Il sistema economico attuale è in un sentiero insostenibile sia socialmente che ecologicamente, è inutile fare precisazioni ai margini, e non c'è dubbio che a fornire le risposte dovrà essere la politica, non la tecnica, non l'economia che abbiamo avuto finora.
E su questo (specie l'ultima frase) non si può che essere d'accordo.
A proposito di politica, qualche analisi un po' più approfondita sulla pericolosità devastante e catastrofica di questo "recovery fund" (spoiler: i soldi non ci sono e quei pochissimi che arriveranno, un tanto all'anno per quattro anno, lo faranno in cambio delle solite riforme lacrime & sangue con conseguente ulteriore crollo del PIL):
TFP Link :: https://contropiano.org/news/internazionale-news/2020/07/21/da-oggi-in-poi-ci-governa-berlino-0130244Ma andiamo un po' alla fonte e leggiamo il documento del Consiglio europeo sull'accordo (si parla anche del nuovo bilancio europeo).
https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-10-2020-INIT/it/pdf?fbclid=IwAR3DI7gyhqc-j3UdaDTR0M61eeLUuZAzeje2EJTM9eel00bjE688tw2g4vQI sussidi sono scesi dai 500 miliardi iniziali a 390. Sostituiti, ovviamente, da un considerevole aumento della quota prestiti (a cui si potrà accedere solo dopo l’uso dei sussidi, quindi non prima del 2024).
Per quanto riguarda i sussidi, all’Italia ne dovrebbero arrivare una cifra compresa tra i 68 e gli 82 miliardi. Erogati tra il 2021 e il 2024, nella “migliore” delle ipotesi.
Cioè una somma equivalente circa all’1% del nostro PIL a fronte di un crollo, solo quest’anno, di almeno il 12%.
Sussidi che non sono a fondo perduto poiché a partire dal 2026 andranno restituiti o con l’aumento del contributo al bilancio europeo da parte dell’Italia o con una maggiore imposizione fiscale.
L’uso di questi sussidi è legato inoltre a condizioni vincolanti almeno quanto quelle del MES. Insomma dobbiamo fare le "riforme", che sono sempre le solite: aumento dell’età pensionabile e taglio delle stesse, taglio dei diritti dei lavoratori e dei salari, taglio e privatizzazione del SSN, taglio del restante stato sociale. (che sono le raccomandazioni fatte dalla Commissione nel 2019/2020, sulle quali, secondo l'accordo, si baserà la valutazione del piano di riforme da sottoporre a Bruxelles per ottenere i soldi).
Altrimenti basterà il veto di un qualsiasi Paese (non nella forma ma nella sostanza: i famosi "frugali" parlavano ovviamente a nome della Germania e l'altrettanto famoso 35% di popolazione si raggiunge se, al veto dei "frugali" si aggiunge indovinate un po' chi?) per sospenderne l’erogazione.
Quindi si tratta di un Recovery MES più che di un Recovery fund.
In cambio però pagheremo anche per gli sconti fiscali (rebates) di contributo al bilancio UE di cui usufruiranno altri Paesi.
Più nel dettaglio, ogni anno e almeno fino al 2027, la Germania (maggiore beneficiaria, come al solito) risparmierà 3,6 miliardi di euro, l’Olanda 1,9 miliardi, la Svezia 1,1 miliardi, l’Austria 565 milioni e la Danimarca 380 milioni.
Lasceranno però a noi la scelta su cosa tagliare e le nuove imposte da applicare per aumentare il già trentennale avanzo primario per contribuire (rimborsare) al Recovery MES, mentre per quanto riguarderà la sempre minore spesa pubblica, dovrà passare tutto per l’approvazione di Bruxelles.
Questa è la vittoria di Conte, che dal punto di vista della stampa è perfettamente lecito definire così: mettere il cappio al collo all'Italia per almeno altri vent'anni infatti fa molto comodo ai nostri industriali così che possano continuare ad essere liberi di piegare i salari e di aumentare i profitti (magari da portare in Olanda per pagarci meno tasse). Un po' meno dal punto di vista dei lavoratori e delle classi popolari, che saranno massacrati da queste scelte.
Si potrebbe chiudere con una amara considerazione: per prendere due spicci con i quali far fare il ponte sullo stretto ad un Caltagirone qualsiasi (come minacciato\promesso da Conte stesso), si tagliano salari, sanità, pensioni, investimenti pubblici realmente utili per milioni di italiani.