Quindi non si può dire che Interstellar sia un'opera pop pensata per un pubblico ampio e dal background più vario possibile?
Si, io mi riferivo a ben altri commenti che non avevano come oggetto Interstellar in sè...
Dire che i limiti del film son intrinseci del mezzo
Trovami un punto, un utente o un post che affermi che i limiti di Interstellar siano limiti intrinseci al cinema.
Poi vorrei capire perché parlare dell'autore dell'opera sia andare fuori tema
Il mio invito, nero su bianco, era ad evitare di dare una definizione di cosa volesse fare l'autore, che non si può affermare su niente, per valutare poi su questa inconsistente base il film, perchè si smette di parlare del film per parlare di sè e del proprio, insindacabile, giudizio sull'autore.
Ora dimmi come richiamare i passi danteschi sia parlare di quel che c'è nel film rimanendo letterari:
Nel film, secondo me, si parla di concetti inerenti la gravità, facendo un parallelismo con il concetto di amore, che sono gli stessi identici concetti espressi da Dante nel passo che ho citato, il che, ovviamente, implica che non si affatto necessario che Nolan abbia letto Dante, esattamente come per dire che la terra giri attorno al sole non sia necessario aver letto Galileo, semplicemente lo dice anche qualcun altro, oggi.
Ho spiegato quella che secondo me è una teoria che viene affrontata nel film, e che veniva affrontata prima di Nolan da altri, in riferimento al fatto che si parlasse di amore come un argomento affrontato in maniera piatta e letterale, per molti oggi come ieri considerato un accidente attinente al puro mondo delle emozioni sia per Dante che per Nolan, cosa che, secondo me, non è.
Spiegami davvero perché andare a sparare allegorie, parallelismi o metafore perché mi pare di sì sia molto più serio del mio disquisire sulle intenzioni dell'autore
Non ho parlato di serietà o di buffonaggine di un commento rispetto ad un altro, ho consigliato, se mi è concesso, di evitare di analizzare qualcosa partendo da un'idea su cosa volesse presumibilmente fare o dire l'autore, senza che ci sia un solo dato a conforto che non sia la propria personale idea, maturata nel tempo, che siccome uno faccia film di un certo tipo, abbia anche una idea di se stesso che corrisponderebbe a ciò che pensa di lui chi lo accusa.
"Siccome ho l'impressione che tu voglia fare film d'autore, sono sicuro che tu pensi di te stesso di essere un autore", quando magari uno li fa semplicemente perchè quello è il suo modo di fare film, senza costruirci sopra tutto un castello su cosa pensi di se stesso, e a seguire tutta la teoria di insofferenza per questa malcelata arroganza che alla fine, ovviamente, non fa che naufragare sulla nostra arguzia.
Per questo ho fatto l'esempio dei voti, il risultato conseguito è un dato su cui si può disquisire, ma andare a basare la propria valutazione sull'impressione che quella persona, mentre otteneva quel risultato, lo stava facendo avendo una certa quale idea di sè che poi sarebbe la causa di un risultato che non sappiamo se volesse ottenere, ma che ritenendolo reo di tale ambizione, ci consente di affossarlo decretandolo fallimentare nel tentativo attribuitogli, è gravemente sbagliato, e non ci permette di parlare dell'opera, ma solo di quanto terribilmente ci dia fastidio l'idea che ci siamo fatti, arbitrariamente, non già di un prodotto, ma delle pregresse e malcelate intenzioni di chi lo produceva (autore/non autore).
E così quel 7 che per qualcuno doveva essere la ricerca di un 9 perde il suo valore assoluto e diventa un fallimento nel tentativo di ottenere di più, oppure un successo insperato perchè si puntava al 6, e in tutto questo l'unica certezza è l'arbitrarietà di aver attribuito all'autore di quel risultato un'ambizione che è solo nella nostra testa (o forse sarebbe più corretto dire nel nostro cuore), di fatto spogliando quel risultato della sua valenza assoluta per trasformarlo nell'oggetto su cui proiettare il nostro giudizio sulla persona, non tanto sulla prestazione in sè.
Vedi, la mia analisi delle tematiche del film (come tanti altri commenti, il mio invito non era generalizzato all'universo) si può commentare rispondendo con una analisi differente che parli del film, ma se il commento ad un'opera si regola sull'attaccarsi a presunti obiettivi dell'autore solo per poter dire che non siano stati raggiunti, o che siano stati abbondamente superati allora di cosa parliamo, stiamo qui a ripeterci se Nolan sia un onesto artigiano o un arrogante presuntuoso?
Solo di questo parlavo, non disquisiamo della qualità di un film partendo dal presupposto, non verificabile, che l'autore abbia stabilito a priori un'asticella su cui attestarsi, perchè è solo un modo comodo per noi, perchè ci sta sulle palle o perchè lo stimiamo (detto chiaro, visto che non sono in grado di spiegarmi) per poterci raccontare che l'abbia superata o che non ce l'abbia fatta, e del racconto del film non c'è più traccia, ci siamo solo noi e le nostre idiosincrasie...