Autore Topic: Il gameplay, questo sconosciuto...  (Letto 5197 volte)

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Offline Pila87

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Re: Il gameplay, questo sconosciuto...
« Risposta #15 il: 26 Nov 2014, 09:09 »
Super Meat Boy, DayZ, Mirror's Edge o Bayonetta.
Non ho i risultati delle vendite ma da quanto ne so non sono andati proprio malissimo.
Ricordiamoci inoltre che la serie Souls è partita abbastanza in sordina per poi fare i botti grazie al passaparola.

Beh... Mirror's Edge l'hanno messo in ibernazione per 16 anni e pare che, ammesso che prima o poi tornerà davvero, sarà pure un gioco abbastanza diverso dal primo. Bayonetta lasciamo perdere, probabilmente le vendite del seguito deluderanno il nuovo publisher quanto il primo deluse SEGA.

I giochi low cost sono una cosa diversa, si vendono molto più grazie al passaparola e, in effetti, succede di vedere premiati nelle vendite i migliori titoli. Sui giochi ad alto budget mi pare che succeda veramente di rado, con la serie Souls è successo perché è diventata di moda, però non mi pare un evento frequente, sbaglio?

Offline J VR

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Re: Il gameplay, questo sconosciuto...
« Risposta #16 il: 26 Nov 2014, 23:21 »
Bhè è anche vero che oggi come oggi di videogames con le caratteristiche di un videogames non è che ne facciano proprio tanti.
Quindi le statistiche è normale che remino contro.
Io mi sono dovuto sforzare per trovare due nomi.

Offline Belmont

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Re: Il gameplay, questo sconosciuto...
« Risposta #17 il: 05 Dic 2014, 15:09 »
Dunque, cosa intendo io per Gameplay (di qualità)… per me un gameplay è di qualità quando è "solido", ovvero deve seguire questi principi:

1) immediatezza nella comprensione dei controlli da parte dell'utente
2) controlli con reattività perfetta, ci si deve scordare di star usando un interfaccia (e qui, ahimè, conta anche la qualità dell'hardware, cioè del controller)
3) il gioco deve rispondere alla a dicitura: easy to play, hard to master
4) ci devono essere diversi livelli di difficoltà e giocare ad un livello di difficoltà maggiore significa che il giocatore riesce a prevalere perché ha una più profonda comprensione delle meccaniche soggiacenti.

Ora, è chiaro che per me molti esponenti del "gaming arcade" rispondono a questi requisiti. Per esempio, grossomodo, Contra o Street Fighter possono essere da me considerati giochi con "gameplay solido".
Però, ad esempio, un gioco come Metal Gear Solid 3 non risponde ai punti 1,2,3, ma risponde al punto 4, per cui lo ritengo lo stesso un gioco molto "solido".

La conseguenza di tutto questo, invece, è che non ho una grandissima opinione dei Puzzle. Direi che i puzzle rappresentano l'antitesi dei miei pilastri del gameplay solido. Anche perché non hanno "rigiocabilità", una volta superati il loro valore ludico è esaurito, poiché rimangono uguali a sé stessi. Infatti non sopporto quando i puzzle contaminano il core gameplay (crimine parecchio diffuso negli action-adventure 3d).

Un'altra cosa buffa è che la maggior parte dei miei giochi preferiti di sempre non risponde alla mia definizione di gameplay di qualità. Ma non mi faccio problemi ad ammetterlo, significa che hanno altro tipo di "valore" (per esempio, di atmosfera o narrativo) e che compensano le "carenze" di gameplay. Gli esempi sono tanti, vanno da Monkey Island agli Zelda moderni.