Come previsto, il Deep State ha a cuore gli interessi strategici degli USA. Non giocherebbero mai allo sfascio totale per liberarsi di un presidente che, peraltro, è già in fase avanzata di normalizzazione.
Ammettere che una potenza sub-par come la Russia ha eterodiretto le sorti elettorali americane non è un dato da cui lo status degli USA potrebbe uscire illeso. Quindi, ripeto: ci vorrà molto tempo per sapere come sono veramente andate le cose, if ever.
Hmm forse però qua va chiarita una cosa. L'oggetto principale dell'indagine non era l'interferenza russa in sé, bensì se Trump o il suo entourage fossero o meno un asset del Cremlino, che è cosa ben diversa. E' su questo alcuni democratici e i media americani hanno speculato senza sosta, ed è questo che secondo il rapporto non è stato suffragato da evidenze conclusive (al contrario delle interferenze russe, che invece sono state
confermate). Ma come tu sai meglio di me, interferire nelle libere determinazioni della democrazia in giro per il mondo non è niente di nuovo: fa parte del modus operandi delle grandi potenze, USA in testa (che poi si spingono ben oltre le macchinazioni elettorali, vedi Brasile ieri e Venezuela oggi). Determinare esattamente quanto abbia pesato l'interferenza russa nell'elezione di Trump è, credo, impossibile; e del resto, non è stato l'unico elemento discusso - vedi la riapertura delle indagini dell'FBI sulle email della Clinton (che le sono valse l'appellativo trumpiano di 'crooked Hillary'), chiuse a metà 2016 e riaperte a fine ottobre, poche settimane prima delle elezioni.
Questo a meno che la tua perplessità non si riferisse proprio alla cadute delle accuse di collusione con la Russia. Nel qual caso però, almeno a me, risulta difficile far collimare ciò con il deterioramento dei rapporti tra le due potenze, che non mi sembra proprio scaturisca dalla sola Russia. Magari mi sbaglio eh, ma non lo vedo proprio.