Oltre a notare con un certo rammarico la mancanza del papirozzo del Gladiatore,
Osservazione sacrosanta
@Nemesis Divina e riflettendoci credo si tratti di uno di quei casi in cui discutere di vg sia superfluo.
GoW è proprio un rappresentante perfetto del punto medio di convergenza che dovrebbe poter vantare un prodotto magistrale di questo medium: realizzazione tecnica spettacolare, storia classica e non invasiva rispetto alla centralità del gameplay, meccaniche di gioco/sistema di combattimento semplici ma non prive di finezze e approfondimento, progressione e avanzamento gratificanti, senso di scoperta continuo, nessuna pretesa di verosimiglianza rispetto al suo essere dichiaratamente un videogioco (per fortuna, dico io), longevo ma non colossale e con una serie di attività collaterali ben pensata. I tuoi post in questo topic, sempre più incalzanti e convinti, stanno proprio a dimostrarlo.
E' la versione contemporanea di Black Tiger di Capcom e un manifesto abbastanza preciso del "videogame universale", rispetto, ad esempio, a un bellissimo gioco di genere o specializzato.
Per questo è "perfetto" nella sua accezione di "compiuto" e un fondamentale di questo hobby.
Non c'è bisogno di parlarne, basta giocare. Di solito scrivere di videogiochi, invece, significa spiegarsi e spiegare quello che non è evidente.