@bub non succederà mai, la Lega rappresenta chi nell'euro ci vuole restare a tutti i costi perché se ne è avvantaggiato alla grande.
Negli ultimi venticinque anni le filiere industriali europee (e quindi italiane) si sono stabilmente ristrutturate attorno al mercato comune, con i paesi periferici come il nostro (e quelli dell'est) diventati de facto dei subfornitori per l'industria tedesca. Uscire dall'euro significa uscire anche dall'UE e quindi da tutti gli accordi commerciali e di libero scambio (sia comunitari che bilaterali) stipulati in questi anni, cosa che costringerebbe il tessuto manifatturiero del nord a ripensarsi da zero un'altra volta, con gli enormi rischi che questo comporta.
In più l'euro ed il così detto "vincolo esterno" è stata l'occasione per cancellare trent'anni di legislazione sul lavoro (leggi Treu, Maroni e Jobs Act) e delegittimare ancor di più i sindacati, e quindi rovesciare i rapporti di forza fra capitale e lavoro a favore del primo dopo che, dal dopoguerra sino agli inizi dei '90, con fatica ed a costo di lotte anche dure e lunghe, era accaduto esattamente il contrario.
Figuriamoci se un partito che è il cane da guardia del mondo imprenditoriale come la Lega si sogna anche solo lontanamente di uscire dall'euro.
Avendo incamerato, prima delle elezioni, alcune frange euro-contrarie solo per raccattarne i voti (e qualche gonzo c'è pure cascato) con lo stesso principio di aver raccattato quelli del family day, i no vax, i cripto-fasci e gli ex berlusconiani, magari ogni tanto qualcuno di questi se ne esce a sproposito ma si tratta si, come sempre quando si ha a che fare con questo governo, di una farsa penosa.
Tra l'altro creata ed usata solo a scopo di regolamento di conti interno, con Salvini ed il suo segugio da riporto giggetto di maio che provano ad usare la faccenda per attaccare Tria e Conte.