fare a meno di pensare "il gioco è diverso". E allora IMHO tanto vale guardare artwork.
Alla fine in quel contest dei png avvenenti ho postato questa:Profilo greco, bellezza spartana. Luce sul viso, la manina e la linea della schiena accentuano la femminilità. L'eleganza... La raffineria! :0
A me piaceva il magistrato che somiglia al Gladiatore, ma mi sa che l'ho cancellata.