Aggiungo a quanto già detto da
@peppebi e
@FreeDom un dettaglio fondamentale, che io stesso non conoscevo e ho scoperto di recente, seguendo una conferenza di un docente esperto in materia:
La più grossa percentuale delle polveri sottili causate dal traffico urbano (e non), deriva non dalla combustione dei propellenti - che comunque si ritagliano una fetta notevole ancorché minoritaria - quanto dall'usura di asfalto, penumatici, freni e altre parti meccaniche.
Tutti elementi direttamente correlati al peso e alla velocità del mezzo.
Detto altrimenti: anche i veicoli elettrici, se rimangono pesanti, molto veloci e non ottimizzati (es: una o due persone per auto privata) inquinano direttamente e non poco, in aggiunta all'inquinamento indiretto di cui già si è detto, laddove la produzione elettrica nazionale non sia da fonti rinnovabili (cioè spesso e volentieri).
Tirano le somme: bici, monopattini e tuttalpiù scooter elettrici rimangono l'unica vera soluzione per la mobilità privata.
Poi c'è quella pubblica, che dev'essere certamente potenziata, soprattutto nei centri urbani di medie dimensioni e nelle zone extraurbane, come giustamente sottolinea
@Nookie.
E' un'altra faccia del discorso però, che si interseca con la mobilità privata ma non la esclude.