Freedom fai un discorso generale che ci può anche stare, io mi lamento invece di modi e pratiche di relazione assolutamente secondo me sbagliate in quello che deve essere un leader che invece di fare la sintesi delle istanze di un partito vuole esclusivamente imporre il suo modo di vedere e pensare al partito tutto.
Sarebbe un discorso molto sensato (in realtà lo è), ma nella realtà dei fatti, anche dopo quel genere di sconfitta, i vari Orlando, Emiliano, D'Alema (da dietro le quinte) pretendevano comunque che il partito si adeguasse alle loro istanze, senza se e senza ma.
Renzi non sarà democraticissimo, ma un comportamento del genere mi sembra altrettanto poco democratico (volendo essere gentili).
Esempio ne è per me l'atteggiamento tenuto da Renzi nella conferenza stampa dell'altro giorno dove dopo una scoppola epocale (diciotto percento, roba da mettersi le mani nei capelli stare zitti e muti chiedere scusa e andare via lungo i muri) il nostro si è messo a sfottere e prendere per il culo (cfr. fonzie).
A me ancora mi girano le palle.
Detto questo sicuramente sbaglio io che nei partiti del mondo punto zero questo probabilmente devi fare, prendere per il culo e sfottere, così raccatti voti oggigiorno...
Secondo me, invece, Renzi ha fatto bene.
Ha sicuramente sbagliato non scusandosi in maniera esplicita per il risultato ottenuto, ma tale risultato non è solo figlio del "protagonismo" di Renzi, ma anche del protagonismo dei vari Emiliano, Cuperlo, Orlando, D'alema (per intercessa persona di Grasso), che fin dal primo istante dopo l'elezione di Renzi non hanno fatto altro che remare contro il PD per motivi esclusivamente personali.
Ma non mi sembra di averli sentiti chiedere scusa (giusto un timido tentativo di Grasso) per aver contribuito ad affondare il PD, anzi, un istante dopo eran lì a dettare le condizioni su cosa, come e quando fare, manco avessero ottenuto un risultato positivo invece delle palate in faccia ricevute.