È bellissimo perché si basa su un'idea semplice ma eseguita alla perfezione, e perché non tratta il giocatore come un cretino senza però diventare inutilmente infame.
In pratica, evitando spoiler, il tuo obiettivo è identificare il destino delle 60 persone (tra equipaggio e passeggeri) della Obra Dinn. Per riuscirci disponi di una sorta di orologio magico che ti permette di "entrare", a partire dal cadavere, nell'ultimo istante di vita di una persona, e ascoltare l'audio di quei momenti fatidici.
A supporto della tua indagine disponi di una sorta di diario suddiviso in capitoli, che va a popolarsi ogni volta che scopri una nuova scena e che include diverso materiale utile di riferimento (la lista delle 60 persone, un paio di schizzi della vita di bordo, una mappa della Obra Dinn e così via). Da lì è tutta una questione di ragionare di logica, prestando attenzione sostanzialmente a ogni informazione fornita dal gioco per capire chi fosse chi e che fine abbia fatto. Gli indizi sono praticamente ovunque.
Per fortuna, il gioco ti dà conferma ogni tre "destini" correttamente identificati, per cui non è necessario indovinarli tutti assieme senza alcun riscontro.
"Puzzle game" vuol dire tutto e il contrario di tutto, pensalo come una sorta di Cluedo mischiato al Sudoku, ma con le persone morte malissimo al posto dei numeri. O qualcosa del genere.
In più ha stile e atmosfera da vendere, il che certo non guasta.