peppebi sono indifendibili, non hanno combinato nulla e si accorgono ora, A META' OTTOBRE che alcune regioni non hanno predisposto gli ampliamenti delle TI?
Al di là del tragico Titolo V post-2001, l'unica riforma costituzionale che era da fare invece di tagliare i parlamentari riducendo la democrazia, quello che il governo, in virtù delle sue prerogative e dello stato d'emergenza avrebbe dovuto fare era scavalcare le regioni agendo motu proprio senza minare il principio di sussidiarietà e le prerogative delle regioni stesse. Come? Agendo con intelligenza in affiancamento e non in opposizione alle regioni.
A giungo o luglio (non a metà ottobre) il governo avrebbe dovuto avere già piena consapevolezza dei ritardi nell'implementazione delle nuove TI e richiamare i governatori alle loro responsabilità. Se questi avessero continuato a fare orecchie da mercante, allora il governo avrebbe potuto minacciare di destinare materiali e strumentazioni ad ospedali militari da campo ed eventualmente farlo se i governatori ancora non rispondevano.
Avrebbe potuto, tramite la miliardaria dotazione della protezione civile, assumere direttamente (del resto lo stato d'emergenza non doveva servire anche a questo?) medici e personale infermieristico da destinare in via straordinaria agli ospedali civili.
Avrebbe potuto acquistare direttamente, sempre tramite la PC, autobus (o noleggiarli dalle attività turistiche messe in ginocchio dal confinamento coatto, così magari le avrebbe pure aiutate) per affiancare quelli del trasporto pubblico locale raddoppiando le corse.
Avrebbe potuto predisporre negli hotel chiusi strutture di ricovero per i positivi asintomatici che non possono stare a casa perché contagerebbero i familiari, evitando di farli stare in ospedale ad occupare preziosi posti letto nonostante siano sani.
Avrebbe dovuto predisporre un piano tamponi nazionale, in congiunzione con un piano pandemico nazionale (ancora inesistente) in affiancamento a quelli regionali da gestire tramite personale assunto appositamente (dalle strutture dipendenti dal ministero della salute e dalla presidenza del consiglio dei ministri)...
Tutte cose che ci avevano detto sarebbero potute essere fatte proprio in virtù della proroga dello stato di emergenza e della nomina commissariale di Arcuri. E invece stiamo a metà ottobre ed ancora nulla salvo provare penosamente a scaricare sui cittadini responsabilità politiche catastrofiche.
Basta, sono dei dilettanti allo sbaraglio che guardano solo al ritorno mediatico delle scelte. Praticamente un paese governato da Rocco del grande fratello.