e voilè, accorpation.
Di Manuel Orazi non ci è dato sapere molto. Nacque in Italia, dove non lavorò mai, precisamente a Roma nel 1860, ma si trasferì poi a Parigi, dove visse e morì nel 1934. Illustratore eclettico, di gusto liberty e poi simbolista, non disdegnò la sceneggiatura, il design, la cartellonistica e nemmeno la pubblicità. Dalle date delle sue illustrazioni per manifesti di spettacoli teatrali, si può dedurre che si trasferì a Parigi già negli anni ’80...continua
Abyss Odissey è un gioco strano.
Ma strano forte eh, un gioco che a che vedere con Orazi, il liberty e la fatina verde.
Per gustarselo, dopotutto, un pò di assenzio, lo consiglio.
Immaginate di menare con una
"donna" liberty ma non certo "libertina" del citato illustratore Orazi, nientemeno che un incubo di Bosch, anzi, meglio ancora...immaginate di menare una mummia "metallica" del Principe napoletano De Sangro. No. Ancora non ci siamo, ma ci andiamo vicini viciò, stiamo arrivando, piano piano.
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Uno stregone potentissimo, sotto terra, dorme.
I suoi sogni diventano mostri che trapassano la veglia, assaltano la realtà, danno fuoco alle città come nel primo stage di Dracula X.
Anche noi siamo un sogno.
Un bellissimo sogno che si ribella e decide di affiancare l'umanità nella sua lotta, Katerine la strega.
O Katrine la Santa. Non ci è dato a sapere, se non grazie alle pagine del diario dello stregone, sparse in ogni area, ad ogni modo, quel che conta, è che Katrine sonda l'abisso, ci si tuffa dentro per ammazzare lo stregone (o magari semplicemente svegliarlo ?).
Immaginate ora, come nel più classico dei MetroidVania di trovare con Katrine dozzine di armi, braccialetti, pendagli, amuleti, oggetti di ogni forgia da equippare, immaginate, di essere accompagnati da soldatini che sembrano usciti da un anime di
Miyazaki o da
Fire Emblem che quando esalate l'ultimo respiro prendono il vostro posto cercando di raggiungere un altare che vi farà rinascere.
Aggiungete che potete prendere la forma dei nemici con i loro specifici attacchi e che c'è persino il mercante di Resident Evil 4 con cui ci si può azzuaffare.
Ovvio, si tratta di un titolo sviluppato da ACE team, gli stessi di
Zeno Clash e
Zeno Clash II, i giochi in assoluto più schizzati, lisergici, grotteschi (e per certi versi stupendi) che mi sia mai capitato di giocare fin dai tempi in cui, quando ero piccolo, mio padre mi regalò Stranilandia di Stefano Benni
e da quando vidi un tomo di Bruegel il Vecchio, un incisore fiammingo che con la sua visione dei sette vizi capitali mi diede incubi ben peggio che la decade con Zio Tibia che mi travolse anni dopo.
Sotto potete vedere l'abisso nella mia mente. Come venne riempito.
Il Prontosauro
Il Gattacielo
Una postilla d'obbligo quando si mena per il naso un gioco di ACE TEAM è che i loro giochi passano da "legno" a "meno legno", alla faccia della pietra filosofale : mai che si raggiunga un materiale più nobile del legno, pure Abyss Odissey non fa scorta ne eccezione.
Zeno Clash era un gioco fascinoso, una esperienza videoludica straniante, di autentico burro artistico ma conservava indiscutibilmente i peggiori controlli e le peggiori collisioni di sempre..e badate bene che un FPS "di menare" certe cose non se le può permettere, mica è Supreme Warrior per 3Do.
Il risultato è che i due Zeno Clash erano carini dal profilo art-schizzòu ma ben castrati dal punto di vista ludico, il che per un videogioco non è esattamente un gran traguardo, anche perché fa sorgere la famosa gettonata frase
"quando va a pochi spicci ci faccio un pensierino". Dallo sviluppatore indie ACE Team giunge Abyss Odyssey, gioco d'azione a scorrimento orizzontale (?) e verticale (??) stile art nouveau con motore di combattimento complesso a generazione casuale di livelli che obbligano i guerrieri a combattere in eterno.
Questa descrizionucola su Steam non rende giustizia.
Costa una bazzecola, engioi.