@ Jello: Quello che dici ha senso, però nonostante una politica votata all'impoverimento della popolazione, non ricordo che i movimenti di estrema destra avessero la visibilità attuale. Successivamente ai vari scandali/problemi derivati dall'immigrazione hanno cavalcato l'onda e sono tornati alla ribalta.
Che di scandali ce ne sono stati tanti, troppi, dalle ONG indagate ai business sui migranti...
Attenzione però a non confondere realtà e percezione della stessa: che in Italia sia in atto una svolta a destra è innegabile, così come innegabile è il fatto che sia spinta
anche dalla mala gestione del fenomeno migratorio.
Ma questa spinta rimane comunque dentro quello che una volata si chiamava "arco costituzionale". Perché le forze reazionarie, antidemocratiche ed autoritarie verso le quali è rivolta rimangono M5S, Lega, FdI, non Casa Pound e Forza Nuova.
L'universo dell'estrema destra rimane frammentario, litigioso, disorganizzato e profondamente diviso, oltre a non esistere a livello di consenso. Gli si sta creando attorno una bolla mediatica per provare a compattare una parte di elettori verso i partiti di governo, ma rimane un fenomeno effimero e non pericoloso.
Pericolosa, invece, è la suddetta bolla mediatica, che li fa apparire più forti di quanto non siano e questo può spingere qualcuno verso di loro.
Paradossalmente l'ultradestra era più forte con Berlusconi, il quale ne cooptava membri civetta nelle proprie liste al fine di prenderne una parte dei voti, aprendogli quindi le porte del potere (pur sotto mentite spoglie).
Ed era più forte, soprattutto, quando l'MSI, un partito apertamente fascista, prendeva fino al 10%. Erano gli anni 60-60-80 e non c'era la così detta emergenza immigrazione.
Ripeto: per me il problema non è Forza Nuova allo 0,2%, ma Grillo al 28.