Personalmente la maggior parte dei titoli li gioco a Normal. Raramente cerco nei videogiochi un senso di sfida, componente che mi interessa relativamente poco, anche se capisco che per molti è invece un fattore essenziale.
Questo non significa che mi piaccia necessariamente andare spedito fino alla fine come un coltello arroventato nel burro, ma non sono nemmeno alla ricerca di quell'esperienza che mi faccia dannare. Amo profondamente giochi ritenuti facilissimi, dove è quasi impossibile morire (Tearaway) e altri generalmente ritenuti molti difficili (Demon's o Dark Souls).
Idealmente mi piace il compromesso. Qualcosa di non troppo facile ma nemmeno che mi faccia bestemmiare. E en passant aggiungo che dal mio punto di vista moltissimi giochi fanno fatica ad offrire un livello di difficoltà Normal che sia realmente un'armoniosa fusione di questi due elementi, e spesso risultano squilibrati in un senso o l'altro. Ma quello è un altro problema.
Ciò detto, ci sono comunque istanze in cui mi sottopongo personalmente a sfide molto più estreme del solito, ma questo succede generalmente in frangenti in cui ho moltissimo apprezzato il gioco e desidero sperimentare tutto ciò che ha da offrire.
Sulla base anche di ciò, un paio di esempi relativamente recenti;
-Credo che Metal Gear Solid 2 a livello di difficoltà Extreme spicchi nella mia memoria recente. Di tutti gli MGS è probabilmente quello che offre la sfida più elevata ad Extreme, e questo si esemplifica sopratutto nei boss. Il numero di razioni che si possono ottenere durante il gioco è strettamente limitato, il che impone di adottare tattiche in cui il minimo errore può essere fatale. Il combattimento contro l'Harrier in particolare mi ha tenuto lì giorni e giorni, e obbliga ad imparare a memoria i pattern di attacco e ciò che bisogna fare con precisione per evitarli tutti, il che spesso consiste nello sfruttare gli i-frames in un gioco che generalmente non richiede mai tale tecnica. Quando l'ho finalmente sconfitto ero praticamente uno straccio. Altri punti estremamente critici possono essere Fatman se non si riesce a dettare il proprio ritmo al combattimento, e Vamp stesso. Il punto massimo di difficoltà si tocca però nell'ultima fase del gioco, con il trittico dell'imboscata dei Tengus, l'armata di Metal Gear Ray e Solidus. Il combattimento contro i Ray in particolare è logorante. E' necessario affrontarne venti in totale, con la consapevolezza che il minimo errore può nel migliorare dei casi portare a doverseli rifare tutti da capo, e nella peggiore delle ipotesi seriamente impattare le proprie possibilità con Solidus se si consumano quell'uno o due razioni che si hanno a disposizione.
-Parlando sempre di Metal Gear, platinare MGS4 porta a dover ottenere il Big Boss Emblem, che si sblocca finendo il gioco in meno di 5 ore, senza allerte, continues, senza usare oggetti di cure, senza uccidere nessuno ecc... al livello massimo di difficoltà. La maggior parte dei requisiti non sono di per sé problematici ammesso e non concesso che uno abbia una buona conoscenza del gioco e si sia preparato adeguatamente. Il problema nasce anche qua dai boss, con il duplice bisogno di limitare il tempo che si impiega e di non curarsi mai, il che richiede una tattica pressoché perfetta. C'è di buono che per la maggior parte dei boss ci sono strategie estremamente efficaci per limitare i danni. Il punto più difficile in assoluto è invece la fase della fuga in moto. Lì dove normalmente quel pezzo è sostanzialmente un rail-shooter cinematografico più spettacolare che altro, farlo a livello estremo senza uccidere nessuno e senza curarsi mai obbliga a memorizzare la posizione di tutti i nemici realmente pericolosi e concepire la strategia più efficace per farli fuori all'istante. Anche qua, ho dovuto provare e riprovare un numero innumerevole di volte.