BOXBOY!, un puzzle game di HAL Laboratory in esclusiva per
Nintendo 3DS.
Pubblicato nel 2015 come videogioco solo scaricabile da Nintendo eShop.
Sito ufficiale: http://boxboy.nintendo.comDopo aver incontrato BoxGirl, e aver capito che vitaccia deve fare un BoxBoy, ho completato i 157 livelli di
BOXBOY!, un gioco di sforzarsi duro per espellere grossi blocchi dal proprio corpo. E voi pensavate di aver avuto una giornataccia?
Per iniziare, blocco le vostre domande (Ah ah, scusate, mi faceva molto ridere): cosa bisogna fare in BOXBOY!? Elementare: raggiungere l’uscita di microscopici livelli platform, superando gli ostacoli usando i blocchi che il protagonista può espettorare dal suo corpo medesimo. Tieni premuto un tasto e BoxBoy (si chiama Qbby, a quanto pare, ma d’accordo) potrà emettere un certo numero di blocchi, da usare poi dove lo porta il Qore. Mollali, lanciali, scalali, ritraili, impertugiali, usali come gancio, spingici altri blocchi. In ogni caso, sfruttali per passare oltre. Tutto qui? Eh, insomma...
BOXBOY! è un videogioco violento. Pronti, via, e ti insegna in un attimo come funziona. Poi credi che saranno cento livelli tutti simili, in cui fare scalette di vario genere, e invece ti smitraglia con raffiche di idee. Rat-ta-ta-ta-tà! Ogni mondo introduce un elemento inedito. Ogni livello richiede di elaborare (almeno) una nuova strategia. E così impari la tecnica del gancio, della serpe, del [smettilaconglispoiler!]. Persino dello spingitore di blocchi, su BoxBoy Channel! Poi arrivano interruttori, laser, muri adesivi, nastri trasportatori, poli elettrici e via inventando. L’azione standard non cambia mai, non ci sono nemici sozzoni e non è richiesta abilità ai comandi, ma bum-bum-bum!, lui continua a bombardarti con nuove tecniche di utilizzo. Cosa non puoi fare con dei blocchi, a quel punto, non puoi più immaginarlo.
BOXBOY! è un videogioco onesto. Non ti fa mai credere di essere stupido, a meno che tu non lo sia veramente. Puoi rimanere qualche minuto davanti a un ostacolo, chiedendoti quale diavoleria si siano inventati a quel punto, ma alla fine quasi sempre ne esci vincitore. E così la tua autostima. Potrei scrivere che è un puzzle "non complesso", perché in effetti si progredisce perlopiù (tranne gli ultimissimi mondi) in modo acqueo e tibetano, ma non è così. Alcune soluzioni sono tutt'altro che intuitive. Eppure lui ti porta per mano, ti carezza la testa (quadrata) e alla fine ci riesci. In questo senso, BOXBOY! ha un merito: riesce a tirare fuori il meglio del giocatore. Ovvio che se dall'altra parte c'è Devil hai poco da tirare fuori, ma avete capito il senso.
[paragrafo bonus]
Oltre questo, è impossibile non citare la prodigiosa estetica di BOXBOY!, graziato da una monocromia minimalista digital-espressionista che probabilmente affonda le radici nella pittura mitteleurop... Ok, sono due blocchi in croce. C'hanno le zampe, qualcuno pure i capelli e a volte fanno le mossette. Funziona perfettamente e sono anche simpatici, eh, ma non ce la meniamo troppo. Un peluche di Qbby, per dire, me lo sbatterei in faccia.
[\paragrafo bonus]
In conclusione: alla fine di una quattro giorni intensiva di blocchi, ne sono uscito più quadrato nell'intelletto ma più rotondo nell'animo. C'è dell'amore per il videogioco, in BOXBOY!, ma soprattutto per il game design. Al punto che, ancora al mondo finale, ti viene da dire “Ma pork...!" e di spararti una risatella. Eppure BOXBOY! è un videogioco serio, serissimo, e più verocazzuto di quelli con i protagonisti fintocazzuti. Quindi circolare, teste quadrate (l’avete capita? Eh?): emettete del denaro dal vostro corpo e andate a comprarlo ieri. E poi via, tutti a sforzarsi duro.
Mio voto: 8,5[Intro alternativa]
Dopo sette ore, ventitré minuti, ventiquattro secondi e cinquantatré centesimi (voto C), seimiladuecentocinquanta blocchi usati (voto D) e cinquecentoventuno tentativi (voto D), che mi sono valsi lo scarsamente lusinghiero giudizio globale di “Blocco” (che immagino equivalga allo schifo che si accumula negli angoli nei millenni), ho completato BOXBOY!, un gioco di credersi intelligenti per poi rendersi conto dalle statistiche che si è delle seghe mondiali.
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