Io sono davvero curioso di giocare questo, visto che Dear Esther mi è piaciuto parecchio.
Per dire, come scrissi tempo fa nel suo topic Vanishing mi ha lasciato un senso di incompiutezza, come a Nemesis da quel che ho capito, credo sia proprio per via dell'approccio differente dei due giochi al genere del "Walking Simulator".
No, per me Vanishing è compiutissimo.
Anzi, il suo pregio maggiore sta proprio nel suo compimento, ovvero la conclusione e nel senso di appagamento di mettere i pezzi insieme. Peraltro si innesca quel riuscitissimo meccanismo di "minchia che figo che sono, la storia l'avrò capita solo io" quando invece la capiscono tutti.
Il problema è che per arrivare lì si passa attraverso qualcosa che non è subito intrigane e, anzi, è a tratti imbarazzante. Giunti in fondo si rilegge il tutto, ma l'esperienza giocata si basa più sullo stupore tecnologico, l'impatto artistico, l'innovativa esperienza che non sull'oggettiva qualità della vicenda.
Poi il problema non è grave perché il gioco dura poco, ma io ho 'tollerato' l'agire ludico in attesa di qualche twist narrativo (che in effetti c'è).
Everybody perde sotto tutti gli aspetti, ma offre uno spunto che è subito intrigante e che funge da spinta iniziale. Poi la conclusione è determinante.
Quella di The Vanishing è così bella che promuove tutta l'esperienza pregressa. Se quella di Everybody's è insoddisfacente, squalificherà quanto di buono la precede.
Sul pregio di fare meno, ribadisco, essendo gli enigmi nient'altro che dei pretesti, se ne può fare tranquillamente a meno senza che questo sottragga spessore all'esperienza.
Io almeno, non ne sento per nulla la mancanza.