E' pur vero che nell'epoca 8-bit io ero bimbo e quindi non notavo una percezione negativa. Però se adesso il trentenne che gioca è accettato, prima com'era? L'equivalente odierno dell'appassionato di barbie e peppa pig che va al parco solo con l'impermeabile?
Il trentenne che gioca non è "accettato".
La "casualizzazione" dei videogiochi ha portato a questo spettacolare equivoco pubblico/sociale, per cui alcuni videogiochi non sono considerati videogiochi.
WiiFit non è considerato videogioco. Né Just Dance, né Sing Party né Angry Birds, né Candy Crush Saga, né quel genere di VG che hanno un clamoroso successo tra le persone che guardano male al videogioco.
Mi pare che in un altro topic, qualche TFPer dicesse che la sua ragazza poteva passare ore con un programma di fitness per Kinect, ma gli proibiva tassativamente di comprare dei GIOCHI
Su GAF, l'altro giorno, uno riportava questa conversazione:
Amica: Ma non hai ancora smesso di giocare coi videogiochi?
GAFfer: Ehm, veramente tu sei sempre lì su Angry Birds.
Amica: Ma quello non è un videogioco, è un'app!
Non c'è niente da fare, il "videogioco" nella testa di tante persone è ancora una perdita di tempo per ragazzini e si restringe a quelle 3-4 categorie di giochi famosissimi che non puoi evitare di sentir menzionare, anche perché spesso rientrano nei discorsi dei media e degli "esperti" tra le cause delle sparatorie a scuola ecc.
La maggior parte delle persone che hanno passato ore su WiiFit, non considerano quelle ore passate a videogiocare. Per loro, WiiFit non è un videogioco. Questo meraviglioso equivoco è il vero motivo per cui Wii e gli iDevice hanno ottenuto il loro clamoroso successo. Sono riusciti a mascherare dei videogiochi, facendoli passare per non-videogiochi tramite un'apparenza insolita e un cambio di nome.
Non è un videogioco, è un gioco di società.
Non è un videogioco, lo gioco con un telecomando, non con quel "joystick" della PlayStation.
Non è un videogioco, è un'app.
Il cavallo di Troia perfetto. Hanno venduto alla gente un prodotto che quella gente non voleva. Che non avrebbe mai voluto, se presentato allo stesso modo in cui si presentano l'XBox e Call of Duty.
In questi discorsi, si sa, la logica non ha alcun potere. Quella persona la pensa così, ed è finita lì, non c'è niente da discutere, non puoi convincere nessuno. Sta giocando un videogioco, ma non puoi farglielo credere.
Come può essere un videogioco? Non ho inserito una cartuccia o un disco in una macchina apposita! Ho tappato su un'icona! Come quando apro la rubrica, Safari, Shazam, Keynote, iBooks!
Non è un videogioco. IO NON GIOCO AI VIDEOGIOCHI!Il FAIL clamoroso di questa percezione sociale del videogioco, è che probabilmente il lettore/la lettrice media impegna più ore a leggere
50 sfumature di grigio, di quante ne impieghi il videogiocatore medio a finire la campagna di Gears. Ma quelle persone hanno letto un libro, e lettura = cultura = tempo ben impiegato. Gears è un videogioco, quindi tempo sprecato.
Sta storia di eisenhower mi è nuova, cosa dicono gli americani?
Comunque effettivamente ho qualche difficoltà a immaginarmelo su Animal Crossing mentre siede sul cesso, e non perché è morto prima che il gioco uscisse.
Sempre su GAF, uno scriveva che secondo lui potrebbe essere vero che i videogiochi ci rendono più stupidi. E faceva l'esempio che se Eisenhower avesse avuto una distrazione come i videogiochi, non sarebbe diventato Eisenhower.
Che brutto mondo sarebbe, se tutti i militari smettessero di organizzare guerre perché distratti dai videogiochi!
Questo utente esprimeva in sostanza il tuo stesso timore: che i VG siano tempo "sprecato".
E certo la stampa "specializzata" non si fa un favore, quando abbiamo in circolazione certi titoli:
Il problemino è... che il "cervellone" "acculturato" che ha letto 5872 romanzi, ha "sprecato" tempo quanto il "nerd" "nullafacente" che ha giocato 100 JRPG.
Il problemino è... che l'industria della "settima arte" ha sprecato più denaro nella produzione di brutture o di effimeri divertissement, di quanto ne abbia sprecato l'industria dei videogiochi.
È estremamente verosimile che 1 singolo anno di videogiochi della 7th Gen abbia prodotto più intrattenimento di qualità di 10 anni di cinema italiano.
Ma questo lo dico io, dall'altra parte c'è Omar Pedrini che dice che la musica è cultura, non come un videogioco della PlayStation...
In definitiva: è ridicolo fare distinzioni.
Ti stai masturbando? Stai perdendo tempo.
Stai recitando il rosario? Stai perdendo tempo.
Stai guardando
Il posto delle fragole? Stai perdendo tempo.
Stai leggendo
Il nome della rosa? Stai perdendo tempo.
Stai leggendo un articolo che alla fine non c'entra granché con la tua tesi? Stai perdendo tempo.
Stai seguendo il dibattito politico? Stai perdendo tempo.
Stai pensando a come potresti diventare il prossimo marito di Miranda Kerr? Stai perdendo tempo (ti sfido a smentirmi).
Stai guardando il Gran Premio di Montecarlo? Stai perdendo tempo.
Stai giocando a calcetto coi colleghi dell'ufficio? Stai perdendo tempo.
Stai seguendo una lezione all'università tenuta da un palese incompetente? Stai perdendo tempo.
Stai trascorrendo le tue giornate impegnato in un lavoro che non ti piace? Stai perdendo tempo.
Stai facendo il cruciverba seduto sul cesso? Stai perdendo tempo.
Stai scrivendo un post chilometrico e ridondante su un forum online? Stai perdendo tempo.
Ma che cos'è che hai da fare di così terribilmente importante, che non si possa considerare una perdita di tempo?
Se pensi di stare perdendo tempo, probabilmente sei abbastanza consapevole da smettere di farlo.
Ma vuol dire che hai qualcosa da fare che ritieni più importante.
Se non ce l'hai, qualsiasi altra cosa tu faccia, perdi tempo.
Ma fai delle cose.
Quindi non puoi perdere tempo.
Nemmeno dormendo.
Un gatto dorme più di metà della sua giornata. Non lo considera tempo perso.
Anche se puoi compiere milioni di azioni che un gatto non può compiere, non vuol dire che la tua vita abbia necessariamente un fine ultimo diverso da quella del gatto.
Non potrai mai fare tutte le cose che desideri e immagini di poter fare.
Non potrai visitare tutti quei luoghi.
Non potrai amare tutte quelle donne.
Non potrai vedere tutti i film, ascoltare tutte le canzoni, leggere tutti i libri, imparare tutte le lingue, apprendere tutte le scienze, cucinare tutti i piatti.
Non potrai assistere a quel concerto e presenziare a quel funerale che si svolgono nello stesso momento.
Non potrai sbrigare tutti gli impegni che consideri essenziali.
Non potrai rispettare tutte le scadenze.
Per questo, ogni cosa che fai, non può essere tempo "sprecato".
Se nella tua testa è tempo sprecato, hai deciso tu di sprecarlo.
Se devi considerarlo tale, fai altro.
Ma solo tu sai in che modo in tuo tempo è sprecato, e in che modo non lo è.
E se lo sai, difficilmente lo sprechi.