Autore Topic: [PC][XO][PS4] Kingdom Come: Deliverance (open-world first-person Medieval RPG)  (Letto 78553 volte)

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Offline horatiusx

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Inciso: in un granaio ho visto dei topi, giuro. Lo dico perché mia moglie mi ha detto "Vabbé, i topi potevano anche risparmiarseli". Per cui probabilmente lo hanno messo in un set e poi ci hanno ripensato.

Per quanto riguarda l'articolo e i post di Pick. Trovo un esercizio di enorme onanismo stare lì a disquisire quanto sia realistico il gioco. Perchè, signori, è un gioco. E penso che sia chiaro a tutti che per limiti tecnici e realizzativi, per quanto uno voglia simulare e riprodurre, dovrà per forza di cose scendere a compromessi e eliminare tutti quegli aspetti che non darebbero valore aggiunto all'esperienza ludica.

I bambini sono un ottimo esempio: in the Witcher ci sono. Aha. E se non ci fossero stati sarebbe stato un gioco peggiore? Non penso, i bambini non essenziali nella narrazione->non ci sono. CHi se ne frega, siamo mica tutti Adinolfi.

Additare come tradimento del realismo l'assenza dei topi mi pare un esercizio di stile, null'altro. Perché non vedo come i topi possano cambiare l'esperienza di gioco.

Quando si accede a un ambiente in-game, accettiamo tutte le limitazioni che esso ha rispetto alla realtà. Per cui non ci stupiamo se sul ciglio di un burrone c'è un muro invisibile che impedisce di cadere, o se mangiando una coscia di pollo le nostre ferite guariscano manco fosse la gallina di Padre Pio.

Sostenere che questo gioco riproduca la realtà in maniera meno fedele di TW3 è un tentativo ardito ma con molto poche pezze d'appoggio. C'è un contesto storico riscontrabile e tutta una serie di meccaniche, abiti e regole che sono ben riproposti.

Quello che io apprezzo di più di KCD è il fatto che quando sono a cavallo e incontro due banditi, mi sorge sempre il dubbio: rischio il combattimento, o me ne vado? Perché in ogni combattimento una distrazione può determinare l'esito dello scontro. Nessun GdR prima di questo mi ha dato questa sensazione, e per me è quanto di più realistico abbiano potuto inserire. La paura di morire.

Chiaro che essendo un gioco, possa piacere o no. Ma non capisco l'accanimento. Nel corso del tempo ho visto sugli scudi produzioni molto più modeste che avevano il "merito" di essere proposte da case indipendenti. Ora vogliamo fare le pulci a 'sti tizi? Sono indipendenti pure loro, e hanno sfornato oggettivamente un giocone.

In tutta sincerità, l'analisi del tuo amico Liya  sembra fatta da uno che non ha mai giocato a un VG, e sarà pure che insegna a Gerusalemme, ma se valuta un gioco con gli stessi parametri che userebbe per un saggio sul quattrocento in Ungheria forse dovrebbe tornare un attimo in sé.
C'è tutta la parte finale sui Boemi che parlano in inglese texano e sul grande falso della bontà intrinseca della società rurale Boema che mi ha fatto tenerezza. Ma chi cazzo lo vorrebbe un gioco parlato in Boemo? È davvero un problema che i paria siano separati dalla società rurale Boema? Vogliamo fare del VG uno strumento di educazione e sensibilizzazione delle masse? Ma via...

EDIT: Pick, ho scritto di fretta e pare che ce l'abbia con te. Invece no. Mi piacciono i tuoi testi tutto odio e disprezzo. Invece col proferssore di Gerusalemme ce l'ho davvero.

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Offline BodomSgrullen

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(sarà che non ho un SSD?)

Sì. Io ci gioco su SSD (come è normale fare da almeno 6 anni a questa parte) ed è uno dei giochi coi caricamenti più rapidi a cui abbia mai giocato.

Offline pedro

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Mah, devo dire che dopo l’ultima patch mi sembra più veloce finalmente.
Io avevo preso un SSD cinque anni fa, poi dopo tre resi in RMA mi sono incazzato e sono rimasto sul meccanico. Devo dire però che non ho mai avuto un problema “tangibile” fino ad ora, e anche guardando i video su YouTube di configurazioni uber i caricamenti mi sembrano gli stessi. Boh.
Comunque ho deciso che al prossimo upgrade passerò a una Samsung M2. Vedremo.
«Allora dev'essere molto pericoloso essere un uomo.» «Lo è, signora. E solamente pochi ce la fanno. È un mestiere difficile, e al fondo c'è la tomba.»

Offline Mr.Pickman

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http://www.geekgamer.it/2018/03/kingdom-deliverance-del-paradosso-elevato-sistema/

Per me questo non è un buon articolo.
Si.il lessico ci sta,ma è molto distante da come intendo le cose.Dice pure che uno dei suoi giochi preferiti è una merdina.(come a dire:sto gioco può piacerti eh,ma è una merdina)
Nell'articolo si parla di cose spesso vere ma...
Di base trovo che ci sia un processo alle intenzioni degli sviluppatori e alla "moda per il medievale" (davvero??) che sta spingendo il gioco (davvero??) e che tutta la disamina sia minata da questo presupposto.Non prende il gioco com'è ma per quello che avrebbe voluto fosse.
Mi sbaglierò io...

Cose sparse da ciò che ho letto:
Si parla di "imbambolata accettazione dello status quo" a riguardo della ricostruzione storica.
Davvero?In un gioco che ripercorrerà un periodo di qualche mese a farla grossa?Ci dovevano essere delle rivolte?Sessuali?Popolari?Sociali?Non capisco.
A me sembra cristallizzato li,in quel contesto e periodo.Mi sembra voglia raccontare una storia,fartela vivere.
Ma arriviamo quindi al secondo punto,fartela vivere come Henry.
Tu non sei tu,hai controllo parziale su Henry,una personalità già esistente.
(che viene nell'articolo criticata,ovviamente.)
Si parla di scollamento tra personaggio e azioni che gli si possono far compiere.Bo,un po' si ma chissenefrega?Se racconti una  storia di un personaggio,e me lo vuoi fare interpretare con delle scelte multiple,è inevitabile.Per non farlo dovresti lavorarci mille anni o abbassare drasticamente le possibilità di intervenire sulle cose.
Più allarghi un sistema più fallato potrà essere.
Vuoi rompere un gioco?Non vuoi farlo?E' un po' una scelta del fruitore ed un compromesso col gioco stesso.Cosa mi da in cambio,cosa riesce a darmi se ne cavalco le regole?
Quindi,regole.
L'articolista dice che i salvataggi sono arbitrari.Dittatoriali.Dice che il micromanagement di Henry scoccia perchè punitivo e assillante.Poi si lamenta che hanno un assurdo contraltare nella presenza di pentole da cui puoi attingere per mangiare,o che no,maledizione,non si possono raccogliere i cavoli nei campi,ma i fiori si.(Non capisco,è troppo punitivo o troppo poco?)
E che porcocazzo come si son permessi di tirare in ballo il FLOS (grazie di avermi non spiegato cosa sia,ho cercato) senza farlo a dovere (e nemmeno mi hai spiegato cosa intendi,cosa c'è che non ti va nel sistema di combattimento?Dire che paragonarlo al FLOS è un'offesa un po' pochino no?)

Allora decidiamoci:ste regole,le vogliamo seguire (ed entrare nel gioco) o vogliamo lamentarci e starne fuori e vedere solo difetti?

Ma questo è proprio un discorso generale,e quindi ribadisco:come io mi godo le passeggiate nei boschi di notte e posso pure starci se non mi è ancora chiaro come cazz funzioni l'avvelenamento da cibo (lo capirò),c'è l'articolista  o chi per esso che non è disposto a scendere a patti con ciò che ha davanti.
E sclera.
Ed è questo il punto principale immagino,perchè le cose scritte nell'articolo sono vere,lui le vede vitali,io sciocche.

Grande:ho detto tante parole per dire che...è soggettivo  :-[

Conosco, anche se solo tramite i social, Ilya, e ciò è tutto un dire, ma provo a formulare una tesi, per come lo conosco.
Anzi una tesina.
Tutto è il buon Ilya tranne che "un professore" borioso e arrogante che all'insegna del "non è storicamente accurato", vuole convincere il lettore sul fatto che KCD è un giocaccio.
Magari incidendo sul suo titolo, o i suoi studi, ho sbagliato, ma volevo puntualizzare che è un videogiocatore che unisce l'utile al dilettevole, sa di cosa parla, like Gladiatore. E immodestamente è quello che preferisco. Vorrei (tanto per dire) molti più articoli di questa foggia. Per esempio il combattimento, a me ha dato davvero quella sensazione di "giostra" medioevale.
È attento quando espone, considera ogni aspetto. L'amore per la materia traspare chiaramente da come scrive, e l'amore per il videogioco e la sua trattazione che ne consegue.

La faccenda dei topi e dei bambini, è la cosa più lapalissiana che subito mi ha raggiunto e sulla quale non si può non essere d'accordo (non ci sono! o quasi...) E confesso che dopo le prime ore, pure per me è sembrato un medioevo poco reale, costretto dentro schemi che manco Skyrim aveva.
Forse esagero. Il resto del testo, è davvero attento a mettere in evidenza cosa non funziona di questo gioco o meglio, lo denuncia.

Sono i WarHorse, non Ilya, ad averci sfondato i coglioni con la cosa del realismo.
Combattimento reale, contrattazione reale, missioni reali (lol una guardia di ronda che dura 1 giorno)
E così via. È un gioco che sembra stato fatto nel 1992, e invece è nel 2018. Tutti i processi fatti dal genere sembrano davvero...non so, accantonati a favore del "An Old RPG style"

Minchia, con l'imminente arrivo di Cyberpunk 2077, che avrà circa 20 animazioni reali di NPC, e routine a fottere, questa roba sembra l'età primitiva del mondo che va a crearsi.  :-*
Che per carità eh, ha il suo fascino anche l'epoca primitiva.

Ti ringrazio per i complimenti :)

La stessa titolazione dell'articolo cmq spiega perfettamente che la stampa ha preso l'ennesima cantonata.
Kingdom è un paradosso elevato a sistema.
Ho letto cose ABERRANTI su questo gioco, prima che fosse uscito c'è stato Elex. Una redux di Outcast.
(The Surge) e pure TW3 (a ridaje)
Sembra che la gente che scrive si sia dimenticata di botto "a che punto stavamo" che salti evolutivi nel genere abbiamo fatto, cosa abbiamo raggiunto, non senza fatica, non senza rinunciare a una certa idea "ripida" del videogioco che io coccolo.

A me e all'autore (suppongo) le cose hardcore piacciono.

Ora non voglio proiettarmi nella difesa ad oltranza, ma secondo me è una trattazione molto attenta.

 



 
« Ultima modifica: 07 Mar 2018, 22:44 da Mr.Pickman »

Offline Mr.Pickman

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"Non ci sono i topi quindi non è realistico quindi è un brutto gioco" è oltre, via.

Esatto, l'articolo dice BEN altro.
Ribadisco, son stati loro a dire "vi faremo vivere nell'epoca" Son stati loro a dire "vi faremo un sistema di gioco hard e molto difficile"
E...non è vero.
Alla fin fine, non hanno rispettato le promesse, taglia e cuci, metti e togli, è andata a finire che se ammazzi un brigante, sei apposto al 90% dei casi.

Anche Darklands era un gioco.
Anche Heroquest era un gioco. Tanto per dire. Ma costruivano una selezione del pubblico. Ogni gioco ha le sue regole e si rivolge al pubblico di appartenenza. Prendiamo per esempio quella ciofeca di Metal Gear Survive. Per quanto sia un gioco che non mi piace, consumato ed edificato sui ruderi di Phantom Pain, non posso non riconoscere che Konami è stata decisamente coraggiosa ad offrire un gioco che si apre dopo le prime 20 ore, un gioco che va pasciuto, fruito e assorbito con decine di ore sul groppone, e piano, piano, mostra il suo valore. Inaspettatamente, anche se ha un botto di problemi.

 

Offline Diegocuneo

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@Pickman
Ma si infatti l'ho scritto:Nell'articolo si parla di cose spesso vere ma...
Di base trovo che ci sia un processo alle intenzioni degli sviluppatori e alla "moda per il medievale" (davvero??) che sta spingendo il gioco (davvero??) e che tutta la disamina sia minata da questo presupposto.Non prende il gioco com'è ma per quello che avrebbe voluto fosse.

Secondo me si sofferma tanto su questo.
Io cosa abbiano detto gli sviluppatori,cosa abbiano promesso...non mi importa,non le leggo nemmeno queste cose,non fanno parte di ciò che poi vado ad esperire.

Citi bene (immagino,ma il discorso è quello) MGSurvive mentre dici:"Si apre dopo 20 ore,gran coraggio"
Ecco,per scoprire quello bisogna giocarlo senza pregiudizi.
E per me,l'articolo di prima questi pre-giudizi li ha,in quanto mi parla molto di cosa NON è
...comunque:è bello discutere,tutto li :)
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Offline horatiusx

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intanto ieri un bug bellissimo:

in combattimento con dei briganti. Sono in due, quindi indietreggio in modo da prenderli di infilata mentre si avvicinano.

piano piano inizio a levitare. Prima pochi centimetri, poi sempre più su. Alla fine c'erano loro sotto di me a cercare di colpirmi e io da sopra (con tanto di ombra proiettata al suolo, stavo volando davvero!). Alla fine all'improvviso sono caduto e morto spiaccicato al suolo
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Offline Thar

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Avrei un paio di "perplimitudini" su questioni riguardanti l'adattamento che spero Ivan possa fugare:

1) durante la quest principale, ad un certo punto, si deve cercare un tizio che nel parlato viene chiamato Strohl mentre nei sottotitoli italiani viene chiamato Festuca. Perché e' stata fatta questa scelta, dato che trattandosi di nome proprio di persona (ancorche' virtuale) sarebbe pratica corretta mantenerne la grafia originale

2) dubbio simile al precedente: sempre durante la quest principale, viene citata la citta' di Passavia che nel parlato e' chiamata Passau. Perche', allora, Sassau e' rimasta Sassau e non e' stata, invece, seguendo la medesima filosofia Passau -> Passavia , rinominata Sassavia?

Grazie
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Offline Ivan F.

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1. Mi risulta(va al momento della lavorazione) che il nome del personaggio sia Straw, non Strohl, e che si tratti di un soprannome.
Da Straw a Festuca, inteso come soprannome, puoi intuire da solo i passaggi.

2. Passavia è il nome italiano diffuso per Passau.
Sassau è una località meno nota, per cui Sassavia non è così diffuso.
In questo senso, non tutti i nomi geografici sono riportati a una forma italiana esistente o presunta. 
Abbiamo valutato di caso in caso.
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Offline Ivan F.

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trattandosi di nome proprio di persona (ancorche' virtuale) sarebbe pratica corretta mantenerne la grafia originale
Aggiungo: potrei ricordare male, ma i nomi dei personaggi che ascolti nei dialoghi non possono essere considerati esattamente “quelli originali”. Sono le versioni adattate dagli scrittori inglesi di nomi originariamente boemi, tedeschi, ungheresi, mitteleuropei.
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Offline Cryu

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Offline Diegocuneo

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E vabbè, per questa volta chiudiamo un occhio. D'altronde non tutto può essere tradotto con l'inattaccabile coerenza e rigore filologico dei film Ghibli.
Guardavo l'altro giorno con mia figlia "La principessa Mononoke"
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Offline Cryu

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Offline Thar

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Innanzitutto grazie per le risposte ed i chiarimenti, sei stato gentilissimo.

1. Mi risulta(va al momento della lavorazione) che il nome del personaggio sia Straw, non Strohl, e che si tratti di un soprannome.
Da Straw a Festuca, inteso come soprannome, puoi intuire da solo i passaggi.

Per l'incorretta grafia cheido venia: era un mia probabile interpretazione del nome come pronunciato da Henry (che parla come avesse la bocca piena di Solanum Tuberosum (https://it.wikipedia.org/wiki/Solanum_tuberosum), cercando di scriverlo nel modo più ceco possibile.

Devo ammettere che Festuca mi era ignoto come termine.
E si, dopo averne ricercato i significati, ci può anche stare (a proposito, visto che la quest l'ho fatta da un pò e non mi rammento bene il ruolo che aveva nel mondo di gioco, a quale dei due significati (arboricolo o leguleio) è stato associato?)

2. Passavia è il nome italiano diffuso per Passau.
Sassau è una località meno nota, per cui Sassavia non è così diffuso.
In questo senso, non tutti i nomi geografici sono riportati a una forma italiana esistente o presunta. 
Abbiamo valutato di caso in caso.

Capisco, ma avrei preferito una maggiore uniformità nelle scelte per adattare i nomi di città.


trattandosi di nome proprio di persona (ancorche' virtuale) sarebbe pratica corretta mantenerne la grafia originale
Aggiungo: potrei ricordare male, ma i nomi dei personaggi che ascolti nei dialoghi non possono essere considerati esattamente “quelli originali”. Sono le versioni adattate dagli scrittori inglesi di nomi originariamente boemi, tedeschi, ungheresi, mitteleuropei.


Quel "originale" nel mio post precedente non era inteso come "nome originale di matrice ceca" ma come "nome utilizzato dai creatori dell'opera originale"

--------------------------------


Una risposta gliela devo, ma una sola.
Ulteriori provocazioni (giacchè non nuovo a simili comportamenti nei miei confronti) saranno ignorate e riportate direttamente ai moderatori.

E vabbè, per questa volta chiudiamo un occhio. D'altronde non tutto può essere tradotto con l'inattaccabile coerenza e rigore filologico dei film Ghibli.

Già, che brutto andare al cinema e sentire gli attori recitare il testo come inteso dall'autore primigenio dell'opera piuttosto che i dialoghi inventati di sana pianta da un adattatore italiano.

Faccio umilmente notare due cose:
1) di un termine sconosciuto,, ancorchè desueto, se può ricercare il significato (col l'indubbio beneficio di imparare una cosa nuova)e comprendere il messaggio che l'autore ha inteso inserire nel suo film, mentre se un film, in fase di adattamento, è stato pesantemente modificato nei dialoghi tanto da stravolgerne il senso di alcune parti (tanto per rimanere nell'ambito dei film Ghibli, il finale completamente scazzato di Mononoke Hime che ribalta il senso che Miyazaki aveva inteso dargli) non v'è modo alcuno di rimediare, a meno di non investire ulteriori fondi per realizzare una ulteriore versione corretta e priva di errori.

2) In quanto all'utilizzo di termini desueti, Festuca fà il paio con Esuvia di Nausica.
Curioso che a Cannarsi si rimproveri l'uso del termine corretto benchè poco usato esuvia (1) mentre il parimenti disusato (http://luirig.altervista.org/sinonimi/dizionario-sin-contrari/index.php?rcn=014317) termine Festuca (2) non provochi similari critiche e risposte sarcastiche.
Si, estremamente curioso. Assai.


1) "esuvia (o esuvie, o exuvie) Strato superficiale del tegumento che, in alcuni animali, è perso periodicamente (➔ muta) sotto forma di membrana continua (detta anche spoglia). Nei Rettili l’e. è costituita dallo strato corneo dell’epidermide. Nei Crostacei e negli Insetti è l’esoscheletro chitinoso" (http://www.treccani.it/enciclopedia/esuvia/)

2) ("Festuca L., 1753 è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Poaceae[1]. Viene citata da Dante nel XXXIV canto dell'inferno nella Divina Commedia, verso 12: "e trasparíen come festuca in vetro" (https://it.wikipedia.org/wiki/Festuca_(botanica) oppure, visto l'ambito medievale "La festuca (dal latino festuca) era nell'antico diritto germanico e in quello romano un bastone o un fuscello di paglia (privato della spiga) con valore simbolico utilizzato nella conclusione di un negozio giuridico. Nel medioevo indicò simbolicamente la sottomissione del vassallo al signore." (https://it.wikipedia.org/wiki/Festuca_(diritto))
« Ultima modifica: 08 Mar 2018, 22:25 da Thar »
Il giusto è giusto, anche se tutti gli sono contrari; è lo sbagliato è sbagliato, anche se tutti sono per esso.
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Offline Ivan F.

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Devo ammettere che Festuca mi era ignoto come termine.
E si, dopo averne ricercato i significati, ci può anche stare (a proposito, visto che la quest l'ho fatta da un pò e non mi rammento bene il ruolo che aveva nel mondo di gioco, a quale dei due significati (arboricolo o leguleio) è stato associato?)
La festuca è un fuscello di paglia.
Ci fu chiesto di tradurre il soprannome originario (Straw), che nelle intenzioni dell'autore doveva connotare il valore fisico del personaggio (coinvolto in un giro di scazzottate).
Il termine non doveva veicolare informazioni sostanziali di gioco, quindi non era necessario fosse “esplicito”.

Riguardo il fatto che sia un termine obsoleto, ricordo che siamo nel Medioevo, la gente va in giro con le armature e in alcuni contesti le persone si rivolgono con il VOI  :yes:

Citazione
Quel "originale" nel mio post precedente non era inteso come "nome originale di matrice ceca" ma come "nome utilizzato dai creatori dell'opera originale"
Proprio di quello parlavo.
Se non erro, i nomi nascono in ceco. E per la maggior parte sono stati adattati nel passaggio all'inglese.
Insomma, non considero lo script inglese come la “scrittura originale”, ma già come un adattamento.
Ma ripeto, non vorrei sbagliare, perché non ho ricevuto questa informazione in modo esplicito.
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