Autore Topic: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero  (Letto 1656436 volte)

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Offline Gold_E

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20220 il: 26 Giu 2020, 07:44 »
È un bell'articolo, sicuramente condivisibile in vari punti, forse anche tutti, ma parte da un assunto secondo me utopistico, e cioè che in 2/3 mesi si potesse cambiare l'Italia. Non só se è intenzione del Governo fare cambiamenti strutturali forti, ma se anche lo fosse, i tempi non potrebbero che essere molto più lunghi, e sicuramente inizieranno dopo che si avrà la certezza dei soldi in arrivo dall'Europa. Sulla scuola invece niente da contestare. Per quanto  fini ad ora secondo me non si poteva niente di più, le linee guide uscite fini ad ora per settembre sono abbastanza ridicole..
GOLD EXPERIENCE REQUIEM POTERI:                         
Le sue emanazioni azzerano il potere, le azioni e la volontà di chi lo attacca. Chi resta colpito fisicamente da Requiem vede la propria morte riportata a zero, e continua a riviverla ogni volta.



Offline eugenio

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20223 il: 29 Giu 2020, 12:46 »
Citazione
nota: in questo articolo si parla primariamente di legalizzazione, che ha un significato diverso rispetto alla liberalizzazione, ovvero la libertà di commercio senza vincoli legislativi

TFP Link :: https://www.vice.com/it/article/akzk3p/legalizzazione-cannabis-vantaggi

Online Giobbi

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20224 il: 29 Giu 2020, 13:02 »
ma rigirando la cosa...

il divieto sulla cannabis che senso ha?

Offline fiordocanadese

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20225 il: 30 Giu 2020, 22:21 »
TFP Link :: https://www.investireoggi.it/economia/beppe-grillo-ordina-la-nazionalizzazione-di-telecom-italia-messaggio-in-codice-per-berlusconi/

Vi ricordate i primi tempi del movimento Grillo quanto sbraitava contro Telecom e la sua gestione politica?
Tra l'altro quando fu privatizzata (termine sbagliato ma vabbè..) Casaleggio fu lasciato fuori.
Qui si continua a uccidere il libero mercato e i posti di lavoro.
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Offline fiordocanadese

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20226 il: 30 Giu 2020, 22:38 »
Ma non mi dire...

TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/entry/studio-zbwceps-sanita-italiana-impreparata-al-covid-per-decenni-di-austerity-ue_it_5ef4c16fc5b615e5cd3a5e4f?utm_hp_ref=it-homepage
c'è anche uno sperpero folle del denaro pubblico, che per far contenti furbetti, amici e parenti finisce nel nulla.
Poi è vero c'è una austerità, ci controllano possiamo dire. Ma per non finire come nel 2011 e far l'ennesimo governo tecnico. Credo che senza controlli, saremmo verso lidi anche peggiori di quando c'era Tremonti. Almeno che non crediate che negli ultimi 10 anni al governo abbiamo avuto illuminati.
Quindi possiamo dire che ci controllano un pò oggi, per non controllarci totalmente domani.
« Ultima modifica: 30 Giu 2020, 22:43 da fiordocanadese »

Offline eugenio

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20227 il: 01 Lug 2020, 09:24 »
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No. Hai tutta la mia comprensione umana, e soprattuto veneta, ma: no.

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20228 il: 01 Lug 2020, 09:42 »
Ma non mi dire...

TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/entry/studio-zbwceps-sanita-italiana-impreparata-al-covid-per-decenni-di-austerity-ue_it_5ef4c16fc5b615e5cd3a5e4f?utm_hp_ref=it-homepage
c'è anche uno sperpero folle del denaro pubblico, che per far contenti furbetti, amici e parenti finisce nel nulla.
Poi è vero c'è una austerità, ci controllano possiamo dire. Ma per non finire come nel 2011 e far l'ennesimo governo tecnico. Credo che senza controlli, saremmo verso lidi anche peggiori di quando c'era Tremonti. Almeno che non crediate che negli ultimi 10 anni al governo abbiamo avuto illuminati.
Quindi possiamo dire che ci controllano un pò oggi, per non controllarci totalmente domani.

Attenzione che "controlli" di cui parli però non sono "spendete bene i soldi" perché ai controllori non potrebbe fregargliene di meno, ma "fate le riforme", che significa tre cose:

1)tagliate con la mannaia la spesa pubblica (che significa molti meno servizi per i cittadini e molto più scadenti, e azzeramento della spesa sociale)

2)privatizzate tutto il privatizzabile (sanità compresa, la Commissione UE ha fatto ben 63 raccomandazioni in 5 anni chiedendo di privatizzare i vari servizi sanitari nazionali)

3)deregolamentate quello che loro chiamano "mercato del lavoro", cioè superamento dei contratti collettivi nazionali a favore della contrattazione aziendale (dove ovviamente i lavoratori hanno zero potere contrattuale nei confronti dei padroni), libertà di licenziamento a go-go (tipo Jobs Act) e uso indiscriminato di forme contrattuali atipiche (con la sequenza devastante pacchetto Treu-legge Biagi\Maroni-legge Sacconi), in modo da avere una costante arma di ricatto nei confronti dei lavoratori

Tre capisaldi che hanno un unico obiettivo politico: colpire i salari e far alzare i profitti (cosa che si è puntualmente verificata e non solo in Italia).

Un lavoratore che, a causa dell'austerity e delle privatizzazioni non si sente protetto perché non gli viene garantito nemmeno il diritto alle cure o adeguati ammortizzatori sociali e che, sul lavoro sa che può essere licenziato senza reintegra o, peggio ancora, si muove da un contratto atipico all'altro o addirittura svolge mansioni da lavoratore subordinato ma con partita IVA (le così dette "false" partite IVA) e che non ha lo scudo dei CCNL, accetterà salari e condizioni via via sempre peggiori perché i rapporti di forza sono sproporzionati, un po' come fossimo nel 700 o nell'800 (che sono i secoli dai quali l'ideologia liberista arriva ed ai quali è rimasta).

Al di là della retorica da bar, lo "sperpero di denaro pubblico" non esiste in quanto è un concetto che può essere stirato e modellato ad uso e consumo di chi lo fa. Per esempio: tenere aperto un piccolo ospedale di provincia è "sperpero di denaro pubblico"? Perché le "razionalizzazioni della spesa pubblica" imposte sotto minaccia dall'UE hanno portato alla chiusura di centinaia di piccoli ospedali di provincia, ad esempio.

Così come non esiste un'Italia di fannulloni delinquenti ed un nord Europa di campioni morali e virtuosi, anzi in quanto a evasione fiscale, corruzione e sottorifugi fiscali (con veri e propri "stati canaglia" come l'Olanda) lassù son messi esattamente come noi se non peggio.

Poi, in un contesto semi-coloniale come quello perpetuato dall'architettura UE, ruberie e furbate (e questo sì sperpero dei pochi soldi disponibili) sono semmai incentivate perché ricrea nell'oggi e con caratteri un po diversi (ma peggiori) il meccanismo della "borghesia compradora" che andava forte ai tempi proprio del colonialismo.

La classe imprenditoriale (non il piccolo ristoratore, ovviamente, ma Confindustria), buona parte del ceto politico e soprattutto l'alta burocrazia statale tende a portare avanti per mero interesse personale, spesso illecito soprattutto negli ultimi due casi, politiche contrarie all'interesse nazionale ma favorevoli all'interesse di enti sovranazionali usando come scudo e giustificazione alle proprie attività sia lecite che illecite (che si moltiplicano quando c'è un potere pressoché assoluto di certi ceti) il famoso "vincolo esterno".

Per esempio sui quattro spicci del recovery fund quando arriveranno e se arriveranno, si sta procedendo proprio su questa linea: i pochi soldi entreranno nelle tasche ben selezionate di pochi soggetti, magari con progetti inutili e costosi, ma alla maggioranza della popolazione arriveranno solo le misure lacrime e sangue che lo stesso recovery fund, nelle bozze, prevede.

Faccio due esempi:

1)Confindustria ha l'interesse di alzare i profitti e diminuire i salari e non vuole lavoratori rompipalle tutelati da contratti stabili e forti. Inoltre vuole avere anche la possibilità di espandere la sfera di influenza del privato, per aumentare ulteriormente i profitti. Quindi a Confindustria andranno benissimo i capisaldi di Maastricht come la libertà di circolazione di merci, capitali e persone, perché così può delocalizzare la fabbrichetta, portare senza intoppi i soldi in Olanda e pagare meno e trattare peggio gli operai che rimangono in Italia. Altresì gli andrà benissimo la privatizzazione del settore pubblico perché così potrà accaparrarsi interi settori a prezzi da saldo (tipo la sanità, in questo caso è emblematico l'esempio del gruppo Humanitas).

2)per come funziona il meccanismo delle "porte girevoli" parte del ceto politico e soprattutto delle alte burocrazie statali sa che se "si comporta bene" (cioè se, da un ruolo pubblico difende interessi di terzi invece di difendere quelli del paese del quale è al servizio) ci sarà come premio, una volta finito il mandato, un bel posto ben remunerato in qualche ufficio europeo o in quello di qualche multinazionale. Anche qui l'esempio è quello del ministrone Roberto Gualtieri che prima era un burocrate europeo (era quello incaricato di andare a spiegare e a "vendere" il MES ai vari paesi) adesso l'hanno fatto ministro dell'economia e poi tornerà al suo vero lavoro a Bruxelles, magari con una bella promozione. Magari questo può aiutare a spiegare perché, unico in Europa, spinge così tanto per la trappola del MES. Ma anche il mitico Conte Gentiloni, che lo hanno messo a fare la controfigura di Dombrovkis alla Commissione UE.

Insomma, spesso la narrazione mediatica dello "sperpero di denaro pubblico" è stata usata in maniera funzionale al soddisfacimento di interessi tutt'altro che leciti e soprattutto contrari ai principi costituzionali e democratici.

Chiudo questo lungo post con l'esempio del taglio dei parlamentari. Dice "tagliamo i parlamentari, sono troppi costano troppo!!11!!"

Però così non si considera che verrà minato alla radice il principio di rappresentatività democratica perché meno parlamentari significa che milioni di italiani (in pratica quasi tutti quelli che vivono fuori dalle grandi città) non sarà rappresentato da nessuno e di conseguenza nessuno potrà difendere o portare avanti le loro richieste, necessità o istanze. Inoltre meno parlamentari significa anche meno fatica da parte di vari centri di affari o di interesse nel fare attività di lobbying, con tutto ciò che ne consegue.
« Ultima modifica: 01 Lug 2020, 09:50 da Jello Biafra »

Offline fiordocanadese

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20229 il: 01 Lug 2020, 10:31 »
Ma non mi dire...

TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/entry/studio-zbwceps-sanita-italiana-impreparata-al-covid-per-decenni-di-austerity-ue_it_5ef4c16fc5b615e5cd3a5e4f?utm_hp_ref=it-homepage
c'è anche uno sperpero folle del denaro pubblico, che per far contenti furbetti, amici e parenti finisce nel nulla.
Poi è vero c'è una austerità, ci controllano possiamo dire. Ma per non finire come nel 2011 e far l'ennesimo governo tecnico. Credo che senza controlli, saremmo verso lidi anche peggiori di quando c'era Tremonti. Almeno che non crediate che negli ultimi 10 anni al governo abbiamo avuto illuminati.
Quindi possiamo dire che ci controllano un pò oggi, per non controllarci totalmente domani.

Attenzione che "controlli" di cui parli però non sono "spendete bene i soldi" perché ai controllori non potrebbe fregargliene di meno, ma "fate le riforme", che significa tre cose:

1)tagliate con la mannaia la spesa pubblica (che significa molti meno servizi per i cittadini e molto più scadenti, e azzeramento della spesa sociale)

2)privatizzate tutto il privatizzabile (sanità compresa, la Commissione UE ha fatto ben 63 raccomandazioni in 5 anni chiedendo di privatizzare i vari servizi sanitari nazionali)

3)deregolamentate quello che loro chiamano "mercato del lavoro", cioè superamento dei contratti collettivi nazionali a favore della contrattazione aziendale (dove ovviamente i lavoratori hanno zero potere contrattuale nei confronti dei padroni), libertà di licenziamento a go-go (tipo Jobs Act) e uso indiscriminato di forme contrattuali atipiche (con la sequenza devastante pacchetto Treu-legge Biagi\Maroni-legge Sacconi), in modo da avere una costante arma di ricatto nei confronti dei lavoratori

Tre capisaldi che hanno un unico obiettivo politico: colpire i salari e far alzare i profitti (cosa che si è puntualmente verificata e non solo in Italia).

Un lavoratore che, a causa dell'austerity e delle privatizzazioni non si sente protetto perché non gli viene garantito nemmeno il diritto alle cure o adeguati ammortizzatori sociali e che, sul lavoro sa che può essere licenziato senza reintegra o, peggio ancora, si muove da un contratto atipico all'altro o addirittura svolge mansioni da lavoratore subordinato ma con partita IVA (le così dette "false" partite IVA) e che non ha lo scudo dei CCNL, accetterà salari e condizioni via via sempre peggiori perché i rapporti di forza sono sproporzionati, un po' come fossimo nel 700 o nell'800 (che sono i secoli dai quali l'ideologia liberista arriva ed ai quali è rimasta).

Al di là della retorica da bar, lo "sperpero di denaro pubblico" non esiste in quanto è un concetto che può essere stirato e modellato ad uso e consumo di chi lo fa. Per esempio: tenere aperto un piccolo ospedale di provincia è "sperpero di denaro pubblico"? Perché le "razionalizzazioni della spesa pubblica" imposte sotto minaccia dall'UE hanno portato alla chiusura di centinaia di piccoli ospedali di provincia, ad esempio.

Così come non esiste un'Italia di fannulloni delinquenti ed un nord Europa di campioni morali e virtuosi, anzi in quanto a evasione fiscale, corruzione e sottorifugi fiscali (con veri e propri "stati canaglia" come l'Olanda) lassù son messi esattamente come noi se non peggio.

Poi, in un contesto semi-coloniale come quello perpetuato dall'architettura UE, ruberie e furbate (e questo sì sperpero dei pochi soldi disponibili) sono semmai incentivate perché ricrea nell'oggi e con caratteri un po diversi (ma peggiori) il meccanismo della "borghesia compradora" che andava forte ai tempi proprio del colonialismo.

La classe imprenditoriale (non il piccolo ristoratore, ovviamente, ma Confindustria), buona parte del ceto politico e soprattutto l'alta burocrazia statale tende a portare avanti per mero interesse personale, spesso illecito soprattutto negli ultimi due casi, politiche contrarie all'interesse nazionale ma favorevoli all'interesse di enti sovranazionali usando come scudo e giustificazione alle proprie attività sia lecite che illecite (che si moltiplicano quando c'è un potere pressoché assoluto di certi ceti) il famoso "vincolo esterno".

Per esempio sui quattro spicci del recovery fund quando arriveranno e se arriveranno, si sta procedendo proprio su questa linea: i pochi soldi entreranno nelle tasche ben selezionate di pochi soggetti, magari con progetti inutili e costosi, ma alla maggioranza della popolazione arriveranno solo le misure lacrime e sangue che lo stesso recovery fund, nelle bozze, prevede.

Faccio due esempi:

1)Confindustria ha l'interesse di alzare i profitti e diminuire i salari e non vuole lavoratori rompipalle tutelati da contratti stabili e forti. Inoltre vuole avere anche la possibilità di espandere la sfera di influenza del privato, per aumentare ulteriormente i profitti. Quindi a Confindustria andranno benissimo i capisaldi di Maastricht come la libertà di circolazione di merci, capitali e persone, perché così può delocalizzare la fabbrichetta, portare senza intoppi i soldi in Olanda e pagare meno e trattare peggio gli operai che rimangono in Italia. Altresì gli andrà benissimo la privatizzazione del settore pubblico perché così potrà accaparrarsi interi settori a prezzi da saldo (tipo la sanità, in questo caso è emblematico l'esempio del gruppo Humanitas).

2)per come funziona il meccanismo delle "porte girevoli" parte del ceto politico e soprattutto delle alte burocrazie statali sa che se "si comporta bene" (cioè se, da un ruolo pubblico difende interessi di terzi invece di difendere quelli del paese del quale è al servizio) ci sarà come premio, una volta finito il mandato, un bel posto ben remunerato in qualche ufficio europeo o in quello di qualche multinazionale. Anche qui l'esempio è quello del ministrone Roberto Gualtieri che prima era un burocrate europeo (era quello incaricato di andare a spiegare e a "vendere" il MES ai vari paesi) adesso l'hanno fatto ministro dell'economia e poi tornerà al suo vero lavoro a Bruxelles, magari con una bella promozione. Magari questo può aiutare a spiegare perché, unico in Europa, spinge così tanto per la trappola del MES. Ma anche il mitico Conte Gentiloni, che lo hanno messo a fare la controfigura di Dombrovkis alla Commissione UE.

Insomma, spesso la narrazione mediatica dello "sperpero di denaro pubblico" è stata usata in maniera funzionale al soddisfacimento di interessi tutt'altro che leciti e soprattutto contrari ai principi costituzionali e democratici.

Chiudo questo lungo post con l'esempio del taglio dei parlamentari. Dice "tagliamo i parlamentari, sono troppi costano troppo!!11!!"

Però così non si considera che verrà minato alla radice il principio di rappresentatività democratica perché meno parlamentari significa che milioni di italiani (in pratica quasi tutti quelli che vivono fuori dalle grandi città) non sarà rappresentato da nessuno e di conseguenza nessuno potrà difendere o portare avanti le loro richieste, necessità o istanze. Inoltre meno parlamentari significa anche meno fatica da parte di vari centri di affari o di interesse nel fare attività di lobbying, con tutto ciò che ne consegue.

1) Paghiamo tra le tasse più alte di tutti per servizi peggiori e La spesa pubblica la fanno le tasse che paghiamo noi.
Abbassare la spesa pubblica significa abbassare le tasse.
I servizi sarebbero ancora più scadenti a fare tagli sulla spesa pubblica. È sicuro ma per come viene gestito il nostro denaro mica perchè pago poche tasse per sperare di avere un settore pubblico funzionante.

2) io sarei felice a privatizzare il più possibile.  Ammetto inciampico ancora sulla sanità ma mi sono rotto che le mie tasse vadino ad alitalia, trenitalia e la rai. Aziende poco funzionanti,  mal gestite, che sfavoriscono  il libero mercato, allontanano compagnie straniere (ma anche iniziative imprenditoriali nostrane) e posti di lavoro.

3) io so solo che quando ho fatto bene il mio lavoro, il "ricatto" lo facevo io. Poi la retorica padrone/,operaio lasciamola ai concerti dei modena city ramblers


I salari sono colpiti dal fatto che la maggior parte dei prodotti sono fatti in altre parti del mondo con un quinto del prezzo. E questo si può combattere solo con l'innovazione (che tra l'altro permette di fare i lavori prima più duri anche alle donne, per esempio).
Oppure, come hai detto tu  colpire i salari. Ma è inevitabile se facciamo fabbrica con tecnologia anni 80. Quindi si, i salari peggioreranno tantissimo ma non c'entrano nulla le privatizzazioni,  anzi.

Un lavoratore a causa di una economia di cui il 70% è un mano alla politica fa la metà per ricevere un terzo di quello che probabilmente gli spetterebbe.

Ho cercato su  google borghesia compradora e mi e venuto fuori storie su Soros, ho chiuso subito ma approfondirò, giuro.

Poi concordi anche tu che c'e sperpero di denaro pubblico e qui dovremmo essere d'accordo anche se la classifichi come chiacchiera da bar.

I contratti validi e forti se li fa un lavoratore specializzandosi. In italia chi è bravo scappa e noi che restiamo qui non ci miglioriamo.  Infatti in italia mancano ingegneri perché stanno scappando tutti a migliorare altri stati.

Sui tagli dei parlamentari sono d'accordo con te, però sarebbe bello prendessero un salario anche in base agli obbiettivi raggiunti.

Invece questi pensano a ri-privatizzare Telecom che farà scappare compagnie estere dall'italia e quindi posti di lavoro.
Cosa che almeno a te che sei contro le privatizzazioni rende felice.

Sto cercando di capirci qualcosa perché in Italia si sta male, magari avrò poche idee ma confuse e sono felice di fare queste discussioni, davvero, mi aiutano a cercare di capirci qualcosa in più.
« Ultima modifica: 01 Lug 2020, 10:55 da fiordocanadese »

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20230 il: 01 Lug 2020, 11:44 »
Beh, semplicemente la pensiamo in maniera totalmente opposta su praticamente tutto   :yes:


(appena ho un attimo di tempo rispondo per bene, intanto qualche spunto su:

il privato funziona meglio del pubblico? Manco per niente, di Emiliano Brancaccio, professore associato di Politica economica e docente di Economia politica ed Economia internazionale presso l'Università del Sannio

https://www.emilianobrancaccio.it/2020/06/26/sapevamo-tutto-prima-che-crollasse-il-ponte/?fbclid=IwAR3eZlV17Zhoe5T_iBF5QGd_bpFJipC53yE7Ix_QgG0Ft1d2kxriihWVq0o

E sette fatti interessanti sull'Italia e su come sia un paese "virtuoso" nonostante l'autorazzismo alimentato dalla peggior classe dirigente dal dopoguerra ad oggi:

https://www.socialeurope.eu/seven-surprising-facts-about-the-italian-economy?fbclid=IwAR3H3JSBOqAjp_86t3wq2wjJdx0EKM0BJ8KH1s8NSXKXpnBzDFz4ZJeHkjQ )




« Ultima modifica: 01 Lug 2020, 12:34 da Jello Biafra »

Offline fiordocanadese

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20231 il: 01 Lug 2020, 12:46 »
Leggerò tutto e mi faccio una mia idea, vai!

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20232 il: 01 Lug 2020, 14:36 »
Allora un altro contributo, molto lungo ma molto interessante sul come precarietà del lavoro, privatizzazione dei servizi, sistema delle "porte girevoli" e soprattutto la dimostrazione che perdere i diritti sociali, perdere quindi la sicurezza del lavoro, porta come conseguenza primaria la perdita della possibilità di esercitare e vedere riconosciuti i propri diritti democratici (se io ho paura che non mi venga rinnovato il contratto o che al prossimo giro resto a casa allora ho anche paura a sindacalizzarmi e di conseguenza ho anche paura ad esercitare i miei diritti costituzionali).

TFP Link :: https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/06/italpizza/

Offline fiordocanadese

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20233 il: 02 Lug 2020, 13:45 »
Beh, semplicemente la pensiamo in maniera totalmente opposta su praticamente tutto   :yes:


(appena ho un attimo di tempo rispondo per bene, intanto qualche spunto su:

il privato funziona meglio del pubblico? Manco per niente, di Emiliano Brancaccio, professore associato di Politica economica e docente di Economia politica ed Economia internazionale presso l'Università del Sannio

https://www.emilianobrancaccio.it/2020/06/26/sapevamo-tutto-prima-che-crollasse-il-ponte/?fbclid=IwAR3eZlV17Zhoe5T_iBF5QGd_bpFJipC53yE7Ix_QgG0Ft1d2kxriihWVq0o

E sette fatti interessanti sull'Italia e su come sia un paese "virtuoso" nonostante l'autorazzismo alimentato dalla peggior classe dirigente dal dopoguerra ad oggi:

https://www.socialeurope.eu/seven-surprising-facts-about-the-italian-economy?fbclid=IwAR3H3JSBOqAjp_86t3wq2wjJdx0EKM0BJ8KH1s8NSXKXpnBzDFz4ZJeHkjQ )
intanto ti rispondo su questi 2 che si perde tanto tempo. Volentieri, ma è tempo.

Sul video:
Tra l'altro video rai, azienda che tutti gli anni fa pagare il canone, nessuno la guarda e finisce sempre in rosso neanche mangiassero i soldi.
La privatizzazione ai benethon è la solita privatizzazione all'italiana, con favori politici. Non esiste solo la privatizzazione fatta a tangenti (donazione alla fondazione del politico di turno..) ma esistono anche quelle fatte di gare d'appalto oneste.
Lo stato vende le quote, quindi non ha più le entrate ma non è che l'azienda non paga le tasse.
Il passare da un monopolio pubblico ad uno privato è una sconfitta (sul piano economico sicuro no) di chi ha fatto quelle privatizzazioni, non una sconfitta del libero mercato .
I nostri politici sono stati molto generosi con i benethon è colpa del libero mercato? Non credo.
A fine tira fuori la memoria storica e Pasolini che davvero non sapevo fosse statalista.
Sul crollo del ponte morandi dovevano fare una variente, la gronda, che il ponte morandi non ne poteva più con l'aumento del traffico in 50 anni ma i grillini genovesi si opposero strenuamente a costruire un'altro ponte.

Sull'articolo in inglese  (ho usato google traduttore, ammetto) dei 7 punti.
1)Dice che solo il settore pubblico è in debito, vero, ma n accorto che il problema è il settore pubblico e chi ha paura ad iniziare a privatizzare i settori possibili. Davvero il problema in italia sono le privatizzazioni, quindi?
In italia esportiamo beni che facciamo ma non abbiamo soldi per comprarli. Gli stipendi sono bassi allora. Colpa delle aziende private che tirano giù i salari in parte magari si ma è anche vero che in italia mancano lavoratori specializzati a cui vale la pena dare di più e quelli che abbiamo scappano all'estero, coime ho già detto. Poi abbiamo il problema della tasse sul lavoro e si ritorna al fatto che il pubblico ci costa troppo, a partire dalle pensioni.

2) Anche qui. Il debito pubblico rimane a 135% per colpa del settore pubblico, quindi per gli sprechi, oserei affermare, anche se è una chiacchera da bar che io e questo articolo diciamo.
Il settore privato lavora bene ma qui si festeggia se Grillo vuole ri-nazionalizzare telecom che crearà un monopolio, aumento dei prezzi e peggioramento dei servizi.
3)Qui parla male dei mitici anni '80, anni in cui si regalavano pensioni ai cittadini e appalti agli imprenditori, anni 80 di cui si riempie la bocca Salvini, mentendo spudoratamente. Tra l'altro con l'entrata dell'euro i tassi di interessi sul debito sono diminuiti, perchè dietro abbiamo la banca europea che garantisce per noi.
4) Cambio euro-lira. Non mi esprimo non ho mai capito a fondo la verità, sia pro che contro (almeno una che mi convinca con le mie idee). C'è da dire che io oggi sento di avere più privilegi ad essere europeo che italiano ma magari è solo ideologia contro i nazionalisti la mia.
5) Siamo sul lavoro. Normale che un job acts in un paese fermo agli anni 80 porta solo macelli, se la maggior parte delle persone non è istruita a lavorare con tecnologie all'avanguardia. È come fare un redditto di cittadinanza senza prima creare posti di lavoro. Un buon intento ma disastroso nell'esito. Sull'austerità europea ho già detto. Se si continua con questa gestione del pubblico, ben venga.
6) Siamo i secondi in italia per l'industria e terzi per esportazioni merci. Ecco, immagina se anche aziende straniere aprissero da noi!!! Tipo, industrie automobiliste degli Altri paesi non le abbiamo mai viste, perchè le tasse sul lavoro sono pazzesce e i tempi di burocrazia e giustizia sono osceni. Si ritorna che c'e un enorme problema del pubblico, tanto.
Poi, da europista convinto, comunque capisco che l'Europa in generale ha un problema gigante di produzione tecnologica: niente di rilevante viene fatto nel campo di tecnologia hi-tec su tutto il suolo europeo. Quella dell'hi-tech è un treno che l'europa ha perso, speriamo ripassi.
7) Mi è sembrato un pò confuso ma ho capito che qui in italia abbiamo più reti di salvataggio che in austria e germania. Meno male, ma creare posti di lavoro e fargli prendere uno stipendio adeguato alla gente, invece di dargli una casa mediocre e un sussidio è sicuramente meglio per me.

Sulla parte finale non capisco come La culona inchiavabile parli male di noi!! Ma come si permette?!?!

Insomma l'articolo parla che il privato in italia lavora bene e il pubblico è terribilmente gestito. Che l'austerità frena lo sviluppo dell'italia ma tiene a bada il debito, quindi quello che manca all'italia è innovazione e i soldi per farlo
Ora vi chiedo ma se trovamo centinaia di milioni di euro ogni 3-4 anni per Alitalia, rai, trenitalia, ecc..., come facciamo a trovarne altri per rinnovarci?

Ah, vi ricordo che proprio in marzo alitalia è tornata completamente statale e ora grillo punto a telecom.

Buona statalizzazione a tutti!
« Ultima modifica: 02 Lug 2020, 23:06 da fiordocanadese »

Offline eugenio

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #20234 il: 03 Lug 2020, 12:13 »
TFP Link :: https://blog.quattroruote.it/viamazzocchi/guerra-alle-auto-purche-non-siano-blu/
Citazione
Servono davvero tutte queste vetture? Chi verrà interpellato perché coinvolto, risponderà che è così, che non si può farne a meno. Peccato che quelli che non vogliono rinunciarci siano poi quelli che quotidianamente mettono nel mirino gli automobilisti, accusandoli di tutti i guai possibili e immaginabili con l’obiettivo dichiarato di obbligarli a lasciare a casa il loro mezzo a quattro ruote, sostituendolo magari con un bel monopattino o con una salutare bicicletta.
Dare l’esempio, no?
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