Autore Topic: [Politica e Governo] Dove c'è il disordine io prospero  (Letto 1644841 volte)

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Offline slataper

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14415 il: 12 Ago 2018, 10:55 »
Io sono per un mercato del lavoro stle americano.
Il concetto di "tempo indeterminato@ è assolutamente anacronistico.
Concordo.
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Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14416 il: 12 Ago 2018, 11:15 »
Io sono per un mercato del lavoro stle americano.
Il concetto di "tempo indeterminato@ è assolutamente anacronistico.

That.
L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro, non sul posto di lavoro.

Riguardo a quanto ha scritto Jello, è secondo me una lettura degli eventi ragionata ma informata da presupposti novecenteschi. Siamo sempre meno clientes di un impero intento a mantenerci prosperi e obbedienti e sempre più un fragile vascello che naviga solitario in mondo multipolare. Diritti e investimenti pubblici non sono più la via di fronte a investitori che valutano solo redditività e solidità. Investitori di cui abbiamo, purtroppo, bisogno.
La riforma mi sembrava un passo nella direzione di uno Stato più rapido e incisivo nelle sue decisioni e più in grado di navigare il presente, alleggerito da soffocanti contropoteri ideati al tempo (comprensibilmente) per contrastare il ritorno del fascismo ma che, temo che i fatti lo dimostreranno, sono condannati in realtà a favorirne il ritorno.

Punto di vista più che legittimo il tuo. Chiaramente per me è totalmente non condivisibile perché:


1)La finanziarizzazione dell'economia seguita al togliere qualsiasi briglia al mercato in stile fine '800 (perché questa mica è un'idea nuova o futuristica, eh) ha sì migliorato un pochino (ma giusto un pochino, perché in Cina o Thailandia io non ci vivrei, non so voi...) le condizioni di qualche centinaio di milioni di persone che, per altro, sempre in situazioni di sfruttamento ed indigenza rimangono, ma ha peggiorato nettamente le condizioni di qualche altro centinaio di milioni di persone che però vivono nei paesi che ancora contano e cioè USA ed Europa. Questo ha avuto la conseguenza di incattivire tali masse popolari che hanno poi votato i Trump, i i Grillo, le Le Pen e tutti gli altri mostri di estrema destra che stiamo vedendo nascere ovunque. Mostri che, per altro, a parte qualche pagliacciata comunicativa, mica mettono in discussione lo status quo, anzi, le loro scelte produrranno ancor più povertà, disuguaglianze e rabbia. Che conseguenze avrà tutto ciò? Un peggioramento ancor più marcato delle condizioni di vita delle suddette masse popolari che, al prossimo giro, potrebbero rivolgersi a qualcuno pure peggiore (del resto come diceva Polibio, dopo l'oclocrazia, il governo degli stolti (Grillo e grillini) torna sempre la tirannide. E' una spirale già provata dopo il '29.

2)il principio che fondi di investimento che muovono cifre pari al PIL di interi continenti e che, chiaramente, basano la loro azione solo sul profitto, dettino le politiche di interi paesi è una roba mostruosamente iniqua, sbagliata, dannosa, da combattere senza tregua e non da accettare con rassegnazione come, mi sembra facciate voi. Sono gli Stati che devono riconquistare il potere di autogovernarsi, che hanno svenduto trent'anni fa al mercato, non qualche consiglio di amministrazione a Wall Street. Ecco, la differenza da destra e sinistra: la sinistra ha iniziato a perdere quando ha acriticamente accettato (anzi, esaltato) tale stato di cose, smettendo di offrire un'alternativa migliore, anche perché le società occidentali post seconda guerra mondiale avevano già raggiunto un livello di benessere e tutele che rendeva anacronistico quel discorso. Ma quella condizione oramai non c'è più ed è ora di rialzare la testa e riaffermare principi come redistribuzione del reddito, protezione sociale, intervento pubblico in economia, ecc...

3)la riforma costituzionale non alleggeriva un bel nulla, ma istituiva una repubblica presidenzialista (vecchio pallino di una parte dei reazionari italiani sin dagli anni '60) senza chiamarla espressamente così. E dare in pasto a Grillo il paese con quell'assetto significava dargli un potere assoluto drammatico e devastante. In una fase storica durante la quale le masse sono pronte a credere al primo pagliaccio autoritario che sbuca fuori, quell'impostazione sarebbe stata pericolosissima. Poi, nel lungo periodo, se la nostra democrazia avrebbe retto l'urto, quella riforma avrebbe spalancato le porte ad una società sempre più privatizzata e schiava dei mercati molto, ma molto più di quanto non lo sia oggi.
« Ultima modifica: 12 Ago 2018, 12:05 da Jello Biafra »

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14417 il: 12 Ago 2018, 11:20 »
Io sono per un mercato del lavoro stle americano.
Il concetto di "tempo indeterminato@ è assolutamente anacronistico.

Questo presuppone che tu abbia a disposizione un mercato di 300 milioni di persone ed un intero continente per spostarti, armi e bagagli, da un lavoretto sottopagato ad un altro a 5000 km di distanza. bella vita di merda. Ed infatti poi votano Trump.

Offline Void

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14418 il: 12 Ago 2018, 12:26 »
Qualcosa non torna.

Se una malattia è scomparsa, dovrebbe significare che sono tutti o quasi vaccinati, no?
Risulta anche che se la malattia è scomparsa, si deve continuare a vaccinare per evitare che ricompaia, no?
E se è così, qualche caso "di importazione" non può fare notizia né paura perché tanto sono tutti protetti, no?
E quindi, che vorrebbe dire ciò?
Una utile colpevolizzazione dei no-vax, italiani o meno.

Potrebbe essere una buona idea introdurre gli obblighi vaccinali per il passaporto.
Se tu dai un pesce ad un uomo, lo avrai sfamato per un giorno. Se gli proponi di imparare a pescare, ti risponderà che sei un neoliberista
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Offline keigo

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14419 il: 13 Ago 2018, 10:36 »
però fare la critica al massimo sistema finanziario buttandola sul veterocomunismo non risolve il problema. Con il nostro debito pubblico improduttivo creato durante la belle epoque degli anni 80 e con gli apparati pubblici controllati da chi non vuole cambiare lil funzionamento degli apparati pubblici per paura di a) la rendita di posizione b) il cambiamento del rapporto di lavoro nel posto fisso (nonostante siano passati 40 anni e magari il mondo è cambiato) sopratutto perchè quel debito ormai lo hai contratto e non puoi decidere che è ingiusto e fare sta guerra contro i mulini a vento.

L'unica soluzione è la responsabilizzazione dei lavoratori pubblici, devono capire che sono dei professionisti e non dei semplici impiegati, che debbono aggiornarsi e debbono smettere di pretendere che lo stato sia un papà che gli allunga la paghetta perchè hanno vinto un concorso pubblico (e nel pubblico le cose non devono cambiare). Tipo i medici al sud che non vogliono rispondere del controllo di gestione degli ospedali. E' una mentalità feudale che deve andare via se vogliamo fare le cose perbene.

Poi, fossi in voi, sarei anche stanco di questo sistema in cui per essere uno stagista del cazzo in audit devi essere due volte più sveglio di un ministro (la cui cazzata incide sulla vita di milioni di persone) o che per avere una carta di intentità ci voglia una trafila incredibile tra uffici ed impiegati svogliati.

I posti di lavoro sono un modo per impiegare l'intelletto ed il tempo del lavoratore, non la sostituzione della paghetta di papà con quella dello stato (ed i sindacati in questo hanno veramente fatto un casino) garantendoti che "non ti preoccupare tanto sarà così per sempre" con tanto di boicottaggio a qualsiasi riforma e tentativo di innovazione (vedesi invalsi). O basti vedere quante persone "credono" di conoscere l'inglese e poi in realtà sono spaesatissime e claudicanti. Nonostante sia uno dei pilastri della scuola. :D

Il problema non è chi abbia dato questi soldi, ma come i soldi negli anni sono stati spesi e soprattutto come verranno spesi in futuro. Al governo c'è gente che andrebbe retrocessa alle medie anche solo per il rischio a cui sta sottoponendo il paese (ed il problema non è che il paese ha una esposizione al rischio alta data dal mercato, il problema è che se sei un ministro devi misurarti la palla ogni volta che ti esprimi perchè incidi sulla vita di tutti i cittadini) unicamente per compiacere i vecchi e destabilizzare l'europa.

Io spero sempre che da questa situazione imbarazzante nasca lo stimolo ad entrare in politica dei ragazzi in gamba (tipo il tizio che ha vinto le olimpiadi di matematica, i ricercatori che sono all'estero etc) ed inizino a far capire come dovrebbe effettivamente essere un sistema politico ed istituzionale di un paese civile moderno. Ma al momento se ne tengono tutti alla larga perchè a) ti sputtani b) fare carriera rende di più ed hai a che fare con meno imbecilli.
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Offline Giobbi

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14420 il: 13 Ago 2018, 13:17 »
a) anche perché c'é troppo una maggioranza di elementi di altro tipo che quindi "vincono".

(a) andrebbe fatto con movimento in massa, non a iniziative singole

Offline Nookie

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Quindi,
stiamo esportando morbillo in mexico che lo aveva eliminato dal 1996?

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=2460520147308517&set=a.100943016599587.2153.100000516667675&type=3&theater



Qualcosa non torna.

Se una malattia è scomparsa, dovrebbe significare che sono tutti o quasi vaccinati, no?
Risulta anche che se la malattia è scomparsa, si deve continuare a vaccinare per evitare che ricompaia, no?
E se è così, qualche caso "di importazione" non può fare notizia né paura perché tanto sono tutti protetti, no?
E quindi, che vorrebbe dire ciò?
I nati dopo una determinata data penso siano protetti, ma quelli nati prima della data x?

Offline keigo

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14422 il: 13 Ago 2018, 14:42 »

Questo presuppone che tu abbia a disposizione un mercato di 300 milioni di persone ed un intero continente per spostarti, armi e bagagli, da un lavoretto sottopagato ad un altro a 5000 km di distanza. bella vita di merda. Ed infatti poi votano Trump.

si, ma il concetto si basa sul presupposto che i lavoratori siano degli scemi incapaci di provvedere alle proprie scelte e lo stato debba garantirgli una stabilità. Ma la stabilità è un concetto filosofico e non esiste in natura. Serve a sopperire all'angoscia dell'abbandono non è funzionale all'adattamento degli organismi agli stati mutevoli della natura, della materia e della società. E' come il concetto di comprarsi la villa fuori città perchè "poi arrivano i figli". La vita utile di quella villa sarà di + o  - 12 anni, poi dovresti tornare ad adattarti al nuovo cambiamento di stato della relazione. Lo stato non deve imboccarti il lavoro (anche perchè altrimenti ti trovi forzato), ma deve fare in modo che tu abbia tutti gli strumenti per sfruttare le tue capacità e trovare il lavoro che ti riesce meglio. Tipo a me la chimica fa schifo.
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Offline Jello Biafra

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« Risposta #14423 il: 13 Ago 2018, 15:34 »

Questo presuppone che tu abbia a disposizione un mercato di 300 milioni di persone ed un intero continente per spostarti, armi e bagagli, da un lavoretto sottopagato ad un altro a 5000 km di distanza. bella vita di merda. Ed infatti poi votano Trump.

si, ma il concetto si basa sul presupposto che i lavoratori siano degli scemi incapaci di provvedere alle proprie scelte e lo stato debba garantirgli una stabilità. Ma la stabilità è un concetto filosofico e non esiste in natura. Serve a sopperire all'angoscia dell'abbandono non è funzionale all'adattamento degli organismi agli stati mutevoli della natura, della materia e della società. E' come il concetto di comprarsi la villa fuori città perchè "poi arrivano i figli". La vita utile di quella villa sarà di + o  - 12 anni, poi dovresti tornare ad adattarti al nuovo cambiamento di stato della relazione. Lo stato non deve imboccarti il lavoro (anche perchè altrimenti ti trovi forzato), ma deve fare in modo che tu abbia tutti gli strumenti per sfruttare le tue capacità e trovare il lavoro che ti riesce meglio. Tipo a me la chimica fa schifo.

Tra l'ultraliberismo selvaggio stile frontiera del West e la pianificazione totale stile URSS anni '30 ci sono diverse vie di mezzo, eh.

Per esempio quella che ha dato dimostrazione di funzionare meglio si chiama socialdemocrazia. :whistle:

Offline keigo

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14424 il: 13 Ago 2018, 17:09 »
Si, ma la socialdemocrazia non prescinde dall'esistenza del mondo finanziario. Ormai siamo in questa epoca e questo è il mondo in cui viviamo. Conoscere come funziona ed usarlo nel modo giusto, senza demonizzarlo nè affidarvisi ad occhi chiusi, permette di avere risorse a sufficienza per garantire livelli di welfare più alti. Al momento invece lo spauracchio della "complicatissima finanza", perchè ovviamente se ci metti tremonti ed altri farabutti poi difficilmente avrai gente che sa fare cose diverse dall'imbonire la massa con dichiarazioni demagogiche salvo poi regalargli ampie fette di denaro pubblico, sembra essere una specie di cattivone di dragon ball che arriverà ad ammazzare tutti. A me sembra che i politici più che rispondere nel merito delle loro competenze (se vuoi gestire la cosa pubblica devi capire come funziona la finanza pubblica) vogliano ignorare le regole di funzionamento delle cose semplicemente perchè "troppo complicate da capire per loro".

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Offline Elendil

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14425 il: 13 Ago 2018, 18:58 »
Per esempio quella che ha dato dimostrazione di funzionare meglio si chiama socialdemocrazia. :whistle:

nelle socialdemocrazie scandinave però c'è la Flexsecurity, non l'art. 18.

Offline FreeDom

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14426 il: 13 Ago 2018, 19:00 »
Volevo scrivere la stessa cosa.  :D

Offline Jello Biafra

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14427 il: 13 Ago 2018, 19:04 »
Per esempio quella che ha dato dimostrazione di funzionare meglio si chiama socialdemocrazia. :whistle:

nelle socialdemocrazie scandinave però c'è la Flexsecurity, non l'art. 18.

Ogni paese è diverso. L'art 18, per bocca degli imprenditori stessi, non impediva gli investimenti. La giustizia lenta e farraginosa, la burocrazia complicata ed inconcludente e l'assenza di infrastrutture invece sì.

Togliere diritti non aiuta mai nessuno.

Offline Elendil

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14428 il: 13 Ago 2018, 20:24 »
Ogni paese è diverso. L'art 18, per bocca degli imprenditori stessi, non impediva gli investimenti. La giustizia lenta e farraginosa, la burocrazia complicata ed inconcludente e l'assenza di infrastrutture invece sì.

Togliere diritti non aiuta mai nessuno.

Cambiare la struttura dei diritti e sostituirla con un'altra che ha funzionato meglio per decenni e da decenni invece potrebbe aiutare.

Offline naked

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Re: [Politica e Governo] "Dove c'è il disordine io prospero"
« Risposta #14429 il: 14 Ago 2018, 09:28 »
Togliere diritti non aiuta mai nessuno.
Neppure averne troppi.
Ed è quello che hanno i lavoratori in Italia.

Se fosse un’orchestra a parlare per noi Sarebbe più facile cantarsi un addio Diventare adulti sarebbe un crescendo Di violini e guai I tamburi annunciano un temporale Il maestro è andato via Metti un po’ di musica leggera Perché ho voglia di niente Anzi leggerissima