Questo gioco è eccezionale. Dopo essermi perso nelle nebbie di qualche JRPG di troppo e di "esperienze cinematiche" tutte mocap e sbadigli, avevo una gran voglia di un indie solido che mi facesse sanguinare i polpastrelli, e ho deciso per l'acquisto di Enter the Gungeon così, a naso, senza aver letto recensioni o pareri sui forum. Mai provato un rouguelike "puro" prima (non credo che Steamworld Dig rientri nella categoria), i twin shooter non sono proprio nel mio DNA, ma era al 50% sul pstore, "al massimo butto 8 euro".
L'impatto iniziale è stato tostissimo, ma è incredibile quanto si migliori stringendo i denti e andando avanti. Se all'inizio arrivare al terzo piano era già un traguardo, dopo due giorni di bestemmie avevo già sforacchiato il boss finale per la prima di quella che poi sarà una lunga serie. E' incredibilmente vario, denso, citazionistico (praticamente è un Ready Player One che non ha bisogno della fantascienza), pieno di rimandi al mondo videoludico e non (tra i titoli a cui è più debitore ci sono sicuramente i Souls e A Link to the Past), ti butta addosso sfide su sfide senza darti tregua, ti fa rodere il fegato ma quando alla fine la spunti è davvero gratificante.
A volte gli dei del RNG ti puniscono con crudeltà, facendoti trovare solo armi schifose una dopo l'altra, e magari aggiungendo la beffa di mollarti quell'unico oggetto passivo che sarebbe utilissimo, se nell'arsenale non avessi solo sparapiselli e lanciatori di magliette zozze; altre volte ti benedice con sinergie inaspettate, come quella run con l'evasa dove ho beccato due oggetti che aumentavano la mia velocità e una fiala che rallentava del 20% i proiettili nemici, praticamente ero Neo. Di certo, a parte rarissimi casi, le chance di diventare OP sono scarse, visto che bisogna stare sempre sul chi vive, e una stanza particolarmente bastarda può portarti a sperperare quanto di buono avevi accumulato nei due piani precedenti.
Di cose da dire ce ne sarebbero un'infinità, anche perché addentrandomi nella Wiki - tra l'altro veramente ben fatta ed esaustiva - ho scoperto un sacco di dettagli e sottosistemi che si intrecciano tra loro in modo veramente mirabile, ma in ultima analisi non posso fare a meno di raccomandare questo gioco a chiunque sia in cerca di una sfida appagante e divertente.
E che Dio, per l'ennesima volta, benedica gli indie, che quando gli dai una chance ti salvano dalle grinfie dei loro bellissimi e noiosissimi fratelli maggiori.