Autore Topic: Nintendoomed, Fusion DS, QOL e Mario XO. Speculazioni sul futuro di N.  (Letto 108354 volte)

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Offline Turrican3

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Il videogioco, invece, nasce digitale e prospera in digitale. Nessuno si sognerebbe di 'patchare' una canzone, un libro o un film una volta pubblicato su uno store online.

Hmm aspè, in qualche modo qualcosa del genere si può affermare che esista sia nel mondo della musica (remaster, riedizioni in alta definizione, cover...) che del cinema - qua magari con reboot/remake al posto di cover, che fondamentalmente è la stessa cosa anzi spesso ben più invasivo come processo.

Chiaro che il videogioco parte da presupposti - spesso ;D - assai differenti quindi boh, forse non li dovremmo neppure affiancare, ma tant'è.

Tornando al discorso principale comunque (ma stavolta eviterei di tornare dall'altra parte, sembra che giochiamo a ping pong altrimenti :D) boh, è evidente che nei confronti dello streaming la vediamo in maniera quasi diametralmente opposta: per te è uno dei prossimi, inevitabili passaggi evolutivi, io mi tengo una bella dose di scetticismo.

Per dire, ho molti meno dubbi su un futuro 100% digitale (non saprei dire quanto lontano... o vicino) o sulla progressiva espansione dei servizi in abbonamento, ma vabbè fa parte del gioco. Sai che palle a pensarla tutti alla stessa maniera.

Vedremo. :)

Cioè questo per dire che non è automatico che portare queste Ip al grande pubblico sia automaticamente una mossa vincente, è poi sempre da vedere come vanno le cose.

Sì direi che è un po' il succo del discorso, sia in positivo che in negativo si danno spesso per scontate troppe cose secondo me.
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Offline Oberon

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Ma certo, Turry, visioni del futuro diverse. Non si offende nessuno, non muore nessuno, e ce lo facciamo piacere come viene viene.

Solo, su un appunto devo intervenire, più che altro per capirci di che parliamo.

Il videogioco, invece, nasce digitale e prospera in digitale. Nessuno si sognerebbe di 'patchare' una canzone, un libro o un film una volta pubblicato su uno store online.

Hmm aspè, in qualche modo qualcosa del genere si può affermare che esista sia nel mondo della musica (remaster, riedizioni in alta definizione, cover...) che del cinema - qua magari con reboot/remake al posto di cover, che fondamentalmente è la stessa cosa anzi spesso ben più invasivo come processo.

Per niente, perché si tratta di altre edizioni. Se io compro un film, un libro o una canzone in qualsiasi store digitale, nessuno può modificarlo nemmeno di una virgola. Qualsiasi modifica è successiva e riguarda un'altra versione che si aggiunge, e non sostituisce, la 'vecchia'. Nel caso del videogioco, si interviene all'interno del gioco che possideo. La 'vecchia' versione viene rimpiazzata in toto dalla versione 'aggiornata' la quale, di fatto, cessa di esistere.

« Ultima modifica: 24 Ott 2019, 18:57 da Oberon »
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Offline Turrican3

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Scuuuusa, è chiaro che avevo totalmente frainteso cosa intendessi. :scared:
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Offline Luca B

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Per niente, perché si tratta di altre edizioni. Se io compro un film, un libro o una canzone in qualsiasi store digitale, nessuno può modificarlo nemmeno di una virgola. Qualsiasi modifica è successiva e riguarda un'altra versione che si aggiunge, e non sostituisce, la 'vecchia'.
Hmmm, un libro in digitale è soggetto a revisioni e aggiornamenti, sul Kindle store è normale: controllando i miei contenuti su amazon vedo che un buon 15% dei libri che ho su Kindle hanno aggiornamenti disponibili, solitamente si parla di eliminazione di refusi o in alcuni casi del cambio di copertina (come per The Martian dopo l'uscita del film); le versioni aggiornate sostituiscono le vecchia, diciamo che sono assimilabili a delle patch.
Non siamo ai livelli di Straniero in Terra Straniera o Nessundove che hanno ciascuno due versioni ufficiali (del secondo parliamo di una versione riveduta e corretta, mentre di SiTS esistono effettivamente due versioni ufficiali, una integrale e una che è stata "alleggerita") che convivono le une con le altre.

Post interessante, poi in ambito mobile se non erro anche Mario Kart Tour ha determinato tipo 90 milioni di download ma relativamente basso 'ricavo' ed anche lì è stato molto criticato il modello a microtransazioni (che pure è la prassi su mobile).

Cioè questo per dire che non è automatico che portare queste Ip al grande pubblico sia automaticamente una mossa vincente, è poi sempre da vedere come vanno le cose.
Considera invece quanti sviluppatori mobile stanno invece portando i loro giochi su Switch, a quanto dicono riescono a trovare più spazio che non in un mercato di f2p e giochini a 99 cent
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Offline Laxus91

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Io non conosco molto le dinamiche mobile ma sto notabdo che sempre pù spesso di recente vedo giochi nati in versione mobile (per dire alcuni anche di gran qualità tipo alcuni del servizio apple arcade o, per esempio, il prossimo Shantae a tema sirene) stsn venendo poi adattati più che bene in versione switch (o PSN e Xbox anche) e a prezzi bassi ma insomma, non f2p.

Secondo me è un bene questa cosa, più scelta per tutti anche per quegli indie o giochi 'piccini' che su mobile non avrei considerato mentre su switch possono allettare di più

Offline Belmont

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Che nostalgia il thread Nintendoomed!  :D

é bellissimo fare retroreading in questo topic  ;D

Offline Oberon

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Hmmm, un libro in digitale è soggetto a revisioni e aggiornamenti, sul Kindle store è normale: controllando i miei contenuti su amazon vedo che un buon 15% dei libri che ho su Kindle hanno aggiornamenti disponibili, solitamente si parla di eliminazione di refusi o in alcuni casi del cambio di copertina (come per The Martian dopo l'uscita del film); le versioni aggiornate sostituiscono le vecchia, diciamo che sono assimilabili a delle patch.
Non siamo ai livelli di Straniero in Terra Straniera o Nessundove che hanno ciascuno due versioni ufficiali (del secondo parliamo di una versione riveduta e corretta, mentre di SiTS esistono effettivamente due versioni ufficiali, una integrale e una che è stata "alleggerita") che convivono le une con le altre.

Oh, questo è interessante. Mi stai dicendo che correggono i refusi direttamente sulla tua copia?
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Offline Luca B

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Suppongo che vengano semplicemente sovrascritte tutte le copie sui dispositivi. Me ne sono accorto quando è cambiata la copertina di the Martian. Comunque più di una volta ho visto titoli sospesi dalla vendita in attesa di correzioni dagli errori (che a volte si trattasse di titoli elencati in offerta lampo denota scarsa attenzione, ma questo è un altro discorso)
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Offline Nemesis Divina

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Offline Jello Biafra

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Stando ai dati NPD, a marzo in USA Switch ha segnato il nuovo record di console vendute in tale mese, piazzandone circa 1 milione. Che si somma ad un altro milione fatto, nello stesso mese, in Giappone. Assumendo altre 500mila console nel resto del mondo (ma potrebbero essere pure di più), siamo a oltre 2,5 milioni. Numeri da lancio, in pratica.

Ciò comporta che, se al 31 dicembre Switch era a 52,5 milioni worldwide, al 31 marzo potrebbe essere oltre i 56 milioni in appena tre anni.

Se a Natale esce un altro gioco forte come da tradizione e la console manterrà i numeri degli ultimi tre Natali (circa 10/11 milioni di unità vendute nell'ultimo trimestre dell'anno) al prossimo 31 dicembre avremo un installato di oltre 70 milioni in meno di quattro anni.

Ora Nintendo non ha più scuse: cacci fuori i giochi che devono essere tanti, grossi e frutto di ingenti investimenti e non le solite cose fatte al ribasso.

Offline slataper

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Tempo fa avevo letto questo post:
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Perché sprecare così tante idee, intuizioni, risorse materiali e intellettuali, per trasformarsi nella Disney del videogioco, un produttore a ciclo continuo di giocattoli di consumo che non lasciano niente a esperienza finita, con un immaginario fossilizzato da decenni e ormai schiavo di sé stesso, è un peccato mortale.
Tutto ciò che di buono produce l’industria, sta là dove chiunque altro faccia tesoro dell’esperienza Nintendo, edificandoci sopra un senso altro.
Non lo condivido ma lo trovo interessante, magari @Gaissel ha voglia di raccontarci come ha maturato la sua opinione.
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Offline Andrea_23

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Gaissel dirà la sua, ma credo di aver capito.
Mi riferisco perlopiù a questa parte "con un immaginario fossilizzato da decenni e ormai schiavo di sé stesso, è un peccato mortale".

Un indizio è venuto di recente con il mini "scandalo" di Origami King:
Citazione
Mario is famous for its iconic cast of villains. Can you talk about the new villain in this game and how you design a character to stand alongside all-time greats like Bowser and Kamek?


Tanabe: Since Paper Mario: Sticker Star, it’s no longer possible to modify Mario characters or to create original characters that touch on the Mario universe. That means that if we aren’t using Mario characters for bosses, we need to create original characters with designs that don’t involve the Mario universe at all, like we’ve done with Olly and the stationery bosses.
Whether a character becomes an all-time hit or not isn’t up to us on the development side; I think it’s more the case that characters that fans truly accept naturally end up that way. I hope that the origami siblings in Paper Mario: The Origami King will stay in players’ memories, even if they do only end up appearing in this title.
https://www.videogameschronicle.com/features/interviews/paper-mario-origami-king/

Questa è una piccolissima finestra sul rigore con cui Nintendo gestisce la propria immagine. Immaginatevi una Retro del caso come si sarà divertita negli anni.

Se ci si pensa un attimo, è assurdo che, salvo esperimenti isolati, N non abbia più creato nulla di veramente nuovo. Cioè, lo ha fatto sì, ma attraverso una rigidissima disciplina: le IP determinano i generi di gioco, mai vice versa.
Ormai è una cosa talmente radicata che è praticamente impossibile, ad esempio, pensare a una Nintendo che abbandoni Mario o Zelda, per dire la più banale delle cose.
« Ultima modifica: 27 Set 2020, 14:48 da Andrea_23 »
.....f|0w
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Offline Turrican3

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Tutto molto bello ma... ARMS, Xenoblade e soprattutto Splatoon.

Giusto per citare i primi tre prodotti nuovi di zecca che vengono in mente. E che non sono certo gli unici.

Purtroppo non c'è verso di scardinare questo luogo comune di Nintendo sostanzialmente monotematica, eppure basterebbe dare un'occhiata ai millemila listoni disponibili in Rete: alla fin fine di prodotti da loro realizzati più o meno direttamente non è che ne escano migliaia a generazione, basterebbe uno sforzo davvero irrisorio.

PS: poi Andrea quando hai tempo (e voglia) spiegami un motivo per cui Nintendo dovrebbe abbandonare Mario e Zelda, perchè non l'ho proprio capita la frase finale :scared:

PPS: l'idea che i videogiochi Nintendo non lascino nulla ad esperienza finita è... beh un pelo discutibile per quanto riguarda me e fortunatamente svariate altre decine di milioni di persone nel mondo; potrei dire la stessa cosa di taaanti altri produttori tra l'altro, e allora forse forse il problema sta in quel che si cerca in un videogioco (ed è abbastanza normale non lo si trovi dalle parti di Kyoto, per carità) ma è un altro discorso
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Offline Turrican3

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Lo so che è un sogno, ma alla fine Geforce Now ha come unico problema il catalogo, Switch ha come unico problema/non problema l'hardware, entrambe sono già in contatto per l'hardware Switch, fare un passettino in avanti, che potrebbe aprire poi altre strade, non sarebbe male... :(

Il punto secondo me è che l'utenza che gradirebbe avere quel di più è in massima parte non-fidelizzata. Cioè con buona probabilità neppure ce l'ha uno Switch in casa, o se ce l'ha quasi indossa i guanti quando lo usa, per quanto gli fa schifo (ciao @Andrea_23 :D :-*)

E allora se devi andare a stuzzicare l'interesse della gente che guarda prima alla tecnologia e poi ai contenuti, tanto vale puntare su un supporto diretto, come si deve: la fantomatica Nintendo Multipiattaforma bramata nei secoli dei secoli.

Ma siccome questo avrebbe ripercussioni non banali sugli introiti da hardware e software (stante che comunque quando azzeccano la formula, mooolto spesso poi i non-fidelizzati di cui sopra in qualche modo riesci a stanarli e a fargli cacciare i quattrini) finisce che tutto resta com'è.

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