Bhe il gioco è strutturato affinchè il gwent non sia necessario, questo è chiaro.
Direi che l'abbiano strutturato affinchè il gwent caschi subito sui cosiddetti.
Davvero troppo, troppo legato al caso, perdere una partita dopo 10 minuti di gioco e dover ricominciare da capo, senza alcuna certezza di farcela legata ad una qualsiasi acquisizione di maggiore abilità, è estenuante e deprimente...
Il Gwent, (lo gioco dalla prima versione, quando c'era un bordello da nerfare) è cambiato molto ed è migliorato sensibilmente, è tutta strategia, bluff pokerosi, millaggio selvaggio, strat ben delineate, mazzo sotto dimensionato per droppare la carta giusta, al momento giusto, la fortuna conta veramente pochissimo. Posso consigliare ai nuovi giocatori, il mazzo mostri. È il mazzo con dinamiche più semplici per entrare nel giusto spirito del Gwent, sopratutto, giocare, giocare, giocare, per capire le meccaniche più infide che gli altri usano non appena giochi la prima carta del tuo deck, o la seconda. Per esempio, similmente a Magic, il mazzo mostri ha specifiche giocate che premiano una carta forte, sacrificando una carta debole, e questa è solo il primo, basico consiglio del mazzo Mostri, che è puro mostrorgasmo.
TASSATIVO - 25 carte. Bisogna abituarsi a pensare in grande, fino al rank 10, chiunque può vincere una partita al Gwent, io stesso ho vinto con mazzi completamente casuali (sapendo però come giocare le carte...) Una volta che si ha realizzato che le 25 carte sono necessarie per vincere, e aver familiarizzato con il concetto di "girare" (Ovvero un mazzo con poche carte, per l'appunto 25) Permette di attuare quasi sempre una strategia. Il Gwent non è Magic, ciò significa che non bisogna affezionarsi troppo alle carte del proprio deck, anzi. Spesso dovremo sacrificarle, senza pietà, e in altri, depotenziarle, solo per il quieto vivere del round. Lo scopo è vincere i due round, anche con 3 carte, non importa.
I limiti del deck sono un'altra caratteristica da tenere in seria considerazione.