Qualche riflessione sui dati ISTAT sul PIL e l'occupazione.
La contrazione del PIL a questo giro (ma negli ultimi anni è più o meno sempre stato così) è dovuta tutta alla diminuzione della domanda interna, composta da consumi + investimenti in calo, mentre l'export per ora tiene.
E' abbastanza scontato capirne anche i motivi: incertezza politica da un lato, bassi salari e precarietà (che si traducono in bassi consumi che a loro volta portano le aziende a non investire sulla produzione) dall'altro hanno frenato la domanda interna.
Il governo quindi è responsabile solo per metà del calo, l'altra metà è tutta farina del sacco mercantilista, quello che "svalutiamo il lavoro e la domanda interna per essere competitivi sui mercati esteri ed aumentare l'export".
Solo che basta una scoreggia in USA (ad esempio le guerre commerciali a base di dazi, approvati o anche solo promessi) per influenzare negativamente le esportazioni.
Invece una domanda interna solida, alimentata da salari adeguati, sicurezza sociale e investimenti pubblici, risente molto, molto meno delle turbolenze internazionali.