"Di regola non tocco mai niente di più complesso e delicato di me stesso"Sono alla Fine Del Mondo dove Manny si accorge che neanche questa volta potrà avere cassetti nella sua scrivania.
Mi ha sorpreso tanto per la scrittura, veramente fatta bene. La storia è molto bella, i personaggi sono simpatici, più di una volta ho riso per le scenette (
"Attento ai mostri marini!" "Quali? Questi qui?") ma sono anche rimasto estasiato per certi momenti più seri come dal Coroner Membrillo.
L'ambientazione dell'isola ai confini del mondo con tanto di nave arpionata è bellissima.
Naturalmente gli enigmi mi fanno sclerare, mi dò un tot di tempo e poi guardo la guida.
Sono giochi che ora non potrebbero neanche esistere da quel punto di vista e figli di una mentalità (anche pazzarella, fanciullesca) per fare giochi che è passata.
Però capisco che con pazienza si capirebbe tutto, che era parte dell'esperienza prima provarle tutte (e a volte non basta) e quando riesco a farcela da solo (i palloncini e i piccioni oppure tutta la parte rivoluzionaria a Rubacava,) sono solo soddisfazioni. Però trovo più onesto superare un rompicapo a Talos Principle, che è nuda logica. Qui si tratta proprio di una mentalità a sè, che credo non sia mai uscita troppo fuori dalla LucasArts.
Ultima cosa, il doppiaggio. È incredibile. Di quelli che quando guardi gli spezzoni su yt in inglese consideri sfortunati loro.