Tra l'altro io fatico a capire il senso della VR in giochi NON in soggettiva (tipo quelli di Housemarque).
Eppure Ray più sopra diceva che il gioco più coinvolgente in tal senso era Micromachine Stokazz (o quello che è)
Anche io fino a quando non ho provato cose non in soggettiva, pensavo lo stesso.
Una cosa che forse un po' sfugge a molti, è che l'effetto è molto diverso da quello che si ottiene con gli occhialini 3D.
Non è una questione di 3D e profondità, ma la sensazione della "scala" che lascia esterrefatti.
In pratica giocando al nuovo Micromachine (tra l'altro buonissimo gioco, benché senza licenza originale),
sembra di stare in una stanza e muoversi attorno ad un tavolo guardando dei giocattoli veri.
A questo si aggiunge il fatto che hai la perfetta sensazione di profondità e quindi raramente puoi essere ingannato dalla distanza di un oggetto.
Inoltre potendo non solo ruotare la testa e guardarsi intorno, ma anche avvicinare la testa oppure alzarsi leggermente per vedere "oltre" certi ostacoli, che altrimenti occluderebbero la macchinina, rafforza l'impressione di stare li.