Letto l'articolo.
Sģ, no, mah.
Sarebbe da fare un distinguo tra le strutture che si occupano di salvare e reintrodurre specie a rischio nel loro ambiente e strutture che in fin dei conti sono pił improntate a fare soldi facendo saltare delfini ed esponendo animali esotici.
"Aiutiamoli a casa loro" mi sembrerebbe pił corretto, č utopistico e me ne rendo conto, ma nella maggior parte dei casi l'esistenza di 'ste bestie č a rischio per via della irresponsabile mano umana.
Personalmente ho deciso di non visitare mai pił zoo e acquari.
Quando ci andai, ne uscii sempre con il magone. L'ultimo fu proprio l'acquario di Genova: dai pinguini ai pesci ai delfini, qualsiasi bestia era apčatica, rincoglionita dalla caotica presenza delle persone, erano "tristi", sbattevano sulle pareti continuamente... una pallida ombra della loro vera esistenza. Cosa ci sia di importante in questo mi sfugge.
Non sņ, mi immagino un iKenny chiuso in cilindro di vetro mentre qualcuno spiega ai bambini che "questo esemplare di ikenny soleva bombarsi adolescenti consenzienti, bere birra ai pub, andare ai concerti, saperne a pacchi di musica ed era in costante disaccordo con quest'altro esemplare..." altro cilindro di vetro "...di Kat che scorrazzava per monti e bla bla".
Saremmo anche "salvi", ma vivi?