Le tecniche di atterramento sono altro dalla lotta a terra.
La lotta a terra si può fare o partendo entrambi da inginocchiati uno davanti all'altro (nel Judo questa è la posizione di partenza per la "lotta a terra") oppure come continuazione di una tecnica di proiezione che porta al takedown.
Sempre nel Judo si hanno una manciata di secondi per continuare l'azione dopo la proiezione per vedere di riuscire a bloccare a terra l'avversario in schienamento per 30 secondi decretando l'Ippon (vittoria).
Il jujitsu brasiliano adotta la "guardia a terra" e da una posizione di apparente difficoltà passa a leve e tecniche tali da fare appunto ribaltare le posizioni (ovvero l'aggressore viene bloccato o sottomesso).
Questo è l'aspetto che viene studiato da chi fa MMA del Jujitsu brasiliano dove si continua appunto a terra il combattimento.
Nelle tecniche di "difesa personale" come il Krav a terra non ci si va, a terra si è considerati finiti.
Scusa ma forse c'è una incomprensione tra la didattica e la tecnica,da inginocchiati o da terra non ci parte nessuno se non per spiegare un concetto o allenarlo,idem dicasi per il Jujitsu Brasiliano che non prevede assolutamente che il combattimento parta da terra,ti insegna casomai come difendersi una volta atterrati e ribaltare la situazione, e per questo si studia partendo anche da terra,ma per esso come per qualsiasi altro stile,finire a terra non è mai una opzione desiderabile,al contrario lo è far finire a terra l'avversario e poi chiudere.
Che diversi stili non contemplino il difendersi una volta atterrati è semplicemente un limite dello stile stesso,ma che uno stile lo contempli non significa che sia desiderabile per quello stile finire a terra entrambi.
Lo è che ci finisca l'avversario.
A margine aggiungo che per "finire a terra" intendo una situazione di svantaggio legata alla posizione e all'equilibrio,non il semplice abbassare il proprio baricentro fino a toccare con il sedere per terra...