In questo caso però, se non ho capito male tutta la situazione, non è stata l'austerity il problema ma la lentezza del processo decisionale e progettuale. Sono anni che in molti sostenevano che quel ponte avrebbe avuto problemi, ma i lavori non sono ancora partiti. Ora tra l'altro non mi è chiaro in che modalità partiranno visto che a Genova la mobilità ora è gravemente compromessa.
Sì sì, è chiaro che ogni situazione è diversa ma mi interessava mettere in evidenza il principio di fondo.
Se ci sono delle necessità pubbliche i soldi vanno spesi.
Che ne porta con se un altro: i servizi pubblici non si privatizzano, perché poi costano di più, diventano inaccessibili a chi non se l i può permettere, e funzionano peggio.
Che poi, di converso, non significa spendere i soldi ad cazzum per robe inutili come la TAV.
Guardate che Salvini, nel suo modo becero e strumentale, ha però detto una cosa giustissima: di austerity SI MUORE.
Non si può gestire uno stato come fosse un'azienda privata, è una cosa infame, iniqua, devastante.
Poi, certo, il suo governo e Grillo i soldi li vogliono spendere per abbassare le tasse ai ricchi...
Linko sempre un articolo del NYTimes (non certo lotta di popolo) su come in Inghilterra l'austerity sia stata una catastrofe:
https://www.nytimes.com/2018/05/28/world/europe/uk-austerity-poverty.html
Sei tale e quale Salvini.
In due parole: spari a cazzo cose di cui non conosci e forse non capisci per portare l'acqua al tuo mulino politico.
A te sta sul cazzo l'austerity, benissimo, strumentalizziamo il crollo del ponte.
Ma d'altronde da un aspirante politico in italia non possiamo aspettarci che sia competente in quello di cui va cianciando.
La vicenda del ponte non l'ho nemmeno citata, perché, ma bastava leggere il mio post, mi riferivo soltanto a ciò che ha detto Salvini (visto che di quello di parlava): l'austerity e le politiche che fanno da corollario a quella mentalità tarata (come l'idea brillante di privatizzare i beni pubblici in modo che lo stato diminuisca nettamente la sua presenza nella società), hanno fallito, sono inique e pericolose.
Di questo parlavo, perché di questo si parlava, non una roba tipo: "AVETE VISTO!!11!!! IL PONTE E' CROLLATO !11! E' COLPA DELL'EUROPA!!!11!".
Che, viceversa, è quello che ha fatto il governo, tra l'altro sparando a caso misure (tipo la revoca delle concessioni) che nel quadro dell'attuale normativa, sono impossibili.
Inconcludenza e mancanza di orizzonte politico, quelli del governo, che poi fanno danni ben peggiori di quelli fatti fino ad ora. Ma succede quando la sinistra (nella fattispecie il PD) abdica al suo ruolo e lascia i suoi temi alla peggior destraccia sociale (Salvini e Grillo). Che i problemi, ovviamente, li affronta come destra sociale: in maniera demagogica, iniqua, irrazionale ed in definitiva pericolosa.
Quanto al sottoscritto: le mie aspirazioni non sono certo quelle di fare il politico e, nonostante non sia laureato in economia ma in scienze e tecnologie agrarie, durante il mio corso di laurea di esami in quelle materie ne ho fatti quattro, fra cui fondamenti di macro e micro economia, economia dei mercati, gestione dell'impresa ed economia politica, quindi proprio a digiuno non sono.