La situazione è chiara. Sono due discorsi e due modi diversi di affrontarla.
1) Come stanno effettivamente e legalmente le cose. Io ho "firmato" (spuntato) un consenso di rinuncia al diritto di recesso. Ho fatto una scelta, rivelatasi sciocca a posteriori, e ne pago le conseguenze.
2) Le cose come stanno ci piacciono? No, fanno cagare, e fa cagare un'azienda che si comporta così. Sto offrendo loro l'opportunità di trovare, civilmente, una mediazione che ripristini un minimo di rispetto reciproco. Non hanno intenzione di farlo? Ne pagheranno loro le conseguenze.
Per la mia esperienza, Sony e Steam mostrano se non altro un minimo sindacale di attenzione al cliente, facendo controllo qualità serrato la prima e offrendo rimborsi la seconda. Tornerò a rivolgermi a loro, e tanti saluti alle esclusive Nintendo che non mi stanno manco convincendo.
Di base ho acquistato Switch per le poche esclusive che mi attirano, e soprattutto irretito dalla possibilità di giocare molti indie con un nuovo approccio.
Non sta andando bene.
Non l'ho scritto, ma anche Forma.8 scatta malamente. Le transizioni tra stanze, soprattutto quelle più grandi, sono imbarazzanti. Dopodiché, essendo un gioco dueddí di dieci ore, dal ritmo compassato ed ampia esplorazione, che per il resto non mostra sbavature, si chiude un occhio.
Ma finisce comunque nella lista, già troppo lunga, dei sopraccigli alzati. Questo non è controllo qualità.
Cercando di tornare ot:
@Neophoeny: non riesco a immaginare come potesse essere prima della patch, dunque. Ora come ora, e rigorosamente in dock, il secondo scenario ha un framerate da mal di testa, mentre i filmati scattano come neanche i cd rigati dei bei tempi andati.