Video molto interessante sulla riduzione dello skill-gap in SFV.
https://www.youtube.com/watch?v=iSgA_nK_w3A
Se non ricordo male, in quel video c'era forse troppa enfasi in negativo sulla rimozione dei 1frame link, per me non è nemmeno tanto quello il punto - un'abbassamento della mera difficoltà di esecuzione, per rendere il gameplay più alla portata di tutti nella sua interezza e basato sulle vere e proprie strategie e dinamiche di partita, ci stava e non può essere compromettente.
Son tre anni (è praticamente il primo picchiaduro che cerco di approcciare in modo per quanto m'è possibile analitico, sul relativamente lungo periodo) che cerco di capire com'è che SFV sembri un'opera del demonio votata più all'esaurimento nervoso che al divertimento; alla fine sarà una banale combinazione di questi noti fattori:
- un output di damage/stun ridicolmente alto
- una continua situazione di 50/50 in difesa, che costringe a rischiare e da cui possono scaturire a catena conseguenze drammatiche/fatali; dovrà sottostare alla mera probabilità anche il giocatore più forte dell'universo, come chiunque
- proprietà di crush counter associate a tasti con framedata vantaggioso, che a basso rischio regalano opportunità casuali di arrecare alto danno e poi continuare l'azione in vantaggio financo ad ottenere lo stun
- mancanza del cheap damage (lo arrecano solo le critical art), che può garantire il comeback mediato da v-trigger a giocatori che quel round lì in buona sostanza l'avevano già perso
- un generale assortimento di 'cheappate', sia come moveset che come tipiche condotte di gioco di molti personaggi (TFW subisci impotente un completo rushdown anche dalla più mediocre Laura), che con un po' di (s)fortuna può rendere insidioso un po' chiunque sulla partita secca, e rendere soprattutto l'esperienza online un frullatore di stronzate
Tra una cosa e l'altra, ne può venir fuori una forte (e giocoforza poco meritocratica) randomizzazione dei risultati, e l'impotente sensazione che all'avversario paghi bene cercar fortuna facendo cose scriteriate/irragionevoli/inopportune/menefreghiste, specie nei set brevi con il primo che arriva a due, con le approssimazioni del netcode di mezzo.
Ma poi a ben vedere, nonostante l'intrinseca variabilità, nelle fasi finali dei veri e propri tornei c'è più o meno sempre la stessa gente, e si tratta in gran parte di giocatori di lungo corso; pur magari con qualche fluttuazione in più, almeno a livello professionistico i valori in campo sono rispettati.