@Ivan F. Daje, troviamolo sto punto di convergenza.
Ti posto un "articolo" orripilante de Il Primato Nazionale (ma che cazz...) che secondo me rende bene, nel suo radicalismo folle, l'effetto dei fastidi di pancia a chi si sbatte "al posto nostro". Non l'ho mai capita sta cosa, e secondo me il passo con l'insultare i volontari rapiti in territori di guerra non è lunghissimo.
Senza offesa, eh. Ma è l'effetto che mi fanno proprio di slancio i commenti "quanto mi sta sul culo questa". Non posso non vedere quella roba lì.
TFP Link :: https://www.ilprimatonazionale.it/esteri/greta-thunberg-paladina-ambiente-108169/Ecco, questo articolo fa dietrologie, lancia strali a caso, tira fuori interpretazioni volgarissime e pericolose sul concetto di malattia, oltrettutto a danni di una minorenne, dice minchiate antiscientifiche sull'asperger, si fa forte di indiscrezioni dubbie, senza fonti concrete (Il Giornale citato, lol) e amplificate ad hoc*, eppure nonostante tutte queste evidenze di una macchina del fango necessaria e sufficente al cattivismo imperante, una volta che ti hanno messo la pulce del dubbio nell'orecchio, è difficile cavarla via. È difficile anche per me, che pur ritengo gli effetti positivi e necessari di un personaggio come Greta.
Mi viene da correre a verificare. Poi non lo faccio per pigrizia, e mi tengo il dubbio scettico, che sta lì, e si gonfia come una muffa.
Questa cosa mi fa molto riflettere. È assai più facile titillare il fastidio, il sospetto, il giudizio intellettualizzato, piuttosto che generare e mantenere empatia (speaking of) per qualcosa di buono, pur banale che sia.
*in effetti, cosa c'é di strano che dietro a un'adolescente attivista ci sia una famiglia già sensibilizzata e magari già attiva sul tema? Magari con degli strumenti culturali ed economici per poterla sostenere? È la cosa più ovvia, e anche piuttosto innocua a ben vedere, se sgonfiata dei soliti complottismi imperanti.