Allora, per gentile concessione della banca, che mi ha resettato il plafond della cdc con quasi due giorni di ritardo (minchia zi, un'altro po' e andavo a sfasciare tutto anche io, ehhhhh), ho preso subito DiRT Rally (giocandoci già più del doppio di Vitoiuvara, però, tanto perché sia chiaro chi è il quacquaracquà).
Le primissime impressioni (due campionati, per un totale di 24 SS, con la stessa auto - Lancia Fulvia HF -), sono:
1. Belli i menu. Si, lo so, sono un dettaglio, ma Codemasters in questo non mi ha MAI deluso, e allora li cito sempre.
2. Grafica buona. Hanno preso l'EGO e desaturato un po', restituendo un'immagine più realistica. La parte migliore secondo me è l'illuminazione, e infatti gli stage che colpiscono di più sono quelli in Grecia e a Montecarlo (quando si apre il cielo), con degli scorci veramente belli, mentre quelli in Galles, complice un cielo quasi sempre grigio, appaiono più smunti e brutti. Ripeto: buona, non eccezionale. Nel 2015, per un gioco che non ha praticamente IA da gestire e si sviluppa lungo scenari a corridoio, sarebbe lecito aspettarsi di più. Confermo che la vista interna non è granché.
3. Il FFB esce rotto, sì. Però cercando nel forum del gioco su Steam si trova già qualcosa per migliorarlo MOLTO (c'è un thread, che mi pare si chiami FFB IS FIXXED, che ho seguito per il mio T500 con buoni risultati). E' anche vero che, almeno su PC, un po' di tempo con le impostazioni base dei volanti ci va speso, non si può pretendere di usare un solo profilo con tutti i giochi.
4. Il problema vero è però: una volta sistemato il FFB, cosa restituisce? La risposta è: non molto. Si, ok, il volante vibra e quindi fornisce quel po' di immersività, ma a livello funzionale non è poi così utile, perché è il gioco a non trattare adeguatamente il terreno e le sue variazioni. C'è da dire che le tre ambientazioni hanno percorsi tutti molto simili, quindi magari dovrò aspettare situazioni in cui cambia di più (chessò, passando da uno sterrato a un asfalto), ma per ora l'asfalto del Tourini m'è sembrato sempre tutto uguale, innevato o con lastroni di ghiaccio che fosse.
5. Ma la cosa veramente ATROCE è il volante. Ha un'animazione di rotazione di 180°. E il problema è che sembra proprio che non giri di più. Il che vuol dire che finché uno riesce a fare le curve innescando il pendolo è tutto ok. Ma se disgraziatamente si arriva un po' lunghi e in una curva stretta/molto stretta, beh semplicemente non sterza (sempre che nel frattempo tu non sia andato proprio fuori). Veramente strano, molto indisponente.
6. L'handling in generale, però, è buono. E siamo arrivati quindi al cuore del gioco. Non è una simulazione (mai provato RBR, ma insomma un'idea me la posso fare), ma ci va abbastanza vicino. Quindi sì, da questo punto di vista possiamo dire che è un ritorno alle origini. Una volta presa la mano, quindi, è impegnativo e divertente insieme (fatto salvo il punto 5). Devo giocare un po' con i setting dell'auto, però anche quelli mi sembrano ben fatti (e a un livello di dettaglio 'giusto': non troppo, né troppo poco). Ma, ovviamente, in questo campo le risposte più importanti arriveranno quando cambierò auto, passando alle RWD e poi AWD.
Conclusioni: si prende? Non si prende? Per me è un sì, perché sono troppo affezionato al brand per non finanziare il progetto che ho sempre auspicato. Di carne ce n'è abbastanza e tutto sommato il prezzo è onesto, ma date un'occhiata alla roadmap per vedere se i contenuti che pubblicheranno vi soddisfano (se non ho capito male alla fine della fiera le location per i rally classici saranno sei più la Pikes Peak).