Autore Topic: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero  (Letto 1644897 volte)

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Offline keigo

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19740 il: 27 Nov 2019, 19:54 »
Il contenuto è che se si vuole parlare di sta roba lo fa dimostrando perché e per cosa non va. Tendenzialmente lo si fa fornendo a supporto una base analitica, un modello ed una robusta formulazione. Altrimenti è clickbait. Non si può pretendere di trattare sta roba con tanta superficialità e venir presi sul serio. Perché altrimenti è demagogia. È marketing. È finzione.
« Ultima modifica: 27 Nov 2019, 20:05 da keigo »
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Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19741 il: 27 Nov 2019, 20:03 »
Il contenuto è che se si vuole parlare di sta roba lo fa dimostrando perché e per cosa non va. Tendenzialmente lo si fa fornendo a supporto una base analitica, un modello ed una robusta formulazione. Altrimenti è clickbait. Non si può pretendere di trattare sta roba con tanta superficialità e venir presi sul serio. Perché altrimenti è demagogia. È marketing. È finzione.

"dimostrare perchè e per cosa non va" è esattamente ciò che fanno da mesi i contrari, invece il PD dice "si vota perché sì e basta".

Vabbè, sei uno di quelli che vorrebbero abolire il suffragio universale, ho capito, scusa, hai ragione te.

Bankitalia che fa clickbaiting.
« Ultima modifica: 27 Nov 2019, 20:56 da Jello Biafra »

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19742 il: 27 Nov 2019, 20:06 »
EDIT SBAGLIATO POST
« Ultima modifica: 27 Nov 2019, 20:56 da Jello Biafra »

Offline Ivan F.

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19743 il: 27 Nov 2019, 21:21 »
Vabbè, sei uno di quelli che vorrebbero abolire il suffragio universale

Il capobanda di quelli sono io!  ;D
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Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19744 il: 27 Nov 2019, 21:34 »
Vabbè, sei uno di quelli che vorrebbero abolire il suffragio universale

Il capobanda di quelli sono io!  ;D

Beh, nei fatti non ci siamo tanto lontani, c'è da dire.

Colgo l'occasione per postare un altro breve riassunto sulla questione MES, più snello e semplice rispetto a quelli postati sopra:

TFP Link :: http://patriaecostituzione.it/2019/11/26/what-a-mes-faq-sul-mes/?fbclid=IwAR2uyMxqd8eRmMLGdweqWX85d9KlIbh_YZL-ocaMv0phEvFZ-xHEJ8xzLMA

Citazione
Nel documento disponibile in rete (il link è in questo pezzo di Giampaolo Galli: https://www.lavoce.info/archives/62271/meccanismo-di-stabilita-e-il-caso-di-allarmarsi/ dove dice “così come emendato a giugno”) se ne parla e come. In particolare, in un punto del preambolo al Trattato si dice: “(12B) In exceptional cases an adequate and proportionate form of private sector involvement, in accordance with IMF practice, shall be considered in cases where stability support is provided accompanied by conditionality in the form of a macro-economic adjustment programme.” (trad.: “in circostanze eccezionali una forma adeguata e proporzionata di coinvolgimento dei privati, in linea con le pratiche del Fondo Monetario Internazionale, verrà presa in considerazione nei casi in cui il sostegno alla stabilità [del debito] è concesso accompagnato da condizionalità nella forma di programmi di aggiustamento macroeconomico”). Per coinvolgimento del settore privato (Private sector involvement, PSI) si intende che il settore privato potrebbe subire una riduzione del credito che vanta verso lo Stato. PSI è dunque sinonimo di ristrutturazione del debito. Quest’ultimo non è automatico, questo va riconosciuto, ma è fra le opzioni possibili. Nell’articolato poi il punto non viene invero ripreso, ma nell’Annesso III dove si specificano le condizioni di accesso agli aiuti si menziona ripetutamente la clausola della sostenibilità del debito.

Potete pure iniziare a vendere i vostri BTP ed a chiudere i vostri conti correnti che c'è da salvare Deutsch Bank!

Offline keigo

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19745 il: 27 Nov 2019, 21:45 »
Sembra di leggere un beppe grillo ordinato su wish
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Offline keigo

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19747 il: 28 Nov 2019, 10:48 »
r/savedyouaclick: l'articolo fa una mega dietrologia sull'euro con in sostanza la solita conclusione da scuole superiori "i cicli economici, i paesi diversi, le divisioni, le guerre e vari potenze mondiali". Sembra di parlare con una che deve necessariamente diventare la tua ex (e che sta cercando qualsiasi scusa per creare scompiglio e farti capire che si ti sta mettendo le corna).

Citazione
Ad avvisare inutilmente dei pericolosi esiti di un tale esperimento, negli anni di incubazione di Maastricht, non furono solo alcuni dei migliori economisti del mondo (Rudiger Dornbusch, Paul Krugman, Martin Feldstein, Joseph Stiglitz, per fare alcuni nomi), peraltro completamente ignorati dai leader europei. Un articolo firmato sotto pseudonimo da un gruppo di dissidenti della Banque de France, apparso nel settembre del 1993 sul periodico La Revue des Deux Mondes, aveva denunciato in modo spietato l’analfabetismo economico dell’apparato di potere francese uscito dalla École Nationale d’Administration nonché del suo sommo pontefice, l’ineffabile Jean-Claude Trichet, già presidente della Banca di Francia e primo presidente della Banca centrale europea 6.
Il monito più significativo sui rischi dell’euro arrivò da chi, più di tutti, aveva seguito dall’interno la genesi della moneta unica: il capo della divisione Affari monetari della Commissione europea, Bernard Connolly. In un coraggioso libro che gli costò il posto e un processo davanti alla Corte di Giustizia, Connolly, dati alla mano, denunciò pubblicamente la follia del progetto, avvisando che Maastricht non sarebbe stato il compimento del trattato di Roma, ma un «manifesto per la divisione e il conflitto in Europa». Tentare di legare insieme paesi come la Francia e la Germania mediante una moneta comune non avrebbe forgiato un’unione, al contrario avrebbe trasformato «questioni monetarie nazionali in conflitti politici internazionali» 7. Il progetto di unione monetaria, spiegava il manager dell’allora Sistema monetario europeo, avrebbe creato «miseria sociale ed economica», e lo avrebbe fatto in un modo «del tutto prevedibile», distruggendo non solo la prosperità economica e sociale dei paesi coinvolti, ma anche la legittimità politica, l’amicizia e la cooperazione tra i popoli d’Europa. Mettendo in gravissimo rischio la stabilità, la legittimità e la pace.

Gli fece eco qualche anno più tardi Martin Feldstein, insigne economista di Harvard, che scrivendo nel 1997 su Foreign Affairs mise in guardia i leader veterocontinentali: «Invece di favorire l’armonia intra-europea e la pace globale, è molto più probabile che il passaggio all’unione monetaria e all’unione politica che ne conseguirà conduca a un aumento dei conflitti all’interno dell’Europa. (…) Contrariamente alle speranze e alle supposizioni di Monnet, la devastante guerra di secessione americana ci ricorda che un’unione politica formale non costituisce di per sé una garanzia contro una guerra intra-europea».

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Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19748 il: 28 Nov 2019, 11:01 »
Manda il curriculum a Limes, magari ti assumono e ti fanno anche caporedattore  :yes:

Offline Van

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19749 il: 28 Nov 2019, 11:48 »
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Offline slataper

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« Risposta #19750 il: 28 Nov 2019, 12:04 »
Vabbè, sei uno di quelli che vorrebbero abolire il suffragio universale

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Offline Gaissel

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19751 il: 28 Nov 2019, 12:43 »
r/savedyouaclick: l'articolo fa una mega dietrologia sull'euro con in sostanza la solita conclusione da scuole superiori "i cicli economici, i paesi diversi, le divisioni, le guerre e vari potenze mondiali". Sembra di parlare con una che deve necessariamente diventare la tua ex (e che sta cercando qualsiasi scusa per creare scompiglio e farti capire che si ti sta mettendo le corna).

Citazione
Ad avvisare inutilmente dei pericolosi esiti di un tale esperimento, negli anni di incubazione di Maastricht, non furono solo alcuni dei migliori economisti del mondo (Rudiger Dornbusch, Paul Krugman, Martin Feldstein, Joseph Stiglitz, per fare alcuni nomi), peraltro completamente ignorati dai leader europei. Un articolo firmato sotto pseudonimo da un gruppo di dissidenti della Banque de France, apparso nel settembre del 1993 sul periodico La Revue des Deux Mondes, aveva denunciato in modo spietato l’analfabetismo economico dell’apparato di potere francese uscito dalla École Nationale d’Administration nonché del suo sommo pontefice, l’ineffabile Jean-Claude Trichet, già presidente della Banca di Francia e primo presidente della Banca centrale europea 6.
Il monito più significativo sui rischi dell’euro arrivò da chi, più di tutti, aveva seguito dall’interno la genesi della moneta unica: il capo della divisione Affari monetari della Commissione europea, Bernard Connolly. In un coraggioso libro che gli costò il posto e un processo davanti alla Corte di Giustizia, Connolly, dati alla mano, denunciò pubblicamente la follia del progetto, avvisando che Maastricht non sarebbe stato il compimento del trattato di Roma, ma un «manifesto per la divisione e il conflitto in Europa». Tentare di legare insieme paesi come la Francia e la Germania mediante una moneta comune non avrebbe forgiato un’unione, al contrario avrebbe trasformato «questioni monetarie nazionali in conflitti politici internazionali» 7. Il progetto di unione monetaria, spiegava il manager dell’allora Sistema monetario europeo, avrebbe creato «miseria sociale ed economica», e lo avrebbe fatto in un modo «del tutto prevedibile», distruggendo non solo la prosperità economica e sociale dei paesi coinvolti, ma anche la legittimità politica, l’amicizia e la cooperazione tra i popoli d’Europa. Mettendo in gravissimo rischio la stabilità, la legittimità e la pace.

Gli fece eco qualche anno più tardi Martin Feldstein, insigne economista di Harvard, che scrivendo nel 1997 su Foreign Affairs mise in guardia i leader veterocontinentali: «Invece di favorire l’armonia intra-europea e la pace globale, è molto più probabile che il passaggio all’unione monetaria e all’unione politica che ne conseguirà conduca a un aumento dei conflitti all’interno dell’Europa. (…) Contrariamente alle speranze e alle supposizioni di Monnet, la devastante guerra di secessione americana ci ricorda che un’unione politica formale non costituisce di per sé una garanzia contro una guerra intra-europea».
Non credo di aver capito benissimo il senso del post. A che pro la parte quotata? Per percularla?

Mi pare che esponga contenuti piuttosto chiari, verosimili e verificabili perlomeno nel passato recente*, al netto del concetto di "guerra" intesa in senso letterale, che è un errore di visione figlio del tempo in cui sono stati esposti i suddetti allarmi.

*Si spera sempre altrimenti per il futuro prossimo, invece. Io confido in revisioni strutturali dell'euro e delle politiche economiche dell'unione, non essendo anti-europeista a priori.

Per inciso: l'estratto di cui sopra è l'unico contenuto letto delle ultime pagine, giacché seguire i link di Jello vorrebbe dire spenderci le giornate, e lo farei volentieri se pagato per farlo ^__^
Il mio Yearbook 2022 - 2021 - 2020 - 2019 I miei Awards 2018
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Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19752 il: 28 Nov 2019, 14:06 »
Insomma, è chiaro che la riforma del MES serve a far pagare al resto d'Europa il prossimo crac di Deutsch Bank, ve lo dice anche questo simpatico europarlamentare della CDU:

TFP Link :: https://www.huffingtonpost.it/entry/il-falco-tedesco-rassicura-litalia-il-mes-e-il-nostro-whatever-it-takes-e-uno-scudo-anche-per-voi_it_5ddf8d13e4b0d50f329cd39c?j2&utm_hp_ref=it-homepage

Mi chiedo cosa abbiano promesso a Gualtieri per il dopo-ministero dell'economia, qualche bella poltrona a Bruxelles (dove per altro già lavorava contro gli interessi del suo stesso paese, essendo stato uno di quelli che hanno messo a punto il fiscal compact).

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19753 il: 29 Nov 2019, 10:57 »

*Si spera sempre altrimenti per il futuro prossimo, invece. Io confido in revisioni strutturali dell'euro e delle politiche economiche dell'unione, non essendo anti-europeista a priori.


Eh, il problema è che la revisione dei trattati richiede l'unanimità del voto. Ed in una situazione come quella dell'UE, costruita non su basi di solidarietà fra paesi ma su dinamiche geopolitiche che avvantaggiano alcuni stati a discapito di altri in base ai rapporti di forza fra gli stessi, l'unanimità non ci sarà mai.

Poi c'è l'elemento "di classe", non meno importante: l'UE ed i trattati che la istituiscono, scolpiscono nella pietra il modello economico scelto, un modello che è ovviamente servito a ribaltare tutte le conquiste che il lavoro ed i lavoratori avevano ottenuto dal capitale a partire dalla fine della seconda guerra mondiale sino all'inizio degli anni ottanta. Quindi, anche le classi dominanti dei paesi svantaggiati dall'euro e dall'UE, difficilmente appoggeranno proposte di modifica in quanto rischierebbero di perdere ciò che sono riusciti ad ottenere dalla moneta unica (e cioè l'abbassamento dei salari ed il conseguente aumento dei profitti), indebolendo perciò il fronte di chi chiede una revisione delle politiche adottate.

Qui infatti si svela il vero volto dell'UE, oltre le ragioni geopolitiche (Francia e UK che volevano mettere la museruola ad una Germania riunificata, finendo però per ottenere l'effetto contrario), quello cioè di dispositivo attivato dal capitale per riprendersi indietro (con gli interessi) le concessioni che è stato costretto a fare nei confronti del lavoro perché fino al 1989 c'era lo spettro del comunismo e volevano evitare a tutti i costi che quel mondo risultasse "più attrattivo" rispetto al nostro.

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero
« Risposta #19754 il: 01 Dic 2019, 10:44 »
Cmq c'è sempre qualcosa di peggio del MES, c'è l'autonomia differenziata, primo punto del programma leghista che, però, sarà realizzata dal governo attuale, che era nato per fermare la Lega:

TFP Link :: https://www.marx21.it/index.php/italia/democrazia-e-stato/30143-una-legge-quadro-che-apre-la-porta-alla-disarticolazione-della-repubblica