Ho deciso di farmi un regalo e mi sono accaparrato finalmente War of the Chosen.
Ho iniziato una partita a Veteran, tanto per fiutare l'aria che tirava e familiarizzarmi con i nuovi sistemi, e dopo qualche ora ho ricominciato a Commander Ironman.
Mi sta piacendo parecchio, più di quanto avrei pensato. Inizialmente ero un pò infastidito dalla maggiore linearità delle missioni iniziali, e dall'impronta decisamente più narrativa centrica, ma è principalmente dovuto al mio aver inizialmente lasciato attivo il tutorial per i nuovi contenuti.
La prima cosa che risalta è la notevole maggiore complessità che WotC introduce. Complessità non intesa come maggiore difficoltà (ho anzi il sospetto contrario), ma nel numero di opzioni, possibilità, scelte possibili che continuamente si disputano l'attenzione, il tempo e le risorse del giocatore. In tal senso, credo che il modo in cui WotC espande la sfera strategica del gioco sia ben maggiore di quanto facesse Enemy Within.
Questo aggiunge gradevolissime potenzialità in termini di rigiocabilità e di progressione naturale.
Un esempio banalissimo è il sistema per cui casualmente gli scienziati del proprio Quartier Generale avranno lampi di genio improvvisi che permettono di apprendere in maniera accelerata una particolare tecnologia. Tale ricerca va però intrapresa subito, altrimenti si perde il possibile bonus.
Questo porta a dilemmi decisamente interessantissimi, e forieri di imprevidibilità, capaci di stravolgere il modo in cui ci si approccia alla tech-tree.
Tale quantità di aggiunte in termini di opzioni è presente anche sul piano tattico, anche se forse non in modo altrettanto incisivo. Non solo tramite l'aggiunta di nuove classi, ma con sistemi come un nuovo modo di apprendere abilità, la possibilità per coppie di soldati di sviluppare un particolare legame che ne influisca il comportamento in battaglia e conferisce loro nuove abilità, missioni più varie, maggiore diversificazione delle condizioni sotto le quali le si affronta.
Il vero neo, e non è da poco, è che il gioco su PS4 è tecnicamente un disastro di proporzioni epiche.
Riesce a peggiorare le già tentennanti prestazioni della versione vanille, e dio sa che XCOM2 non brillava da quel punto di vista.
Credo che sia il titolo tecnicamente più claudicante che abbia mai giocato, e non sono certo uno che di solito bada a queste cose.
Un filmato su due parte con lo schermo nero, si blocca a metà, riparte dall'inizio. Ogni volta che c'è un benchè minimo caricamento il gioco va a scatti in maniera indecorosa. Ogni volta che finisce un turno il gioco sembra impazzire, indeciso se ridare il controllo al giocatore, crashare, rendere l'anima oppure ricominciare da capo. Quando si personalizza un componente della squadra e si sceglie una particolare voce, il gioco si blocca per qualche secondo ogni volte che se ne prova una nuovo. E questi sono pochissimi in una lista sterminata di problemi e magagne tecniche.
E' francamente indecoroso, indegno di una produzione di questo calibro.