Non sono d'accordo, nel film traspare soprattutto la preoccupazione che la scoperta dei suoi poteri lo rendano un diverso e spingano le persone ad ucciderlo.Non è una educazione alla responsabilità, ma un tentativo di salvargli la vita in tutti i sensi.
Secondo me le due cose vanno di pari passo. Non era pronto lui a controllare sé stesso e non era pronto il mondo ad accettarlo. A differenza della madre credo che Jonathan sapesse perfettamente che il figlio era indistruttibile, e infatti si preoccupa dei suoi sentimenti (quando è a terra e gli chiede se gli hanno fatto male). Questo perché si rende conto che, se non avesse imparato prima di tutto a controllarsi, nel momento in cui il mondo l'avesse rifiutato avrebbe causato una mare di disastri e dolore.
Quella che sembra "omertà" è in realtà un'educazione all'autocontrollo più profondo.
La sceneggiatura ha molte parti un bel po' naive, non sono certo qui a negarlo, ma secondo me alcuni tratti discretamente approfonditi ci sono; solo che, visto anche il tenore di buona parte della pellicola, ci si aspetterebbe uno spiegone a far capire il perché di certe scelte che sembrano assurde, e alla fine vengono quindi solo recepite come tali (assurde, appunto).