Topic: [MULTI] Lair of the Clockwork God

[Il Pupazzo Gnawd]

Lair of the Clockwork God è un curioso connubio tra platform e avventura punta e clicca.

Ben e Dan, protagonisti di altre due avventure punta e clicca di cui ignoravo l’esistenza, sono due personaggi con uno humour sguaiato e demenziale.

Lo sto giocando in questi giorni è lo sto trovando adorabile. Lo strano mix funziona alla grande. A volte in tandem, più spesso disconnesse, le due fasi si alternano non solo a livello di gameplay ma, con una costante rottura della quarta parete che manco il bonus edilizio, anche nel costante chiacchiericcio tra i due protagonisti.
Dan è il “platformer” votato alla causa dell’indie colto che ti vuole spiegare a vita a forza di balzi sulla testa e morti a mitraglia. Ben è fermo agli anni ’90, collezionista seriale di oggetti apparentemente inutili che saprà utilizzare all’occasione. Uno è dinamico e ottuso, l’altro non riesce a salire un gradino ma è capace di sbrogliare le situazioni che Mc Gyver levati.

Spesso fa sorridere, in alcuni frangenti ridere e in generale è una lettera d’amore dissacrante al videogioco tutto. Il livello dove viene svelato come funziona il respawn dei personaggi è, secondo me, geniale. E il fatto di essere diviso a livelli, come un videogioco dovrebbe essere, permette di variare ritmi e tematiche in maniera intelligente ma mai extradiegetica.

Il platform in alcuni frangenti si fa cattivo e non sempre il controllo è impeccabile. Per esempio, la dinamica del wall jump ancora non l’ho fatta mia. E’ però possibile mitigarne la difficoltà tramite le opzioni di accessibilità per chi vuole dedicarsi alla parte adventure, che dal canto suo non è mai troppo astrusa, avendo l’intelligenza di contingentare i suoi enigmi per limitare per quanto possibile l’utilizzo casuale degli oggetti sugli elementi interagibili.
Per uno come me che non ama eccessivamente i punta e clicca per la loro natura lenta e frammentaria, Lair of the Clockwork God è un perfetto connubio. E’ un esperimento coraggioso che secondo me funziona alla grande. E’ uno di quei casi dove la somma da un risultato ben superiore alle sue componenti.
Non ignoratelo

(seguiranno foto)

[Fabrizio1701]

Non ricordo se ne avevo già parlato altrove, ma a me ha deluso abbastanza.

Soprattutto la parte punta e clicca non l'ho trovata all'altezza, l'interfaccia è scomoda, ci vogliono troppi clic per fare le cose. Poi andando avanti nel gioco spesso gli enigmi sono illogici e non si capisce cosa fare.
Ma io parlo da appassionato del genere, forse è per quello. 

La parte plaftorm è passabile, non il massimo ma fa il suo, diciamo che il gioco si regge sull'umorismo che mi ha strappato più di una risata (sempre se piace quel genere di umorismo).

[Il Pupazzo Gnawd]

Pensare che trovo la fase punta e clicca molto semplificata ed è quello che apprezzo di più. Poche azioni e semplici, senza migliaia di punti da controllare e privi di utilità.
Anche gli enigmi fino a dove sono arrivato hanno una loro logica (stupida, ma è la cifra del gioco) che non mi ha portato ad andare a caso (ho giusto avuto un paio di botte di culo nel combinare gli oggetti, ma son così pochi che la prendo come una logica conseguenza dell'inventario snello).

Poi magari peggiora. Ho appena finito il capitolo "anger" (morendo da ridere per tutti i bestemmioni e imrprecazioni che tira giù). Dovrei averne già incontrati? Per ora ho avuto difficoltà solo con la parte "feeling old", ma perchè l'inglese richiesto in quel frangente è molto gergale e volutamente astruso (tanto che gli stesi protagonisti faticano a comprendere i gggiovani)

[Fabrizio1701]

Non vorrei ricordare male, ma più andava avanti e più facevo fatica. Comunque credo fosse soprattutto colpa dell'interfaccia che, ripeto, secondo me è scomodissima per un punta e clicca.

[Il Pupazzo Gnawd]

E' in sconto a 4,49 Euro su Switch.
Secondo me dovreste prenderlo 

[Il Pupazzo Gnawd]

Finito. Bello, bello, B-E-L-L-O!
Come dicevo le due parti, platform e avventura, non sono di per sé spettacolari. In più frangenti si ha anche la sensazione che si muovano su binari paralleli. Eppure, mentre si è dentro il gioco, queste sensazioni svaniscono. Funziona tutto benissimo. Le due anime si danno il cambio battendo un tempo che, per un punta e clicca, è forsennato. Il pregio migliore di LotCG è proprio il ritmo, termine che nel genere di riferimento è a metà tra una bestemmia e una rivoluzione copernicana. Complice un sistema snello, scevro da elementi inutili o enigmi da risolvere con combinazioni troppo macchinose, tutto scorre liscio. I puzzle hanno una loro logica stupida, ma non sono mai troppo cervellotici. Raramente mi sono bloccato ma nel caso la soluzione può arrivare anche di forza bruta senza che questo diventi frustrante, visto che la “scenette” si svolgono in aree per lo più stagne.
Ci sono poi momenti di pura geniale idiozia, come la soluzione della sbornia in Suffering; il bonus game in stile Visual Novel, lo store in game. Elementi che riportano a quella folle sperimentazione kojimiana fatta di frequenze stampate sul retro della confezione e porte di ingresso del pad da cambiare in corsa.
I commenti di Fabrizio1701 fanno capire che il titolo possa essere divisivo. Per me, tuttavia, è stato un viaggio che consiglio spassionatamente. Sui crediti finali il mio sorriso non cessava a spegnersi e mi sono trovato, non virtualmente, ad applaudire al lavoro svolto da Size 5.
Ho riso, ho usato i neuroni e destrezza e ho riso ancora. Ben e Dan mi rimarranno nel cuore
Benebravibis