Seppia, ma non é che in Italia si é perso il freno nel rapporto tra nepotismo e utilità dei posti di lavoro?
Mi spiego (o almeno tento):
per dare un'INPS efficiente in una città XY servono diciamo 30 persone che sappiano usare bene il computer.
Però i posti di lavoro vengono dati:
- Per amicizia politici imprenditori, riassumi in voti e potere, quindi se ne assumono 70
- A tempo indeterminato che mica si potranno lasciare a casa che hanno famiglia quindi non potrai mai ridurli
- Cosa sappiano fare é ininfluente perché sono assunti solo in quanto amici parenti di XYZ quindi avrai 5 che tirano avanti gli uffici e 65 in pausa caffè o cmnq inefficienti al limite dell'inutilità. O del danno, che tenteranno di far pesare il loro "potere" sui cittadini o colleghi sottoposti.
- Fin qui siamo in una situazione quasi sotto controllo per gli standard nostrani... ma poi aggiungici la creazione di società partecipate o simili totalmente inutili per dare lavoro ad altri amici che i 70 posti non sono sufficienti.
- La creazione di leggi che diano costantemente garanzie a questi 70, alle partecipate etc.. per chiudere il cerchio
(qui leggi anche Siae che conosco meglio: a cosa serve l'equo compenso se non a mantenere tot assunti che fanno il solo lavoro utile di dar da mangiare a loro stessi?)
A me la situazione sembra fuori controllo, oltre il punto di non ritorno da tempo e con zero possibilità di ritornare/divenire razionale essendo i politici stessi a dover cambiare le regole ed essendo allo stesso tempo i primi creatori/beneficiari di tale casino.
Sto vedendo a rate la saga del Padrino e mi sembra descriva alla perfezione il modo di vivere e le ambizioni degli italiani... e mica solo dei siciliani, anzi. Tu persona estera vuoi capire l'Italia o chessò il Veneto? Guarda il Padrino e via.
E' un luogo comune, ma temo resti così nel bene e nel male