Ah quindi sarebbe giusto poter sparare e uccidere uno che ti entra in casa e passarla liscia?
Il discorso secondo me é un attimo più complesso e non dovrebbe essere etico bensì pratico.
Ora vogliamo uno Stato (ovvero comunità, ovvero noi) che non consideri il furto come atto normale, perché è un attimino scomodo...
Quindi lestofante XY entra in casa alle 4 di notte allo scopo di rubare + non si sa
E' da considerare
l'intenzione iniziale, che
é da parte di XY violenta e non curante dell'incolumità degli abitanti della casa violata. Che sia fisica o economica poco importa, perché chessò alla signora ZZ se vengono rubati i risparmi sotto il materasso poi magari si impicca o diviene indigente per cui non c'é troppo da fare un distinguo.
Le intenzioni di XY sono violente e menefreghiste delle condizioni di ZZ e degli abitanti della casa
Ora questo praticamente qualsiasi legge di qualsiasi Stato lo condanna, "non si ruba" e se c'é violenza (tipo rapina) è un aggravante.
Ora ai fini narrativi mettiamo che in questa casa oltre a ZZ ed al suo materasso vivano figlio nuora e nipoti.
Figlio che chiamaremo Z/2. Padre di famiglia, attento all'incolumità soprattutto dei suoi bambini/e
Ora Z/2 é un po' insonne e XY un po' rumoroso, quindi Z/2 si sveglia e si trova di fronte in casa alle 4 di notte XY.
Z/2 non sa e non può sapere se XY sia armato o quali intenzioni effettive abbia, XY é un'ombra nella notte.
Ma é certo che XY sia violento nei confronti suoi o della sua famiglia (o non commetterebbe efrazione alle 4 di notte)
Quindi Z/2 cosa fa: tenta di buttare fuori casa XY nell'immediato cercando di evitare danni (ovvero anche che questi porti via qualcosa) con qualsiasi mezzo abbia in quel momento a disposizione.
Anche perché non conoscendo la situazione di XY appunto non sa se questi abbia un serramanico, un tirapugni, un cacciavite comunque in grado di cavare un occhio o un tesserakt nella tasca posteriore sinistra dei jeans.
Fino a qui mi sembra chiaro che ci sia una persona 100% nel torto e dalle intenzioni violente ed ingiuste verso altri cittadini ed una seconda persona che tenta di difendersi come può.
1) Poi se Z/2 non é armato e XY neppure finisce alla bene meglio e probabilmente tutti contenti (tipo mio padre che placcò un ladro per strada anni fa)
2) Se Z/2 non é armato e XY sì può finire molto male per la famiglia ZZ e può succedere una "strage di innocenti"
3) Se solo Z/2 é armato può essere XY ci rimetta le penne o una qualche ferita
4) Se tutti e due sono armati Far West
Ora la legge e l'esecuzione della stessa dovrebbe permettere nei punti (1) e (2) che il cittadino Z/2 possa difendersi in qualsiasi modo nel momento in cui XY abbia deciso unilateralmente di compiere violenza contro la famiglia ZZ
Su (2) si ritiene inoltre di poter far poco, il criminale avrebbe dovuto essere già in prigione e starci e non trovarsi in quella casa armato a quell'ora
Per (3) e (4) ovvero il Far West o l'esecuzione sommaria il modo di evitarli non é con leggi assurdamente pro XY
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Riguardo il rimborso nel momento in cui XY (ovvero l'invasore) venga assurdamente ritenuto vittima é una cosa che secondo me non sta proprio in piedi:
Appunto se "il mestiere del ladro" fosse un lavoro con contratti per prima cosa l'assunto avrebbe firmato l'accettazione del rischio.
Non ha senso che un ladro sia più coperto di un pilota di Formula 1.
Sono i rischi del mestiere: il derubato non ci sta a subire e reagisce
Una pratica violenta verso terzi é normale che comporti una certa dose di rischio per la propria incolumità.
La differenza con la tua fiancata peppebi é la volontà.
Chi entra in abitazione alle 4 di notte ha una volontà diversa da chi ti é venuto accidentalmente addosso, o almeno lo speriamo
Tornando a (4) ovvero il Far West si evita NON ARMANDO i cittadini.
Facendo in modo che ottenere il porto d'armi sia molto complesso e annualmente una rottura di palle.
Come avviene ad esempio in Giappone.
E' sì da evitare il Punitore (e questo caso di cronaca é più in quella direzione, diviene più una vendetta che una difesa, ma se ci addentriamo il problema non é tanto nella volontà di azione del derubato quanto che questi disponesse di armi da fuoco ) ma non é da confondere con Capitan America che é invece da salvaguardare. E' difesa da un'offesa.
La differenza é appunto che Capitan America come arma ha anche simbolicamente uno scudo, quindi un'arma di difesa, e non un AK47
Però nel momento in cui il lancio dello scudo faccia volare XY giù dalla finestra é Capitan America da salvaguardare e non il ladro.
E' Capitan America nel "giusto" aldilà delle conseguenze di atti che non sono prevedibili (e si torna al fatto che Z/2 divenuto Capitan America non ha i mezzi per capire le reali intenzioni e armamentario di XY, quindi é normale agisca secondo il
worst case scenario nel difendere i propri famigliari).
E appunto il "risarcimento" é un assurdo giuridico che collabora nel creare una situazione di incertezza, tensione, instabilità e sfiducia nelle istituzioni.
Ma in generale
al momento c'é ancora troppa confusione riguardo la proporzionalità della legittima difesa, si basa su supposte capacità di divinazione da parte del derubato-violentato. Una legge molto più lineare tipo Francia-Germania aiuterebbe. Se mi arrivi in casa alle 4 di notte mi difendo. Sei tu XY che non devi piombarmi in casa alle 4 di notte
Il ladro nel momento in cui entri volutamente in casa altrui commettendo e per commettere violenza ha di fatto sottoscritto l'eventuale
rischio del mestiere.
Come Lauda al Nurburgring e anzi peggio di Lauda al Nurburgring vista l'intenzionalità nell'offendere.