E' sempre stata una tecnologia estremamente costosa e (finora) scomoda da utilizzare, oltre che difficile da mettere in atto come si deve perché richiede studi approfonditi sull''ottica.
Negli anni '90 le postazioni Virtuality (che giravano con degli Amiga 2000 se non erro) avevano caschi pesanti e scomodi, head tracking non ottimale (laggante) e performance audiovisive piuttosto elementari. Da ragazzino provai Dactyl Nightmare e un simulatore di volo in un centro commerciale (5 sacchi a botta, tra l'altro).
In quell'epoca uscirono anche diversi caschetti casalinghi, uno più disastroso dell'altro. DI recente Sony aveva fatto un visore costosissimo ma inferiore all'oculus per diversi aspetti (in sostanza era una tv virtuale da guardare con gli occhialini), ora ci riprova con più convinzione, forse spronata dal successo dell'Oculus.
Comunque al di là dai possibili risultati tecnici, credo che fare una periferica del genere per una piattaforma "chiusa" sia già un fallimento in partenza.