Preso.
Preso dopo una serata in cui il senso di vergogna per come venivano rappresentate la guerra, l'amore, la morte, la famiglia, lo sport e la natura in quell'altro gioco era ormai insopportabile.
Lo inizierò la notte del 31, quella in cui da qualche anno mi diletto nella trasgressione più vera: starmene in pantofole a leggere sotto una coperta calda*, nel mentre che masse di disperati si affannano a mangiare e bere merda, mendicare un'imbarcata, festeggiare il nulla, illudersi che un cambio data possa segnare un cambio vita per chi non ha il coraggio di cambiare niente. Per ritrovarsi il giorno dopo più vuoti, rintronati e disillusi di prima, a lamentarsi e dare la colpa agli altri di tutto.
Ecco, io quella sera inizierò Kingdom Come Deliverance. Col suo passo lento e piglio serioso, il suo sincero interesse storico, la sua voglia di verità...
...e dopo un'ora mi romperò il cazzo, tornerò a fare foto a Cassandra mezza nuda tra cinghiali che scureggiano, bevendo a goccia moscato scadente avanzato da Natale.
*images for dramatization's sake. Non uso pantofole, qui il riscaldamento centralizzato fa 25 gradi quindi starò più in canottiera che sotto coperta.