Il reddito di cittadinanza, giusto o sbagliato che sia, è uno dei pilastri del m5s. Se Tria non lo fa partire sarà un danno incalcolabile per il m5s e per questo Di Maio gli mette pressione. Tria, tra l'altro, ha accettato, con la Lega, di far partire il governo promettendo di attuare determinati punti.
Se il M5S fosse una forza politica serie e credibile saprebbe cosa significa "orizzonte di legislatura" per certi provvedimenti importanti che non si possono fare dall'oggi al domani perché il "tutto e subito" quando si governa un paese di 60 milioni di abitanti oltre che folle è, semplicemente, impossibile.
Invece è una roba che guarda solo ed esclusivamente ai sondaggi e, vedendo che sono in forte calo con Salvini che ormai è stabilmente davanti, tentano di fare la voce grossa.
Per altro la proposta di tagliare 345 parlamentari per risparmiare appena 100 milioni l'anno è talmente grottesca che manco va commentata. Anche perché il M5S si guarda bene dal tagliare gli stipendi dei parlamentari.
Sono d'accordo che stiano facendo pressione per non perdere consenso elettorale però capisci pure che loro sono andati lì dicendo che avrebbero cambiato le cose e mantenute le promesse. Se non era possibile farlo, Tria avrebbe dovuto dirlo prima di firmare gli accordi per fare un governo. In ogni caso credo che al m5s vada bene anche un'introduzione graduale, purchè si faccia.
Sui tagli, invece non sono d'accordo. Loro, tanto o poco, a qualcosa hanno già rinunciato senza fare una legge e tagliare i parlamentari va, secondo me, in una direzione giusta, fossero anche pochi spicci. Taglia qui, taglia lì, alla fine escono i miliardi. O no? Quello che non trovo giusto, ed in questo caso sono d'accordo con te, è l'enfasi che i 5s mettono su queste cose. Va bene che si lancia un messaggio (inversione di tendenza su sprechi e costi della politica) ma fino ad un certo punto perchè le cose veramente importanti sono altre ed in questo caso è abbastanza chiaro che lo si faccia
anche per avere un tornaconto nei sondaggi.