E niente, amici trapanatori, credo sia ora di salutare Mr. Driller.
Ho giocato qualche livello Special, ma non sapere quali siano i requisiti per i timbri mi sembra insensato.
Non è chiaro nemmeno quali siano i requisiti per i timbri top delle attrazioni precedenti, quantomeno per invogliare a qualche follia da Rain Man. Niente.
Questa sera ho scorso gli Achievement rimasti e, devo ammettere, quelli verosimili per un essere umano erano pochissimi.
Ho (ri)tentato il livello 1 di Drindy's Adventure in cui si chiedeva di distruggere tutte le rocce, ho distrutto tutte le rocce, e non si è sbloccato. Può voler dire che ci sono altre condizioni, come non usare gli item. Ma nessuno lo rivela. È il quarto segreto di Namco, sviluppatori di un gioco, come detto, culturalmente ottuso, perché ermetico al giocatore, con delle richieste prestazionali quasi insensate. Eppure, magnifico.
Nelle classifiche mondiali dello Special del World Tour sono quarto, a un passo dal podio. Ma il motivo è che in classifica ci sono solo nove giocatori, attualmente. Perché su Xbox l'avranno preso uno sparuto gruppo di fedelissimi, immagino, ma anche perché ci vuole veramente l'Asperger per ambire ad alcuni completamenti e arrivare agli Special.
Mentre scrivo, Xbox fuma ancora dopo la disinstallazione del gioco. Eh, già, perché l'ho disinstallato. Sì, certo, Mr. Driller è un gioco che si presta alla partita occasionale, ma se non l'avessi disinstallato avrei rischiato di finirci dentro di nuovo con tutte le scarpe.
E allora, lasciamo questa emozione trapana (aggettivo) a decantare, come i buoni rossi. E rimaniamo qui a goderci il ricordo, in attesa di qualcosa. Una qualche guida che illumini l'Internetto, magari, e mi spinga a reinstallarlo (prima o poi accadrà) per ricadere nel vortice.
Mi fermo a 51 ore, ma Mr. Driller era nel mio cuore da prima e rimarrà nel mio cuore anche dopo. Perché un trapanatore è per sempre. E chi se ne frega dei diamanti.