eccomi, a riportare un po' di equilibrio dopo tutti questi commenti positivi
visto ieri sera, a me
non è piaciuto.
al punto da sconsigliarne la visione ad un pubblico "mediamente" evoluto...
perchè Ridley gira un film di questo tipo in questo modo? io comprendo che l'idea di fondo rimane quella di realizzare un "prodotto di intrattenimento" ma questo pacchetto è davvero
infarcito all'inverosimile di luoghi comuni e "soluzioni" di sceneggiatura stra abusate: non mi sto riferendo a tutte le attività da MacGyver che il buon Matt si inventa/realizza per restare vivo, quello ci sta e in un certo senso è stato narrato bene senza eccessive esagerazioni.
E' il contorno che mi ha ammorbato (quasi, infastidito) come poche cose (vado di lungo spoiler entrando nel dettaglio)
1. l'atmosfera "scanzonata". Il film non intende prendersi sul serio, ok ci sta. Ma da qui a trasformarlo in una baracconata a la Amageddon il passo è brevissimo e Ridley ci casca in pieno.
2. "tropos"/luoghi comuni come se piovesse:
il "cinico" direttore della NASA
l'"anarchico" veterano pro-equipaggio e umanità tutta
la "stagista" dal bell'aspetto che finisce per coordinare inconsapevolmente i momenti salienti della storia
il "nero (o nerd) sfigato" che dal suo cubicolo-spazzatura ha l'idea vincente per un perfetto DEUS EX MACHINA fra i più improbabili, con tanto di scenetta hollywoodiana in cui si spiega l'ennesima "fionda platenaria" con l'ausilio di una ...cucitrice.
3. il maledetto politically correct: cazzo centra la Cina, cosa gliene frega alla Cina? Perchè? Per poter dare un afflato "mondiale" all'epica impresa che se no pareva troppo americana?
A parte queste "classiche" cadute di stile tipiche di un certo modo di fare cinema americano, il film pecca nel
non riuscire assolutamente a creare empatia a qualsiasi livello:
allo spettatore non gliene frega niente dell'equipaggio che sta tornando "mesto" a casa, non gliene frega nulla DEI GENITORI DI MATT DAMON (WTF?), addirittura rischia che non gliene frega nulla di MATT DAMON stesso, che alla fine pare quasi contento di starsene lassù a raccogliere patate marziane (iperbole, ma è per rendere l'idea).
The Martian è il pout-purri mal riuscito dell'ottima fantascienza degli ultimi anni: non ha la precisione registica e la cifra stilistica di un
Gravity, non ha la profonda carica empatica ed "umana" di un
Interstellar, non ha l'originalità e la freschezza indie di un
Moon, ma al contempo abbonda di tutto il "peggio" che si può trovare nel classico "Tripla A" Hollywoodiano.
Il film "sta in piedi" solo grazie ad un livello produttivo importante, al protagonista che è pur sempre un signor attore e a un cast di gregari che porta a casa la pagnotta... peraltro
anche il fatto di dover/voler giustificare la presenza nella storia di ogni singolo componente la missione spaziale: tutti hanno un ruolo chiave alla fine, tutti indispensabili nessuno escluso. Dalla hacker nerd che smonta HAL9000, al pilota "ispanico", al tecnico "bombarolo" (e tedesco), al co-pilota che gira all'esterno della nave e che fa anche in tempo ad intrecciare una storia d'amore con tanto di bimbo finale assieme alla hacker, al comandante stesso, così poco credibile nel suo "struggersi" per aver lasciato indietro uno del gruppo, e subito pronta a "sedersi sul trono" per andare a recuperare ... Ironman.
un film che
tratta in modo poco intelligente lo spettatore (certo, se il main target è l'americano medio...) e che alla fine risulta ...
inutile.
ah piccola parentesi sulla OST
Original Sound Track, ma original de che?! composta com'è da brani famosissimi e - peggio ancora - utilizzati in modo banalissimo... "Hot Stuff" di Donna Summer nel momento in cui recupera il nocciolo di materiale radioattivo per ... "scaldarsi", "Starman" di David Bowie, gli ABBA - il gruppo preferito di Capitan Capello Rosso.
Un uso fine e sottile eh Ridley, manco questo...
PS: rileggendo è più un rant che un commento, ma quando un film mi indispone mi indispone.