Dal trailer non ho assolutamente visto nulla di tanto diverso per quantità e volume di sangue versato rispetto a tanti giochi odierni. Cambia solo ll "dove" e il "contro chi". È davvero una differenza così abissale?
Obiettivamente, penso di si. E non solo nei videogiochi, ma in qualsiasi altro tipo di medium.
Non la definirei abissale, ma il contesto è sicuramente rilevante.
Naturalmente dipende anche dal peso che gli da l'autore e dalla bravura dello stesso. Ad esempio in God of War ammazzare poveri innocenti che si incrociano ogni tanto mentre scappano è probabilmente qualcosa che non pone problemi di coscienza a nessuno, perché il gioco li tratta al massimo come pozioni ambulanti, e non sono minimamente contestualizzati.
Se invece un gioco come questo pone direttamente l'accento sull'uccidere gratuitamente innocenti nei panni di un killer, mi sembra evidente che possa destare qualche perplessità.
Fermo restando che il tema interessa anche me, e sarei curioso di sapere se gli sviluppatori hanno realmente intenzione di farne qualcosa di significativo, o se è semplicemente un modo semplice di fare pubblicità (e credo sia evidente stia funzionando).