Che ne so, un @Gunny come la vede?
La vedo che siamo costretti ad aggiornare mensilmente i record di profondità via via toccati dalla vergogna nazionale.
Capitan Selfie balza di "emergenza" in "emergenza", ben assistito dai suoi spin doctor, favorendo scenari dove siano evocabili topoi narrativi ben consolidati e che il suo elettorato adora. Nave nord europea "mandata" (?) da nazioni che "ci danno lezioni", antagonista collocabile nel folder "radical chic" ecc.
Poi, nel corso dello stesso mese a Lampedusa sbarcano 300 altri migranti, ma il tutto avviene in assenza dei succitati prerequisiti di storytelling. Quindi, come per magia, i porti non sono più chiusi e gli sbarchi avvengono senza chiasso.
Al nostro non interessa in alcun modo risolvere il problema, perché a tale problema deve le sue fortune politiche. Che rischiano di trasformarsi presto in un disastro per noi.
Poi ci sono gli attori non protagonisti: una è Carola Rackete, con cui probabilmente non andrei d'accordo su tante cose ma che credo animata dalle migliori intenzioni. Magari avrà infranto qualche procedura nell'attraccare ma mi sembra difficile pensare che abbia "speronato e travolto navi da guerra" con quella bagnarola (non ho visto video). Probabilmente, dopo tutti quei giorni in mare e col caldo torrido, ha perso la pazienza e ha deciso che in un modo o nell'altro doveva far scendere quella povera gente. Se ci saranno responsabilità saranno accertate ma a) un paese normale evita che si arrivi a quel punto e b) in ogni caso chi le ha urlato certe cose sulla banchina dovrebbe avere l'opportunità di riflettere grazie all'ospitalità delle patrie galere.
Poi ci sono i finanzieri, che sono tenuti ad obbedire agli ordini ridicoli di Capitan Selfie, ordini che non hanno nulla a che fare con una razionale gestione del problema migranti. Penso fossero a disagio tanto quanto la Rackete. Anzi di più, dato che lei si sentiva certamente dalla parte del giusto mentre loro si chiederanno ogni secondo che diamine stanno facendo.
Il punto è che i precedenti governi (Renzi e Gentiloni) stavano facendo un buon lavoro, il lavoro che ci si può aspettare dalla leadership di un paese occidentale nella gestione di un problema così complesso, riassumibile in:
1. Chi ti sta annegando sotto gli occhi va soccorso, punto. Poi, eventualmente lo espelli o rimpatri. Ma la gente non si lascia annegare.
2. Accordi coi paesi di partenza per limitare i flussi
3. Accordi con la Libia per impedire la partenza delle barche
Gli ultimi due punti comportano certamente delle azioni appartenenti ad aree di moralità grigie (grigio scuro, nel caso del 3) ma d'altronde è inevitabile nel governare un paese alle prese con problemi di questa complessità.
L'obiettivo era contenere/risolvere il problema ed il problema era in via di contenimento/risoluzione.
Ora ci sono nuovi obiettivi:
Numero 1: "Bisogna spaventarli, inculcargli la paura, bisogna imbottirli di paura come si fa con le oche finché non gli scoppia il fegato per fare il patè, bisogna fare in modo che quella paura fermenti e si trasformi in odio, un odio assoluto, irrazionale, sguaiato." (Goering)
Quella paura per ora sta venendo tradotta in voti e consenso a beneficio di Capitan Selfie, ma gli avventori di quella banchina (e tanti loro simili in giro per l'italia) già mostrano i primi segni della mutazione successiva.
Numero 2, temo su preciso dettato di Putin (e col gradimento di Trump): cercare ogni occasione di scontro con l'UE, minandone per quanto possibile il disegno politico. Più questo obiettivo sarà centrato, peggio sarà per noi perché i nostri danti causa saranno lesti nel dimenticarsi il nostro zelo di esecutori. Ma Capitan Selfie per allora sarà più al sicuro dei 49 milioni della Lega.
Rimpiangeremo Renzi, già lo dissi. Ma forse finiremo pure per rimpiangere Berlusconi, cui comunque attribuisco pesantissime responsabilità nell'aver progressivamente impoverito il "cervello" della nazione, creando i presupposti per quello che vediamo oggi.
Patente elettorale, now.