E' un ottimo articolo ma, come già dicevo, se far cambiare idea alla persona media su un tema x è dura (se capite l'inglese ascoltate la brexiteer a cui linkavo su, è un esempio perfetto), sull'immigrazione è durissima. Se però vuoi provarci, consiglierei di evitare di focalizzarti troppo sulle ONG. Sì, non ci sono evidenze che siano in combutta con gli scafisti e sì, suppliscono alle carenze assistenziali degli Stati ma il fatto che il diritto internazionale lasci ampia discrezionalità al comandante della nave sulla determinazione del place of safety sarà sempre facilmente strumentalizzabile. E il fatto che il Paese scelto dal comandante possa essere obbligato a fornire assistenza vuoi per norme di diritto marittimo o di asilo è 1) ancora non sufficientemente radicato in sentenze di corti apicali e 2) chissenefrega, è la solita magistratura deviata di sinistra, oppure, è il solito complotto internazionale estrinsecato in convenzioni volute da Soros, oppure, ma alla fine perché proprio qui, chi l'ha pagato?
Insomma, per quanto io la condivida, mi sembra una posizione piuttosto debole. Se vuoi restare nel politicamente corretto, forse sarebbe meglio porre l'accento sulla difficoltà per un extra-comunitario di
arrivare in Italia legalmente oppure sul
depotenziamento del sistema di ricezione e integrazione dei migranti che Salvini sta portando avanti. Resta però il fatto che magari uno non vuole saperne niente ed è per l'immigrazione zero. Da un punto di vista astratto, è una preferenza individuale come un'altra. A questo lo fotti solo col mio metodo di spiazzamento - facendo notare che Salvini i porti non li ha ancora chiusi davvero e che i rimpatri degli irregolari procedono più lentamente di quando c'era il PD
Edit: questo è l'ultimo post sull'immigrazione da parte mia, quindi ne approfitto anche per linkare un
intervento di Piercamillo Davigo su aspetti giuridici connessi, lunghetto ma merita, alla fine si ride pure!