Autore Topic: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero  (Letto 1659689 volte)

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Offline atchoo

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19950 il: 22 Mar 2020, 11:37 »
A Jello fascio? Jello fascio? Ma se è comunista così!!

Offline Shagrath82

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19951 il: 22 Mar 2020, 11:37 »
A Jello fascio? Jello fascio? Ma se è comunista così!!
(cit.)
Per il resto non è che psicanalizzi nulla, loro parlano e io li ascolto incantata. Un idiota è come un cadavere in autostrada dopo un incidente, passi vicino, non vuoi guardare ma la tentazione per il morboso prende il sopravvento e ci butti un occhio..
Ruko

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19952 il: 22 Mar 2020, 12:51 »
A Jello fascio? Jello fascio? Ma se è comunista così!!


Offline J VR

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19953 il: 22 Mar 2020, 13:21 »
Haha m'avete fatto ricordare una storiella.
La madre filippina di un mio amico gli regalò per il compleanno (lui è del 24 Dicembre) una maglietta con su scritto XMAS... peccato che stava per Decima MAS con tanto di stemma e cazzi vari. ;D

Offline Darkamon

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19954 il: 22 Mar 2020, 14:10 »
Haha m'avete fatto ricordare una storiella.
La madre filippina di un mio amico gli regalò per il compleanno (lui è del 24 Dicembre) una maglietta con su scritto XMAS... peccato che stava per Decima MAS con tanto di stemma e cazzi vari. ;D
Ahahahahahahah

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Adepto della chiesa di Fand.

Offline naked

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19955 il: 22 Mar 2020, 16:42 »
Sei un disco rotto😂

come volevasi dimostrare, all'eurogruppo di ieri hanno deciso che il patto di stabilità rimane lì com'è, paro paro.
Hanno sospeso il patto di stabilità.
Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19956 il: 23 Mar 2020, 10:42 »
Sei un disco rotto😂

come volevasi dimostrare, all'eurogruppo di ieri hanno deciso che il patto di stabilità rimane lì com'è, paro paro.
Hanno sospeso il patto di stabilità.

Che senza una banca centrale in grado di monetizzare il deficit ed il divieto di far tornare lo Stato nell'economia per nazionalizzare tutte le produzioni che non riapriranno più, non serve assolutamente a nulla perché "sospenderlo" significa che l'anno prossimo, con una recessione spaventosa (si parla di una contrazione del PIL fino all'8%) si firma allegramente il MoU con la Troika per restituire i quattro spicci che hanno messo con l'ultima manovrina.

Poi nel corso degli anni è stato "sospeso" una valanga di volte.
« Ultima modifica: 23 Mar 2020, 10:45 da Jello Biafra »

Offline slataper

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19957 il: 23 Mar 2020, 11:07 »
@Jello Biafra conosci il libro Io sono il potere - confessioni di un capo di gabinetto?

Citazione
Chi muove i fili della politica italiana? Quali scambi si fanno, ogni giorno, nei ministeri? Su quali soluzioni al limite della legge si fonda la ragion di Stato? Per la prima volta un capo di gabinetto svela dall’interno le regole non dette e i segreti inconfessati dei palazzi del potere.
“Ogni tanto qualcuno mi chiede che mestiere faccio. Non ho ancora trovato una risposta. La verità è che una risposta non esiste.
Io non faccio qualcosa. Io sono qualcosa. Io sono il volto invisibile del potere. Io sono il capo di gabinetto. So, vedo, dispongo, risolvo, accelero e freno, imbroglio e sbroglio. Frequento la penombra. Della politica, delle istituzioni e di tutti i pianeti orbitanti. Industria, finanza, Chiesa. Non esterno su Twitter, non pontifico sui giornali, non battibecco nei talk show. Compaio poche volte e sempre dove non ci sono occhi indiscreti. Non mi conosce nessuno, a parte chi mi riconosce. Dal presidente della Repubblica, che mi riceve riservatamente, all’usciere del ministero, che ogni mattina mi saluta con un deferente ‘Buongiorno, signor capo di gabinetto’. Signore. Che nella Roma dei dotto’ è il massimo della formalità e dell’ossequio. La misura della distinzione. Noi capi di gabinetto non siamo una classe. Siamo un clero. Una cinquantina di persone che tengono in piedi l’Italia, muovendone i fili dietro le quinte. I politici passano, noi restiamo. Siamo la continuità, lo scheletro sottile e resiliente di uno Stato fragile, flaccido, storpio fin dalla nascita. Chierici di un sapere iniziatico che non è solo dottrina, ma soprattutto prassi. Che non s’insegna alla Bocconi né a Harvard. Che non si codifica nei manuali. Che si trasmette come un flusso osmotico nei nostri santuari: Tar, Consiglio di Stato, Corte dei conti, Avvocatura dello Stato. Da dove andiamo e veniamo, facendo la spola con i ministeri. Perché capi di gabinetto un po’ si nasce e un po’ si diventa. La legittimazione del nostro potere non sono il sangue, i voti, i ricatti, il servilismo. È l’autorevolezza. Che ci rende detestati, ma anche indispensabili. Noi non siamo rottamabili. Chi ha provato a fare a meno di noi è durato poco. E s’è fatto male. Piccoli, velleitari, patetici leader politici. Credono che la storia cominci con loro.”

“Io sono un’ombra. L’ombra del potere. Talvolta più potente del potere. Io sono il capo di gabinetto.”

L'ho finito ieri. Racconta tante cose plausibili ma sarebbe interessante il riscontro di chi ha vissuto la politica da dentro.
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Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19958 il: 23 Mar 2020, 12:07 »
No, non lo conosco, grazie della segnalazione, cmq!

Io quello che ho visto in tanti anni di politica attiva dentro le istituzioni principalmente locali (Comuni, province e regioni) ma anche nazionali è che c'è un misto di ignoranza, incompetenza, incapacità gestionale, non volontà di assumersi responsabilità e, viceversa, volontà di sfruttare mediaticamente ogni cosa.

Poi ci sono i "tecnici", comunali, regionali, ministeriali, poco importa, che si approfittano di una politica imbelle, inadeguata, debole e spesso connivente, per imporre scelte politiche precise.

Tutto ciò ha un nome ed è frutto di un percorso, che si chiama "selezione al contrario": sono andati avanti i peggiori che sono i più servili (perché così non potevano mettere in ombra i loro diretti superiori, quelli che gli han fatto fare carriera e poi, una volta usciti di scena, hanno consentito di prendere il loro posto) e spesso i più furbi.

Dal 1992 ad oggi c'è stato poi il grande cancro del "vincolo esterno", cioè i trattati UE. Dato che la nostra classe dirigente non ha un briciolo di preparazione politica, economica, sociologica, ha pensato bene di mettere il pilota automatico su una serie ininterrotta di scelte politiche che hanno avuto (e avranno) conseguenze catastrofiche sul nostro paese, perché così hanno avuto la scusa per non prendersi responsabilità ("ce lo chiede l'Europa").

Va da se che, invece, chi dietro le quinte spingeva per quelle scelte, un'idea di come va il mondo ce l'aveva benissimo e sapeva altrettanto bene che, tali scelte, avrebbero fatto i propri interessi. Son stati più bravi di noi a fare azioni di lobbing, questo gliene va dato atto.

Prendiamo ad esempio Confindustria.

Cosa ha significa per Confindustria l'adesione a Maastricht, il vincolo esterno, l'austerity imposta per trattato, le privatizzazioni, la deregolamentazione del mercato del lavoro, la libera circolazione di capitali e merci? Per sommi capi tre cose:

1)sconfiggere uno dei movimenti operai più forti al mondo, che con le lotte fatte dal dopoguerra all'inizio degli anni ottanta (lo spartiacque fu il referendum sulla scala mobile) era riuscito a strappare diritti e salari adeguati a scapito dei profitti (basti vedere come è variata, negli ultimi trent'anni, la quota salari sul PIL e quella profitti sul PIL)

2)rinunciare al mercato interno per il ben più profittevole mercato estero (almeno nell'immediato, perché poi basta un'influenza in una provincia cinese a far crollare entrambi), trasformando l'Italia in un paese esclusivamente esportatore con un surplus manifatturiero di oltre 100 miliardi di dollari, surplus che finisce tutto in profitti per pochi, mica in ricchezza per tanti

3)avere accesso a prezzo di saldo ai tanti asset industriali pubblici svenduti dalla sciagurata stagione delle privatizzazioni, con il doppio risultato di eliminare la concorrenza pubblica e di appropriarsi di tecnologie ed impianti all'avanguardia a prezzi stracciati

Solo ora, dopo trent'anni di profitti alle stelle, qualcuno anche dentro Confindustria, si sta rendendo conto che questa situazione non fa più nemmeno i loro interessi spiccioli ed immediati, sull'altare dei quali ha sacrificato la tenuta stessa dell'Italia come paese industrializzato.

Non c'è un "grande vecchio" che complotta dietro le quinte, ma una rete di associazioni, università private, centri di pressione, personalità schieratissime in posti influenti (pensiamo a Guido Carli, a Ciampi, a Prodi -che lo fecero presidente dell'IRI!- a Padoa Schioppa, ad Amato, allo stesso Paolo Savona, che nonostante le cazzate della Lega fu il ministro dell'industria che avvio le privatizzazioni, ecc...), società tipo l'Istituto Bruno Leoni, il cui economista capo Riccardo Rossi fu consulente alla politica economica del governo Dalema e così via.
« Ultima modifica: 23 Mar 2020, 12:10 da Jello Biafra »

Offline slataper

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19959 il: 23 Mar 2020, 12:56 »
Il libro è incentrato sulle micro-dinamiche delle istituzioni italiane, non arriva a definire i motivi che guidano certe decisioni ma in gran parte sposa la tua tesi: leggi e provvedimenti come frutto di scontro tra poteri e interessi più o meno forti, con l'interesse pubblico sempre e solo sullo sfondo. Vengono descritti i modi in cui certe leggi vengono scritte appositamente male per essere inapplicabili oppure vengono sterilizzate dagli apparati burocratici.
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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19960 il: 23 Mar 2020, 19:13 »
Ah, e qui da noi ovviamente si dorme e si aspetta la mano invisibile del mercato.

TFP Link :: https://www.repubblica.it/economia/2020/03/23/news/germania_piano_governo_coronavirus-252083864/?ref=RHPPTP-BH-I252024840-C12-P7-S5.4-T1

Citazione
BERLINO - Per affrontare la battaglia del coronavirus, il ministro delle Finanze Olaf Scholz (Spd) e il suo collega dell'Economia Peter Altmaier (Cdu), si sono presentati come due affiatati dioscuri pronti a un'ecatombe economica che rischia di mettere in ombra la Grande crisi del 2008. Per contrastarne gli effetti, hanno annunciato di aver approntato un piano mammut da circa 750 miliardi di euro molto concentrato, intanto, sulla salvaguardia delle piccole e medie imprese. Ma in parallelo nascerà anche, sulle ceneri del fondo bancario Soffin, un fondo statale che potrebbe nazionalizzare aziende che dovessero suscitare appetiti stranieri o l'interesse di fondi speculativi.

« Ultima modifica: 23 Mar 2020, 19:20 da Jello Biafra »

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19961 il: 23 Mar 2020, 19:51 »
Voglio diventare crucco.

Ma solo economicamente crucco, tutto il resto non faccio mai il cambio.
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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19962 il: 23 Mar 2020, 22:13 »
Le politiche Keynesiane funzionano così. Quando non c'è crisi, risparmi. Quando c'è crisi, spendi.

Se spendi sempre il gioco non funziona.
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19963 il: 23 Mar 2020, 22:19 »
Le politiche italiane funzionano così. Quando non c'è crisi, rubi. Quando c'è crisi, piagni.

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19964 il: 24 Mar 2020, 07:05 »
La soluzione sarà nazionalizzare il pianeta.
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